LE RELIGIONI SONO TUTTE SORELLE
Dalai Lama
La sfida più urgente per regalare un futuro di pace ai nostri figli: la coesistenza pacifica fra tutte le religioni è possibile. Un appello del Dalai Lama: "promettete solennemente, oggi stesso, che non acconsentirete mai a trasformare la vostra fede in strumento di violenza".
Siamo tutti ospiti della Madre Terra, uniti dall'appartenenza alla famiglia umana, legati da un sentimento di fratellanza e reciproca responsabilità e, oggi più che mai, vicini l'uno all'altro in un mondo globalizzato e apparentemente senza frontiere. Non possiamo quindi rimanere indifferenti ai conflitti che dilagano ovunque, in Paesi distanti ma anche intorno a noi, nelle nostre città.
Conflitti bollati come religiosi, e che invece tradiscono con violenza il nucleo profondo di qualunque confessioni. Da anni il Dalai Lama si occupa incessantemente del dialogo tra le fedi e ora, per la prima volta, accetta la sfida di analizzare le maggiori religioni mondiali per spiegare quali sono le basi comuni su cui potremo costruire la pace del terzo millennio.
Ripercorrendo le sue esperienze personali, gli incontri con uomini e donne comuni e con i leader illuminati di ogni credo, e passandone in rassegna gli insegnamenti, Sua Santità individua nella compassione il denominatore comune che rende sorelle tutte le religioni. Grazie a essa possiamo vedere l'altro nella sua umanità, comprenderne appieno la mentalità e capire come ognuno di noi può dare il suo contributo al benessere collettivo. In questo sentiero comune trova risposta la sfida più urgente del nostro mondo: la coesistenza pacifica tra tutte le fedi del mondo.
DALAI LAMA Sua Santità Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama, è la massima autorità spirituale e politica del popolo tibetano. A causa dell'invasione cinese del Tibet, vive in esilio in India dal 1959; insignito nel 1989 del premio Nobel per la Pace, è uno dei maggiori esponenti mondiali della cultura del dialogo e della non-violenza. Molti suoi libri sono pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer.
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