venerdì 14 settembre 2012

Giuseppe Culicchia. L'ipocrisia borghese del nuovo millennio...


VENERE IN METRO'
di Giuseppe Culicchia

Bea ha 38 anni, porta la taglia 38, vive nel centro di Milano, visita ogni giorno il sito The Blonde Salad per decidere come vestirsi, ha un marito in carriera, un amante che come status su Facebook scrive "innamorato", un figlio che va alla scuola steineriana, due amiche di nome Ilaria e Soiaria, un iPhone, un iPod, un iPad e una psicanalista che in ogni seduta pronuncia soltanto queste parole: "Sono 300 euro". Tutto impeccabile, sembrerebbe. Ma improvvisamente qualcosa si incrina. È una piccola crepa, destinata ad allargarsi come una ragnatela e a sgretolare ogni certezza di Bea: il licenziamento dall'agenzia di comunicazione dove lavora, un'impasse sentimentale inattesa, la carta di credito bloccata, suo figlio che lancia segnali di un disagio sempre più ineludibile... continua

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