ALLEGRA STREET
di Mario Fortunato
Con il suo tono malizioso e irriverente verso le élite intellettuali non soltanto londinesi e verso gli ambienti diplomatici di ogni dove, il nuovo romanzo di Mario Fortunato è una sophisticated comedy, i cui personaggi siamo tutti noi, quando scopriamo che gli amori, oltre a farci piangere, possono indurre al riso.
“Salve. Mi chiamo Paula Greenhouse e sono la protagonista di Allegra Street. Devo avvertire che la mia relazione con Carlo Innocenti, materia di questo romanzo, è ricostruita in maniera tendenziosa e poco veritiera, a parte la curiosità di Carlo per i brasiliani di tutti i sessi possibili e i miei sentimenti filopalestinesi (soprattutto per gli uomini palestinesi). Non capisco perché l’autore, che non conosco né voglio conoscere, abbia deciso di deridere la sottoscritta, il suo partner di quegli anni (numero due dell’ambasciata italiana in Gran Bretagna), un gruppo di amici invero stimabilissimi e un’intera città, Londra, all’inizio del terzo millennio. A sentire lui, sembrerebbe che: la sottoscritta, Carlo e la povera Celia vivessimo come gatti viziati e rissosi; il nostro amico Alan, scrittore adorato dai gay ma marito fedele e padre esemplare, alle soglie di un super premio letterario, di colpo si sarebbe trasformato in una zia; che le canzoni di Leonard Cohen risultassero molto gettonate nei campi di al-Qaeda perché indurrebbero al suicidio; che l’Ambasciatore italiano nutrisse tentazioni quasi anarcoidi; che la mia cara Antoinette Bower avrebbe addirittura rinunciato a diventare un’autrice di best seller solo perché non aveva disgrazie né morti ammazzati da raccontare; e che infine la proprietaria di una raffinatissima casa editrice britannica fosse letteralmente disposta a tutto pur di vendere una copia dei suoi libri anglo-turco-cinesi. E questi sono solo alcuni esempi delle grossolane falsità di cui è zeppa Allegra Street.
Del resto, valli a capire gli scrittori italiani.
Mi dicono che sono perlopiù brutti e in genere morti di fame. Sarà perché inventano cattiverie, come quelle contenute in queste pagine? C’è solo una cosa in cui devo riconoscere che Mario Fortunato ha visto giusto: il mio segno zodiacale, il Cancro.
Ascendente, Iena.”
L'AUTORE ha pubblicato con Bompiani i seguenti libri: Luoghi naturali, Immigrato (con Salah Methnani), I giorni innocenti della guerra (nel 2007, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Mondello e Super Mondello – Città di Palermo) e Quelli che ami non muoiono, tutti disponibili nei Tascabili. Gli altri suoi titoli sono: Il primo cielo, Sangue, Passaggi Paesaggi, L’arte di perdere peso, Amore, romanzi e altre scoperte, L’amore rimane e Certi pomeriggi non passano mai.
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