VOGLIA DI RISORGERE
Cardinal Carlo Maria Martini
Carlo Maria Martini ci offre il suo pensiero sulla Pasqua guidandoci nel viaggio "dalla notte oscura allo scoppio di luce", un percorso che, indipendentemente dalla fede, riguarda tutti. La notte oscura, la sofferenza, la morte o la mancanza di fede sono infatti esperienze universali, sofferenze che bisogna attraversare per conoscere pienamente la vita, mentre lo scoppio di luce è "il giorno che segue la notte", lo spirito di speranza, di dedizione e di accoglienza che possiamo scorgere, anche se solo a momenti, nella vita di ogni giorno.
Meditando profondamente sull'esperienza pasquale, il cardinal Martini ci svela che la fede nella resurrezione non è una fuga dalla terra ma qualcosa che ci fa amare il tempo presente e ci fa vivere la nostra esperienza quotidiana nella fedeltà al cielo e al mondo che deve venire.
L'AUTORE Carlo Maria Martini (Torino, 15 febbraio 1927) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. Biblista ed esegeta, è stato arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002.
Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1944 all'età di 17 anni, compie gli studi presso l'Istituto Sociale di Torino e riceve l'ordine sacro il 13 luglio 1952.
Consegue il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1958, con una tesi dal titolo Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti.
Prosegue gli studi in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico, dove nel 1962 gli viene assegnata la cattedra di critica testuale e il 29 settembre 1969 viene nominato rettore. Nel 1978 papa Paolo VI lo nomina invece rettore della Pontificia Università Gregoriana. Nella Quaresima dello stesso anno viene inoltre invitato dal papa a predicare il ritiro annuale in Vaticano. Eletto arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979 da papa Giovanni Paolo II, viene da lui consacrato in San Pietro il 6 gennaio successivo; il 10 febbraio 1980 fa l'ingresso nella diocesi ambrosiana, succedendo al cardinale Giovanni Colombo. Nel novembre dello stesso anno avvia nella diocesi la pratica delle "Scuole della Parola", ricalcate sulla Lectio divina, che insegnino a «leggere un testo biblico usato nella liturgia per gustarlo nella preghiera e applicarlo alla propria vita». Il 2 febbraio 1983 è creato cardinale con il titolo di Santa Cecilia da papa Giovanni Paolo II. Nel 1986 diventa presidente Consiglio delle Conferenze dei Vescovi d'Europa, carica che manterrà fino al 1993. Nel 1987 avvia nella diocesi l'iniziativa, conclusasi nel 2002, della Cattedra dei non credenti, occasione di incontro e di dialogo tra cristiani e non credenti, rivolta nelle intenzioni di Martini a tutti i "pensanti" senza distinzione di credo. Nel 1989 riceve la laurea honoris causa dalla Pontificia Università Salesiana per il suo programma pastorale sull'educazione, presentato nella lettera pastorale Educare ancora del 1988. Il 4 novembre 1993 convoca il 47° sinodo diocesano di Milano, che si conclude nel 1995. Massimo propulsore dell'ecumenismo tra le varie Chiese e confessioni cristiane da parte cattolica, sollecita a Milano la fondazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese Cristiane. Al contempo promuove in maniera coraggiosa rispetto al magistero il dialogo tra Cristianesimo e ebraismo, segnando in materia una svolta non solo a Milano e in Italia, ma in Europa e in Occidente; in questo campo trova la piena collaborazione e adesione da parte di intellettuali come Paolo De Benedetti e il Rabbino Capo di Milano, Giuseppe Laras.
Il 15 febbraio 2007 il cardinale Martini ha compiuto 80 anni: in base a quanto disposto dal motu proprio "Ingravescentem Aetatem" di Paolo VI del 1970 è quindi decaduto da tutti gli incarichi ricoperti nella Curia romana e dal diritto di entrare in Conclave. Dal 28 giugno 2009, il cardinale cura con cadenza mensile una rubrica dedicata alla fede sul quotidiano italiano Corriere della Sera rispondendo alle domande poste dai lettori. Ha vinto nel 2010 anche il Premiolino, ambito riconoscimento giornalistico.
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