IO SONO EMOZIONE
di Eve Ensler
Le ragazze capiscono tutto. È il loro modo speciale di essere nel mondo. Sanno tutto dell’amore, sanno consolare chi ne ha bisogno, hanno una spiccata intelligenza emotiva e affettiva, sanno anche quali colori vanno bene insieme, ma non per civetteria, solo per un innato senso del gusto. Spesso invece chi le guarda, chi vive con loro, sa poco, o quasi niente delle loro vite. I genitori, la società, la religione, vogliono etichettarle, manipolarle, impedir loro di esprimersi liberamente. Le pretendono belle, perfette, magre, obbedienti, sante. E non è difficile intuire quanto possa essere imprigionante la condizione di ragazza, ma anche come ne renda le menti più attive e sognatrici, più ironiche rispetto a quelle dei loro coetanei maschi, come ne alimenti la forza, la consapevolezza.
In queste pagine, adolescenti di ogni parte del mondo si esprimono, lamentano la solitudine, le imposizioni, i soprusi. Le ragazzine occidentali ossessionate dalla dieta e dal look, che fanno sesso senza sapere perché, le bambine segregate in casa, mutilate e picchiate in nome di un qualche Dio, le piccole operaie prigioniere nelle fabbriche raccontano tutte lo stesso grande vuoto che da sempre è stato modellato intorno a loro. Come un paese senza nome, agli altri incomprensibile, sconosciuto. E svelano che non c’è niente di più falso della convinzione generale che la vita di una ragazza sia ritmata esclusivamente da sequenze di fatti frivoli. Gli specchi davanti ai quali si pettinano, si truccano, si osservano con una smorfia poco convinta, al di là dell’aspetto, riflettono la densità di un animo femminile pronto a spiccare il volo, se solo avesse più spazio per muoversi, un angolo di cielo abbastanza grande da permettere alle sue ali di dispiegarsi.
L'AUTRICE Eve Ensler è scrittrice, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e regista. Ha alle spalle una lunga militanza come attivista per i diritti delle donne. Vive a New York, dove insegna drammaturgia all’università. La sua opera più importante, I monologhi della vagina (insignita nel 1997 del prestigioso Obie Award), è stata tradotta in 48 lingue e portata in scena con grande successo in 120 Paesi: a Broadway (da star come Susan Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder), a Londra (da Kate Winslet e Cate Blanchett), in Italia (tra le altre da Lella Costa, Lucia Vasini, Lucrezia Lante della Rovere, Athina Cenci). Da questa pièce è nato il V-Day, contro la violenza sulle donne.
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