martedì 12 aprile 2011

«I mariti ricchi li hanno inventati per essere rapinati.»

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ANCHE IL CAVIALE STANCA
di Mariangela Mianiti

Quando il salumiere mi ha chiesto quanti etti di prosciutto volevo sono rimasta lì come un'oca.
Cosa vuoi che ne sappia io. Così gli ho detto:

"Mi dia quarante fette"

Mi ha guardato malissimo.
La vita delle casalinghe non è proprio fatta per me, o forse io non sono fatta per essere una casalinga?

«Quella della Mianiti è un ascrittura aerea, leggere, ironica. E ancora, guizzante, scaltra, curiosa» LA STAMPA

«I mariti ricchi li hanno inventati per essere rapinati.» A dirlo è Prunella, quarantenne ricca, viziata e brava soprattutto a spendere i soldi del consorte per «tenere il corpo all'altezza dello spirito. E viceversa.» Sposata con Giulio, banchiere d'assalto, e madre di due stralunate adolescenti, vive come una regina in una delle ville più belle di Milano. Ma un giorno Giulio, inquisito per bancarotta, scappa all'estero e Prunella, senza più denaro né patrimonio, è costretta ad affrontare la vita come ogni comune mortale e a inventarsi un lavoro. Dopo mille peripezie e colpi di scena, saranno le figlie e la saggia nonna Rachele ad aiutarla a diventare più adulta e consapevole. Ma nulla sarà più come prima, a cominciare dagli inquilini che si installeranno nella sua villa. Prunella non vuole però rinunciare agli antichi fasti, anche a costo di affrontare un catena di esilaranti disavventure e di abbandonarsi a un amore che le costerà più del previsto.

L'AUTRICE Mariangela Mianiti è nata a Parma e vive tra Milano e la Svizzera. Scrive per «la Repubblica» e «Vanity Fair», ha vinto due importanti premi giornalistici (Cronista dell'anno, 2003; Premio Mariagrazia Cutuli, 2005) e ha pubblicato Una notte da entraîneuse e La vita Viagra, uomini, pillole, sesso e relazioni. Per spiare vizi e virtù degli italiani si è finta entraîneuse, cameriera in albergo di lusso, contessa in cerca di villa, single a caccia di marito, paziente di chirurghi estetici.

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