il valore dei giochi olimpici in un film inglese

Questa è una piccolo digressione sui giochi Olimpici.

Nel 1981 il regista inglese Hugh Hudson  girò un film molto coinvolgente sui giochi che ebbero luogo nel 1924 a Parigi:  Chariots of Fire, in Italiano “Momenti di Gloria”.

Il film scritto da Colin Welland si basa sula storia vera  di due atleti.  Eric Liddell, devoto Cristiano Scozzese che correva per glorificare il Signore e il ricco ebreo inglese  Harold Abrahams,che correva per superare i pregiudizi.

Pochi giorni prima delle qualificazioni, Liddell scopre che la sua gara di qualificazione dei 100 avrà luogo di domenica, giornata cristiana dedicata al Signore e quindi decide di non partecipare. Un suo compagno di squadra gli cede il posto alla qualificazione del 400 che si svolge in  un giorno non festivo: Liddell vince la sua medaglia d’oro e  Abrahams vince nella gara dei 100 metri. Dopo le Olimpiadi Liddell diventa missionario e parte per la Cina – dove morirà – mentre Abrahams segue le orme del padre e diventa un uomo d’affari. 
I temi dell’amicizia, e del supporto reciproco danno un valore etico al film che diventa emblema dei valori dei giochi olimpici che vanno al di là delle eterne contrapposizione della vita sociale.
 Il titolo si rifà alla poesia di William Blake (1757 – 1827) –  ora è adattata come inno inglese “Jerusalem”-  che si sente alla fine del film,  ed è a sua volta tratta dai versetti biblico del libro dei Re 2:11 e6:17

Il film ricevette sette nomination e vinse Quattro Oscar, incluso quello per il miglior film. Viene tuttora considerato al diciannovesimo posto nella classifica dei migliori cento film inglesi ed è rimasto nella memoria anche per la sua splendida colonna sonora scritta da Vangelis.