
She has translated both Tolkien and Sylvia Plath and has published in Spanish a collection of short stories of Italian writers, Un Mar de Suenos, addressed to Caribbean students.
In 2004, for Christmas, B. Pitztorno writes The French Child, a feminist novel based on Charlotte Brontë’s Jane Eyre from the point of view of Celine Varen, the young French daughter of Mr Rochester. In a very cold winter night Sophie, daughter of a typographer and a tailor, faints for hunger in the house of Celine Varens, the etòile of the opera in Paris . After losing her parents, Sophie starts working as a governess in the dancer’s house and then, at 14, she saves the life of the dancer and of her daughter from their French and English persecutors.
Bianca Pitzorno (Sassari, 1942), laureata in lettere antiche con una tesi in Archeologia Preistorica,
dopo aver insegnato per numerosi anni latino e greco presso il Liceo Azuni di Sassari e si è poi trasferita a Milano dove si è iscritta all’Università Cattolica per specializzarsi in cinema e televisione ha frequentato la Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano. Nel 1970 inizia ad occuparsi per la RAI di programmi per bambini e ragazzi e nello stesso anno pubblica il suo primo libro, titolo Il grande raduno dei cow boys, un album illustrato per bambini piccoli. Seguiranno Sette Robinson su un’isola matta (1973); Dirodorlando e il romanzo fanta-ecologico Clorofilla dal cielo blu (1974) da cui nascerà una serie di cartoni animati. Tra.tra i suoi testi di successo Ascolta il mio cuore, cronaca di un anno di scuola, una quarta elementare, nell’Italia degli anni Cinquanta e Re Mida ha le orecchie d’asino. Ha anche scritto 12 romanzi gialli insieme a Roberto Piumini riuniti nella serie Gli amici di Sherlock.
Traduttrice di Tolkien e Sylvia Plath, in lingua spagnola l’autrice ha pubblicato “Un mar de sueños”, una serie di racconti destinati ai popoli dei Caraibi per far conoscere i classici della letteratura italiana per ragazzi e per adulti.
Nel 2004, in occasione del Natale, scrive La bambinaia francese una rivisitazione in chiave femminista del romanzo ottocentesco Jane Eyre di Charlotte Brontë dal punto di vista di un personaggio secondario, la bambinaia francese di Mr. Rochester.
In una gelida sera d’inverno la giovane Sophie, figlia di un tipografo e di una sarta, sviene per la fame in casa dell’etòliè dell’òperà Celine Varens. In seguito alla morte dei genitori, Sophie viene assunta come bambinaia in casa della ballerina e dovrà poi, a 14 anni, salvare la ballerina e la piccola Adelè, sua figlia, dai suoi persecutori in Francia e in Inghilterra.