martedì 20 settembre 2011

Una visione su un futuro possibile. Forse solo un romanzo...






LA SECONDA MEZZANOTTE
di Antonio Scurati

Nel giorno che cambierà la sua vita, il Maestro si sveglia prima dell’alba. Guarda il sole sorgere sulla laguna e ascolta le pulsioni dolorose inviategli dal proprio corpo.
Sono “i dolori del braccio che regge lo scudo”. È il 25 dicembre, fa già caldo alle sette del mattino e una nuova giostra sanguinaria si prepara. Ma nulla di tutto questo oramai importa. Ora il Maestro ha finalmente un motivo per rimanere in vita. 2092. Venezia – ricostruita da una multinazionale di Pechino dopo una terribile onda alluvionale – è la perversa Las Vegas della decadenza europea. In un clima africano, una folla di nuovi ricchi vi accorre per concedersi ogni vizio e, soprattutto, per assistere alle lotte tra gladiatori. Piazza San Marco è, infatti, trasformata in un’arena: il Colosseo del terzo millennio. Mentre le Nazioni si dissolvono, il carnevale si avvicina e i padroni cinesi preparano lussi sfrenati e spettacoli crudeli. Intanto, gli ultimi veneziani, ai quali è stata interdetta la riproduzione, vivono confinati in un ghetto, piegati e derelitti. Nessuno sembra più volersi sottrarre alla violenza e alla lussuria di questo bordello della fine dei tempi. Eppure, perfino in questo parco giochi orwelliano, ci sono due uomini in rivolta che si levano contro l’orgia del potere. “Il Maestro”, guida dei nuovi gladiatori, e Spartaco, il suo allievo. L’antica via dei ribelli li condurrà alla città delle donne. Antonio Scurati torna all’ispirazione degli esordi con un romanzo visionario. Una grande avventura epica, smisurata e furibonda, che fa i conti con la nostra crisi narrando di uomini in marcia dentro e contro l’onda distruttrice della storia. Un libro non solo ambientato nel futuro ma rivolto al futuro, a quella speranza di vita che sorge solo nel senso della lotta.
“È nata. È definitivo. Non c’è ritorno. Nell’uscire il Maestro misura i propri passi. Si soffia nei palmi del le mani, fa ruotare le spalle, distende i muscoli . Si prepara alla lotta.”

L'AUTORE Antonio Scurati (Napoli 1969) è ricercatore alla IULM di Milano e coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Editorialista della “Stampa”, ha scritto i saggi Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale (2003, finalista al Premio Viareggio) e Televisioni di guerra (2003). Bompiani ha pubblicato, in versione aggiornata, il suo romanzo d’esordio Il rumore sordo della battaglia (2006), i saggi La letteratura dell’inesperienza (2006), Gli anni che non stiamo vivendo (2010) e i romanzi Il sopravvissuto, con cui l’autore ha vinto la XLIII edizione del Premio Campiello, Una storia romantica (2007, Premio SuperMondello). Il Bambino che sognava la fine del mondo è stato finalista al Premio Strega 2009.

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