venerdì 31 maggio 2013

La soglia dei 1000 euro al mese per molti è addirittura un sogno

 SENZA SOLDI 
di Walter Passerini, Mario Vavassori
ebook euro: 9,99

“Quasi il 94 per cento dei lavori creati nel 2011 sono part-time e il 42,5 per cento dei giovani ha contratti a tempo determinato.”
Fonte Commissione europea, conferenza Jobs 4 Europe, 6 settembre 2012.

La soglia dei 1000 euro al mese per molti è addirittura un sogno, un miraggio, anche da parte di giovani che hanno un elevato titolo di studio.

Negli ultimi vent'anni gli stipendi degli italiani sono rimasti fermi. E questo non solo ha ridotto fortemente il loro potere d'acquisto, ma ha creato una generazione di cosddettiworking poor, vale a dire una generazione di persone che sono povere pur avendo un lavoro: Se si è poveri lavorando, significa che il valore del lavoro è sceso drammaticamente.

In Italia i primi 100 supermanager di aziende quotate hanno portato a casa 352 milioni di euro in un solo anno, una media di 50.000 in più rispetto all'anno prima. E non tutti sono a capo di aziende floride.

“Se scompaiono i poveri chi paga le tasse?”
Sceriffo di Nottingham a Robin Hood

“È indispensabile dichiarare una vera e propria battaglia culturale a favore del lavoro, che per i nostri padri era un fattore di dignità, di promozione e di coesione sociale.”

sembra l’unica certezza di un futuro sempre più indefinibile. Questo libro, grazie alla più completa banca dati sulle retribuzioni in Italia, racconta le vicissitudini di operai, impiegati, quadri e dirigenti, puntando l’attenzione sull’erosione del valore delle paghe e del lavoro, nella generale indifferenza.
La svalutazione degli stipendi aumenta insieme alla distanza tra chi guadagna molto e chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese. Che fare? Bisogna rilanciare una vera questione salariale. Solo così possiamo salvarci. Questo libro finalmente spiega come. Intanto la politica perde tempo, troppo impegnata a difendere i propri privilegi.

GLI AUTORI
Walter Passerini, giornalista specializzato in economia, ha ideato e diretto “Corriere Lavoro”, settimanale del “Corriere della Sera”. Attualmente è editorialista de “La Stampa” e cura le pagine dedicate al lavoro. È autore di SENZA PENSIONI (con Ignazio Marino, Chiarelettere 2011).

Mario Vavassori è stato fondatore e amministratore delegato di Od&M e si è sempre occupato di risorse umane e retribuzioni.              


giovedì 30 maggio 2013

Oltre al grande Giullare, la grande Comica dell’Arte Franca...

Dario Fo e Franca Rame, una vita per l'arte 
Bozzetti, figure, scene pittoriche e teatrali
a cura di Anna Barsotti
euro: 13,60

Data di pubblicazione: settembre 2011
Questo volume, nato a seguito d’un rinnovato, e sapientemente scenografico, percorso espositivo di “Pupazzi con rabbia e sentimento” del Fo non solo attore-autore, raccoglie contributi di studiosi attratti dalla pluridisciplinarità e quindi capaci di focalizzarne i punti chiave negli oltre cinquant’anni di produzione della coppia premio Nobel. Oltre al grande Giullare, la grande Comica dell’Arte Franca, i cui registri tragici arricchiscono la dinamica polivalente d’una compagnia non a caso vestita dalla straordinaria e segnatamente artigianale sartoria Rame.  Emerge dal complesso dei saggi una stratificazione dialettica, teatro-pittura, corpo-figura, azione-narrazione, mitologia-mitografia, fondata sulla contaminazione tragi-comica che non si esaurisce, per Fo, neppure quando abbandona il modulo comico-farsesco a favore di una tragicità arcaica, nel lavoro inedito sul caso Moro.
Affrontata in parallelo o insieme, la coppia mostra da un lato la capacità “sintetica” del corpo attorico di Fo, in un libero scambio tra foglio dipinto e scena, che rompe anche per il pubblico la cornice del teatro; specialmente a partire da quel “Mistero buffo” di cui sono indagati i rapporti di continuità e discontinuità con i narr-attori. Un lato dunque illustrato sia nei suoi aspetti d’interazione fra immagini parlanti e azioni figurate sia in quelli delle “lezioni d’arte”, come punti d’approdo dell’osmosi iconico-performativa dell’artista. Dall’altro, con la Rame spicca, nella coppia, non solo il lato “femminile”, ma la sua autonoma creatività, che tocca l’apice nello psicodramma dello stupro, e s’afferma già in quella “Medea” che costituisce una sorta di “mito secondo”, nell’intreccio di cultura classica e contemporaneità.

LE AUTRICI
Anna Barsotti è ordinario di Discipline dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. Ha prodotto studi sul rapporto lingua-dialetto dal teatro di Verga e Capuana alla nuova drammaturgia napoletana e siciliana, su De Roberto, Praga, d’Annunzio, Bontempelli, Scarpetta, Viviani, sulla critica teatrale italiana e il ’900, e un agile percorso da Pirandello a Fo. Fra le sue pubblicazioni, “Giacosa e Verga drammaturgo” (Premio Idi-Saint Vincent “Silvio d’Amico” 1974),“ Rosso di San Secondo” (1978), “Il teatro dei “Maggi” in Toscana” (1983), “Futurismo e avanguardie nel teatro italiano fra le due guerre” (1990). Per “Eduardo drammaturgo” (Bulzoni 1988-1995) ha ricevuto il Premio “Luigi Russo”; dopo l’“Introduzione a Eduardo” (Laterza 1992) ha curato, per Einaudi, la nuova edizione della “Cantata dei giorni dispari” (1995) e della “Cantata dei giorni pari” (1998) e ha pubblicato “Eduardo” (2003). Ha indagato le relazioni fra tragico e comico da fine Settecento a fine Novecento e oltre: “Alfieri e la scena” (Bulzoni 2001); “Eduardo, Fo e l’attore-autore del Novecento” (Bulzoni 2007); “La lingua teatrale di Emma Dante” (ETS 2009). Dirige e condirige per ETS le collane: “Narrare la scena”, “Il canone teatrale europeo”, “Percorsi critici fra mondo del teatro e teatro del mondo”.

Eva Marinai è dottore di ricerca in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo, insegna Teorie sull’attore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa e collabora con la Fondazione Pontedera Teatro. Ha prodotto studi sul teatro classico e contemporaneo con particolare attenzione per la materia comica, sul teatro di ricerca, sulle rivisitazioni del mito, sull’arte della recitazione e sulla drammaturgia d’attore. Fra le sue pubblicazioni, “Il comico nel teatro delle origini” (Titivillus 2003); il volume collettaneo “Comicità negli anni Settanta. Percorsi eccentrici di una metamorfosi fra teatro e media” (ETS 2005) curato con I. Vazzaz e S. Poeta; “Gobbi, Dritti e la satira molesta. Copioni di voci, immagini di scena 1951-1967” (ETS 2007), in cui un posto centrale è occupato dall’indagine sui primi esperimenti teatrali – radiofonici e scenici – di Dario Fo; infine “Teorie sull’attore. Percorsi critici per capire le fonti” (Felici 2010).

mercoledì 29 maggio 2013

“Luigi Bisignani è l’uomo più potente d’Italia.” Silvio Berlusconi

L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI POTENTI
di Paolo Madron Luigi Bisignani
ebook euro: 9,99

"Trent'anni di potere in Italia tra miserie, splendori e trame mai confessate"

“Niente rafforza l’autorità quanto il silenzio.”
Charles de Gaulle

“Luigi Bisignani è l’uomo più potente d’Italia.”
Silvio Berlusconi

“Luigi Bisignani è l’uomo più conosciuto che io conosca.”
Gianni Letta

Ministri, onorevoli e boiardi di Stato fanno la fila nel suo ufficio per chiedergli consigli, disegnare strategie e discutere di affari. Luigi Bisignani è unanimemente riconosciuto come il capo indiscusso di un network che condiziona la vita del paese. Non c’è operazione in cui non ci sia il suo zampino, dalle nomine dei ministri a quelle in Rai, nei giornali, nelle banche e nell’esercito. La sua influenza arriva persino in Vaticano.
In questo libro, per la prima volta, Bisignani decide di raccontarsi attraverso aneddoti ed episodi inediti. Da Andreotti e la P2 a Berlusconi e Bergoglio. Lui che non appare mai in tv, non scrive sui giornali e disdegna la mondanità. La sua testimonianza da questo punto di vista è unica. Ecco come funziona il potere, quello vero, che non ha bisogno di parole e agisce nell’ombra.

GLI AUTORI
Luigi Bisignani ha lavorato per l’Ansa e collaborato con “Panorama”, “l’Espresso” e “Tempo illustrato”. È stato capo ufficio stampa per diversi ministeri della Prima repubblica. Attualmente è partner di una società di consulenza. È coinvolto in alcune tra le più clamorose inchieste giudiziarie degli ultimi anni. Ha scritto per Rusconi due spy-story di grande successo: IL SIGILLO DELLA PORPORA e NOSTRA SIGNORA DEL KGB.

Paolo Madron è stato vicedirettore di “Panorama”, inviato de “Il Sole 24 Ore”, e attualmente dirige il quotidiano online Lettera43.it. Il suo libro più recente è STORIA SEGRETA DEL CAPITALISMO ITALIANO (con Cesare Romiti, Longanesi 2012).

martedì 28 maggio 2013

Enrico Brizzi. C'era una volta una Repubblica democratica fondata sul lavoro

L'ARTE DI STARE AL MONDO 
di Enrico Brizzi
ebook euro 6,99

C'era una volta una Repubblica democratica fondata sul lavoro, e in quella repubblica si trovava una città - né la più grande, né la più piccola - famosa per la sua università, la buona cucina e la saggia gestione della cosa pubblica.

Questo l'attacco de L'arte di stare al mondo, un fulminante racconto autobiografico di una voce originale della letteratura italiana: Enrico Brizzi. Una storia intima quella raccontata dall'autore, una storia fatta di momenti di passaggio, di giovanili avventure e cambiamenti di vita e d'abitudini. Il tutto arricchito dalla costante presenza del cibo, del cibo buono e di quello cattivo: le tigelle al pesto di Modena, i tortellini della nonna Pina, le rane alla maniera della Bassa, il rigatoni alla Bacco, i bucatini alla Gaetano Bresci, il Maxibon, il Fiordifragola e la 7up. Come siamo cambiati, a tavola e non solo, negli ultimi trent'anni, e con gli anni è cambiata anche Bologna, la città che fa da cornice ricchissima a tutta la vicenda del libro. Il volume racchiude episodi esilaranti e inaspettati: la disastrosa scena nella quale il narratore, spedito al fiume per lavare la pentola della squadriglia di scout dei Coguari, viene rapito dalle acque o tenta di bere un'intera bottiglia di aranciata senza prendere fiato. Il libro trasporta il lettore nella Bologna degli anni Settanta, quella dei piatti tipici preparati ad arte e con pazienza dalle nonne, prima dell'arrivo della rivoluzione del mangiar veloce. Un breve excursus racconta i cambiamenti introdotti nella cultura gastronomica tradizionale dai "paninari" e dal cibo da strada, che approdano anche in Italia nel decennio degli Ottanta, con una nuova cultura culinaria. La voce di Brizzi è quella dello scrittore di razza che ha la capacità di raccontare, con leggerezza e humour, i cambiamenti di una generazione attraverso il cibo, che diventerà di volta in volta, collante familiare, pretesto di ribellione e che seguirà, immancabile, le tappe della crescita di un personaggio indimenticabile. A completare il volume, una selezione delle ricette dei piatti più amati dall'autore. Davanti al giovane Brizzi si aprono poi gli scenari della globalizzazione, che cambia anche le abitudini quotidiane, fino ad approdare al giorno d'oggi: l'apocalisse delle diete e del mangiar bene. Leit-motiv che soggiace al volume è il tema del viaggio, caro all'autore, che compie un'immersione nei sapori italiani da nord a sud, dall'Alto Adige alla Sicilia.

L'AUTORE Enrico Brizzi esordisce a soli 18 anni con il romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, che lo proietta ai vertici delle classifiche, con grande successo anche internazionale. Al suo attivo numerosi romanzi e scritti, alcuni dei quali ispirati alla sua passione di instancabile viaggiatore/camminatore: Nessuno lo saprà. Viaggio a piedi dall'Argentario al Conero (2005), Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro (2007), La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco (2008), La vita quotidiana in Italia ai tempi di Silvio (2010).

lunedì 27 maggio 2013

Don Andrea Gallo. Un prete che si è scoperto uomo

DON GALLO SOCIAL CLUB. 
Breviario di strada
di Don Andrea Gallo
«Belin, finalmente grazie al mio staff sono su Tuitte!»

I comandamenti civili del don Gallo-pensiero finalmente raccolti in un “breviario di strada”: i temi della giustizia sociale, della valorizzazione delle donne, dell’omosessualità, le battaglie contro il proibizionismo, le prese di posizione politiche e, come sempre, il suo grande amore per gli ultimi. Messaggi e appelli che chiamano in causa anche i big della politica e della cultura, attraversando i sentieri della tecnologia, dei nuovi media e dei social network: per il Don – secondo uomo religioso in Italia per numero di followers, subito dopo il papa – un’altra occasione per stare in contatto con il suo popolo.

Un prete che si è scoperto uomo

L'AUTORE Don Andrea Gallo (Genova, 1928) viene ordinato sacerdote nel 1959. Ha fondato e guida la Comunità di San Benedetto al porto di Genova, offrendo asilo a persone in difficoltà. Ha scritto Angelicamente anarchico, Io cammino con gli ultimi , Così in terra, come in cielo, Se non ora, adesso, E io continuo a camminare con gli ultimi e Non uccidete il futuro dei giovani . Per Aliberti ha pubblicato Sono venuto per servire, con Loris Mazzetti, Di sana e robusta costituzione e Il vangelo di un utopista.

"Andrea nasce a Genova il 18 Luglio 1928 e viene immediatamente richiamato, fin dall'adolescenza, da Don Bosco e dalla sua dedizione a vivere a tempo pieno "con" gli ultimi, i poveri , gli emarginati, per sviluppare un metodo educativo che ritroveremo simile all'esperienza di Don Milani, lontano da ogni forma di coercizione
"

venerdì 24 maggio 2013

Julian Assange. Il libro è un atto di accusa verso Internet


INTERNET E' IL NEMICO. 
Conversazione con Jacob Appelbaum, Andy Muller-Maguhn e Jeremie Zimmermann
di Julian Assange

Il libro è un atto di accusa verso Internet. Da strumento straordinario di comunicazione e innovazione si sta trasformando in una potentissima macchina di censura e oppressione. Le ragioni di questo cambiamento vanno rintracciate nella crescita esponenziale della sorveglianza digitale e nella sua commercializzazione; nella mancanza di consapevolezza degli utenti sulle tecnologie utilizzate, nella censura e nella costante "militarizzazione del cyberspazio", nuovo campo di battaglia anche per le guerre tradizionali. Lo sviluppo dell'industria della sorveglianza digitale (e il suo utilizzo sempre più esteso da parte dei governi e delle corporation) ha portato a una nuova fase di "sorveglianza strategica" in cui si tiene memoria di qualsiasi informazione, da scandagliare in seguito alla ricerca di materiale sensibile. Una sorveglianza cui chiunque, anche semplicemente stando su Facebook, è esposto, rendendo intercettabile qualsiasi comunicazione privata. In particolari contesti come la Libia o la Siria, per esempio, la sorveglianza diventa un'arma a tutti gli effetti. L'esposizione a questo pericolo è resa ancor più semplice dall'attività di "spionaggio" realizzata legalmente dal settore privato quando interpellato dalle autorità. Google, Facebook e Twitter si sono trasformati in "polizie segrete privatizzate".

L'AUTORE Julian Assange, si definisce un anarchico e un libertario. I genitori si conobbero durante una manifestazione contro la guerra in Vietnam. Verso la fine degli anni ottanta diviene membro di un gruppo di hackers noto come "International Subversives" (Sovversivi internazionali) con lo pseudonimo di "Mendax" (da una frase di Orazio: "magnificamente mendace"). Nel 1991 subisce un'irruzione nella sua casa di Melbourne da parte della polizia federale australiana con l'accusa di essersi infiltrato in vari computer appartenenti a un'università australiana e nel sistema informatico del Dipartimento della difesa americano. Nel 1992 gli vengono rivolti ventiquattro capi di accusa di hacking. Nasce qui il mito di Julian Assange.

giovedì 23 maggio 2013

23 maggio 1992: la strage di Capaci

GIOVANNI FALCONE UN EROE SOLO 
di Maria Falcone
ebook euro:3,99

23 maggio 1992: la strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e tre uomini della scorta, scosse l’Italia come un terremoto immane, segnando le coscienze e dimostrando l’urgenza di una reazione intransigente e senza tentennamenti contro la mafia, da parte delle istituzioni e della società civile. Da vent’anni Maria Falcone si dedica a mantener viva la memoria di suo fratello con un’attività intensa che serva a tutti, ma specialmente ai giovani, come educazione alla legalità. È un’opera meritoria perché fu proprio grazie al lavoro di Giovanni che lo Stato trovò finalmente il modo per combattere con efficacia il fenomeno mafioso. Senza il suo intuito investigativo, la sua visione ampia e la sua determinazione assoluta, Cosa Nostra avrebbe potuto continuare per anni a dominare incontrastata. Eppure – come traspare nelle pagine drammatiche e struggenti di questo libro in cui Maria, affiancata dalla giovane giornalista esperta di mafia Francesca Barra, rievoca la vita di suo fratello – Giovanni Falcone si trovò molto spesso solo nel suo cammino. Solo quando insinuarono che si prendeva troppa confidenza con Buscetta. Solo quando i diari di Chinnici, ucciso da poco tempo, furono utilizzati per gettare ombre sul suo operato. Solo quando fu costretto a «mettere i piedi sul sangue del mio amico più caro», Ninni Cassarà. Solo quando si scatenò il dibattito contro i «professionisti dell’antimafia». Solo quando, al pensionamento di Antonino Caponnetto, fu di fatto decretata la fine del pool antimafia in cui avevano lavorato lui e Borsellino. Solo quando era stimato negli Stati Uniti, molto meno in Italia. Solo quando qualcuno disse che l’attentato all’Addaura se l’era organizzato lui stesso. Solo quando l’amico Leoluca Orlando gli volse le spalle. Solo quando non faceva mai trapelare la paura, nemmeno ai familiari. E poi fu sempre solo perché rinunciò a una vita normale, tanto da doversi spesso tenere a distanza dall’adorata moglie Francesca, da cui pensò addiE che infatti morì con lui, in una delle rare occasioni in cui si erano concessi di stare soli in macchina. Dopo tutto questo, Giovanni Falcone è oggi indubitabilmente un grande eroe italiano, riconosciuto come tale nel mondo. Il suo metodo rivoluzionario ha cambiato la nostra storia, il suo esempio le nostre coscienze.

 L'AUTRICE Maria Falcone, ex insegnante di diritto ed economia nelle scuole superiori, è una delle due sorelle di Giovanni Falcone. Presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, dal 1992 è impegnata in attività di educazione alla legalità, soprattutto nelle scuole.

mercoledì 22 maggio 2013

C'è una cosa che le donne dovrebbero imparare dagli uomini, e cioè l'arte di dimenticare.


L'ARTE DI DIMENTICARE
Amalo come sai fare tu, dimenticalo come farebbe lui
di Ahlam Mosteghanemi
euro 14,03

Quando una donna viene lasciata, tanto più se di punto in bianco, le ambasce del cuore possono travolgerla e spingerla a entrare nel tortuoso tunnel delle supposizioni, delle attese spasmodiche - più o meno sensate - di un segnale, magari nella speranza che non sia proprio l'ultimo e che lui ritorni. Ma così non va. C'è una cosa che le donne dovrebbero imparare dagli uomini, e cioè l'arte di dimenticare. Nessuno ci insegna come si fa ad amare, a evitare di essere infelici, a dimenticare, a spezzare le lancette dell'orologio dell'amore. Come si fa a non tormentarci, a lottare contro la tirannia delle piccole cose, a neutralizzare il complotto dei ricordi e ignorare un telefono che resta muto. Esiste qualcuno che, mentre siamo lì a singhiozzare per un torto d'amore, ci dice che un giorno rideremo di quella stessa cosa che oggi ci fa piangere? Attraverso le confidenze di amiche e conoscenti, proverbi e una ricchissima raccolta di aforismi di personaggi famosi - poeti, scrittori, filosofi arabi e non - questo libro è una sapiente e gustosa raccolta di pillole di saggezza per prendere le distanze da una storia finita e creare i presupposti per una nuova. Una meditazione piena di stile e ironia su come sopravvivere all'amore e ai suoi danni

L'AUTRICE Ahlem Mosteghanemi algerina, è nata nel 1953 a Tunisi e attualmente vive in Libano. Personaggio di spicco della letteratura araba, è considerata anche una delle autrici di maggior successo, dopo la pubblicazione del suo grande bestseller La memoria del corpo: 35 edizioni in lingua araba, è tradotto in tutto il mondo e ha venduto oltre un milione di copie.

Banche e mafia. Un legame perverso, che continua a segnare il destino dell’Italia.


BANCHE E MAFIA, IL GRANDE AFFARE
di Davide Carlucci e Giuseppe Caruso
ebook euro: 9,99

"Giovanni Falcone raccontava spesso che il destino di Boris Giuliano, il capo della squadra mobile di Palermo freddato dal mafioso Leoluca Bagarella nel luglio del 1979, si decise il giorno in cui entrò in una filiale della Cassa di Risparmio di Sicilia a chiedere informazioni su trecentomila dollari depositati da un certo signor Giglio. A rispondere alle domande di Giuliano, quel mattino, c’era il direttore dell’agenzia, il dottor Francesco Lo Coco, cugino di primo grado di Stefano Bontate, il principe di Villagrazia, al tempo boss dei boss di Cosa Nostra. I soldi che Giuliano stava seguendo erano stati depositati dallo stesso Lo Coco con il falso nome Giglio. Quei soldi appartenevano a Bontate. Giuliano era un uomo morto. Raccontando questo episodio, Falcone voleva far capire come il rapporto tra criminalità organizzata e banche era, resta e certamente sarà il passaggio più importante e deicato per due poteri che spesso si sostengono a vicenda per arrivare allo stesso obiettivo: i soldi."

Un legame perverso, che continua a segnare il destino dell’Italia. Questo è il rapporto tra mafie e banche nel nostro paese, un connubio tra due poteri che hanno in comune il medesimo obiettivo: i soldi. Da una parte, l’esigenza dei mafiosi di riciclare o coprire i proventi delle attività criminali, dall’altra la logica del profitto perseguita dalle banche, magari chiudendo un occhio sull’affidabilità (e sulla fedina penale) di certi clienti.
L’inchiesta condotta dagli autori raccoglie alcune fra le storie più significative che emergono ogni giorno in Italia, tristemente definito il «regno delle mafie e delle banche». Un regno in cui nessuno chiede conto agli istituti di credito, chiusi nella loro aura di rispettabilità, del loro oggettivo sostegno alla criminalità organizzata. Un regno che mai potrà cambiare fino a quando «il sistema legislativo non avrà deciso di far pagare sul serio, ai custodi del nostro denaro, la responsabilità di aver permesso che i risparmi dei cittadini onesti possano mescolarsi con le ricchezze di chi trae profitto dalla violenza, dal sopruso e dalla morte».

GLI AUTORI
Davide Carlucci è nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 20 gennaio 1969. Giornalista di Repubblica dal 2000, si occupa di cronaca giudiziaria nella redazione di Milano. Si è interessato di criminalità organizzata, scandali universitari, ambiente, terrorismo. Ha pubblicato con Antonio Castaldo Un paese di baroni (Chiarelettere, 2009).

Giuseppe Caruso, giornalista e scrittore, vive e lavora a Milano. Ha pubblicato tre romanzi.

martedì 21 maggio 2013

Sara Tessa. Sensualità...nero su bianco


LA SEDUZIONE DELL'AMORE
Sara Tessa
ebook euro: 1,99

Audrey, trent'anni, lavora nel recupero crediti di una grande società a Londra, anche se nella vita avrebbe voluto fare tutt'altro. Ha una laurea in letteratura inglese e porta sempre con sè un libro di aforismi di Shakespeare. Sua mamma svedese e lei perfettamente bilingue. Ecco perchè il suo capo, Aidan Bennett, in partenza per Stoccolma, pensa a lei per salvare le sorti dell'azienda sull'orlo del fallimento. Audrey si troverà così a fare da interprete in una contrattazione milionaria ma soprattutto a dover sopportare i modi arroganti di Aidan inaccessibile e intransigente nelle parole e nei fatti. Con il passare delle ore nella fredda Stoccolma, Audrey e Aidan si spoglieranno dei loro ruoli per abbandonarsi a una travolgente passione. Come in sogno. Un sogno per destinato a svanire quando la verità li accoglie appena atterrati a Londra: Aidan fidanzato e sta per sposarsi. Audrey pur di averlo è disposta a tutto, anche a diventare la sua ora d'aria, la sua evasione. Fino al giorno in cui quell'amarsi fugace e clandestino non basterà più a nessuno dei due... Perchè le fiamme gemelle quando si accendono non possono spegnersi.

L'AUTRICE Tessa Sara, pseudonimo sooto il quale si noscondono diversi scrittori e scrittrici

lunedì 20 maggio 2013

Il libro vincitore del premio l'Antonello. Salone del Libro 2013


QUATTRO ETTI D'AMORE, GRAZIE 
di Chiara Gamberale
ebook euro 6,99

Quasi ogni giorno Erica e Tea s'incrociano tra gli scaffali di un supermercato.
Erica ha un posto in banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su facebook, due figli. Tea è la protagonista della serie tv di culto "Testa o Cuore", ha un passato complesso, un marito fascinoso e manipolatore. Erica fa la spesa di una madre di famiglia, Tea non va oltre gli yogurt light. Erica osserva il carrello di Tea e sogna: sogna la libertà di una donna bambina, senza responsabilità, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di un amore proibito. Certo non immaginerebbe mai di essere un mito per il suo mito, un ideale per il suo ideale. Invece per Tea lo è: di Erica non conosce nemmeno il nome e l'ha ribattezzata "signora Cunningham". Nelle sue abitudini coglie la promessa di una pace che a lei pare negata, è convinta sia un punto di riferimento per se stessa e per gli altri, proprio come la madre impeccabile di "Happy Days". Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l'appello all'esistenza dell'altra diventa soprattutto l'occasione per guardare in faccia le proprie scelte e non confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe. Sotto la lente divertita e sensibile della scrittura di Chiara Gamberale, sempre capace di rivelare dettagli decisivi, ecco così le lusinghe del tradimento e del sottile ma fondamentale confine tra fuga e ricerca. Accanto a Erica e Tea, infatti, i loro uomini: i due mariti, un ex compagno di classe romantico e cinefilo, uno struggente personal trainer, un attore omosessuale in incognito, un fratello ricoverato in una clinica senza nome. Tutti in fuga o forse alla ricerca, proprio come Erica e Tea. Tutti convinti che la soluzione sia comunque altrove. Sullo schermo della tv, di un cinema, sul palco di un teatro, su un social network, in un'isola esotica, negli psicofarmaci, in un'altra ricetta, un'altra camera da letto. Perché vera protagonista di questo romanzo è l'insoddisfazione personale, e le possibilità che l'amore ha e non ha per metterla a tacere, o quantomeno contenerla.

L'AUTRICE Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile, seguito da Color Lucciola (2001), Arrivano i pagliacci (2003), La zona cieca (2008, premio selezione Campiello), Le luci nelle case degli altri (2010), L'amore, quando c'era (2012). È autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici come 'Quarto piano scala a destra' su Rai Tre e 'Io, Chiara e L'Oscuro' su Radio Due. Collabora con 'La Stampa' e 'Vanity Fair' e ha un blog sul sito di 'Io Donna' del 'Corriere della Sera'.

venerdì 17 maggio 2013

Andrea Camilleri. Scrivo perché alla fine posso prendermi la mia birra.


COME LA PENSO
di Andrea Camilleri
ebook euro: 9,99

Letteratura, amicizia, cultura, politica, la mia Sicilia…
Io sono conosciuto come uno che racconta storie,
però mi capita da cittadino di intervenire spesso e volentieri su argomenti diversi da quelli strettamente letterari.
Questa è un’antologia dei miei scritti, alcuni dei quali mai raccolti fino a oggi per dare idea di COME LA PENSO

Scrivo perché è sempre meglio che scaricare casse al mercato centrale.
Scrivo perché non so fare altro.
Scrivo perché dopo posso dedicare i libri ai miei nipoti.
Scrivo perché così mi ricordo di tutte le persone che ho amato.
Scrivo perché mi piace raccontarmi storie.
Scrivo perché mi piace raccontare storie.
Scrivo perché alla fine posso prendermi la mia birra.
Scrivo per restituire qualcosa di tutto quello che ho letto.
Andrea Camilleri

Un’autobiografia in forma di saggi e di racconti. Per la prima volta ecco il laboratorio creativo di Andrea Camilleri (con una parte dedicata a Montalbano e alla sua Vigata) attraverso un percorso ricco di personaggi, luoghi, piccoli e grandi eventi, e con incursioni nella letteratura, nella filosofia, nella politica. Che bellezza leggere i suoi ricordi di ragazzo, le “controstorie” della sua Sicilia, e poi recuperare l’Italia di ieri e di oggi, intrattenuti dalla sua inesauribile vena critica e ironica. Un ritratto a colori vivacissimi di come siamo e cosa pensiamo. Una scoperta.

L'AUTORE Andrea Camilleri è uno dei più famosi scrittori italiani. I suoi romanzi sono conosciutissimi non solo in Italia, il commissario Montalbano è ormai un personaggio popolare. Questo volume raccoglie interventi inediti, racconti, saggi scritti lungo l’arco di tutta la produzione di Camilleri.

giovedì 16 maggio 2013

Graeme Simsion. Gli uomini sposati sono più felici e vivono più a lungo...


L'AMORE E' UN DIFETTO MERAVIGLIOSO
di Graeme Simsion
ebook euro: 9,99

Don è un professore di genetica all’Università di Melbourne e di recente ha fatto una scoperta incredibile: gli uomini sposati sono mediamente più felici di quelli single. E vivono più a lungo! Per questo ha deciso, da scienziato qual è, di trasformare un problema – il fatto che non ha una compagna e non gli è mai riuscito di trovarne una – in un progetto: il Progetto Moglie. È semplice: basta un questionario di sole sedici pagine per escludere tutte le candidate sbagliate e trovare, finalmente, la donna perfetta per lui, una che risponda a criteri rigorosi: non deve fumare né bere, e non deve mai arrivare in ritardo o in anticipo. Grazie al Progetto Moglie Don scoprirà che la lunghezza dei lobi delle orecchie non è un indicatore affidabile dell’attrazione sessuale. Che c’è una ragione per cui non ha avuto mai un secondo appuntamento con una donna. Che una giacca sportiva in color giallo catarifrangente, benché si chiami «giacca», non è indicata per entrare in un ristorante elegante. E scoprirà che nonostante un approccio estremamente scientifico al problema, non è così che si trova l’amore. Perché è l’amore a trovarti.

L'AUTORE Graeme Simsion, australiano, è uno sceneggiatore cinematografico al suo esordio nella narrativa. Ancora prima della pubblicazione ha vinto un prestigioso premio in patria, il Victorian Premier’s Literary Awards. I diritti di traduzione del suo romanzo sono stati venduti, fino ad ora, in oltre 30 Paesi. È stato effettivamente il romanzo più conteso alla Fiera di Francoforte 2012. L’autore ha un suo profilo facebook: Graeme Simsion, un blog: graemesimsion.com e un account twitter: @GraemeSimsion. Anche Don Tillman, il suo strepitoso personaggio, ha un suo account twitter: @ProfDonTillman.

mercoledì 15 maggio 2013

Stéphane Hessel. Un altro libro dell’ex-partigiano d’oltralpe


VIVETE!
di Stéphane Hessel
euro: 5,10

Il suo libro Indignatevi! è stato il caso editoriale dello scorso anno. Solo in Francia ha venduto due milioni di copie, ma il fenomeno si è propagato ben oltre i confini francesi. Nel giro di poco tempo è diventato il manifesto delle ultime azioni di protesta come Occupy Wall Street, ispirando il movimento degli Indignados. L’opuscolo del 93enne francese ha incarnato quello che molti si aspettavano da tempo: una scossa, un’iniezione di entusiasmo.

Ecco un altro libro dell’ex-partigiano d’oltralpe, Vivete!, terzo capitolo di una serie iniziata con Indignatevi! e Impegnatevi!, un’appassionante e lucida riflessione sulla natura umana: “Siamo esseri ambivalenti, abbiamo molti lati oscuri e pericolosi, ma sappiamo anche essere generosi e desiderosi di progresso. Per far prevalere la parte migliore di noi stessi dobbiamo armonizzare la nostra esistenza con i bisogni degli altri. In fondo, non è impossibile attraversare questa vita provando orgoglio per quello che si è fatto e per quello che ancora possiamo fare”.

Vivete! Propone delle idee sull’amore, sulla vita, sulla morte, sul rispetto per gli altri e sulle forze che possono cambiare il senso delle cose e il ritmo illuminato della nostra esistenza.
“Non basta indignarsi e impegnarsi. Bisogna saper vivere!” Le Figaro
 “Un pamphlet sulla speranza” Le Monde
“Hessel questa volta ci insegna che dobbiamo vivere, ma che per vivere bene dobbiamo tener conto anche degli altri” Libération
 “Un idolo per milioni di giovani in tutto il mondo” Il Fatto Quotidiano

L'AUTORE Stéphane Hessel è un diplomatico, politico e scrittore tedesco naturalizzato francese. Dopo aver partecipato alla resistenza ed essersi dedicato alla militanza, ha conosciuto una seconda vita da scrittore. I suoi libri sono un richiamo ai valori perduti, un incitamento all’azione e al recupero di una visione del mondo dalla quale possiamo trarre importantissimi insegnamenti.

martedì 14 maggio 2013

IGNORANTI E APPROSSIMATIVI. Da questo tipo di recessione non usciremo mai


IGNORANTI
"L’Italia che non sa. L’Italia che non va."
di Roberto Ippolito
ebook euro: 9,99

“Tagliare il deficit riducendo gli investimenti nell’innovazione e nell’istruzione è come alleggerire un aereo troppo carico togliendo il motore.”
Barack Obama


"IO ME NE AVREI ANDATO PURE A PAGANDO IO"
Antonio Razzi (deputato) alla trasmissione "la Zanzara"

"L'ITALIA NON E' IL PAESE DEL BENTEGODI"
Un consigliere comunale a Trento


Spesso esilarante per i casi raccontati, ma inquietante per lo scenario descritto, Ippolito svela quanto è somara l’Italia. Con nomi e cognomi il libro fornisce un campionario incredibile di assurdità: il sottosegretario che accusa il ministro di essere un “asino bardato da generale”, la conduttrice che inciampa sugli accenti, deputati che parlano in modo inverosimile. Sorprendente? L’Italia è sempre in coda nelle classifiche per l’istruzione e la cultura. Lo confermano gli spropositi che si trovano nei temi della maturità, i pessimi risultati degli studenti nel confronto internazionale, gli errori nella formulazione delle domande ai concorsi: anche chi giudica sbaglia. E l’economia arretra. Il contrario di quanto avvenne negli anni del boom, quando l’innalzamento culturale accompagnò il miracolo. Oggi il 45,2 per cento ha al massimo la licenza media contro il 27,3 per cento dell’Europa.
Solo due italiani su quattro sono diplomati contro tre inglesi su quattro. L’Italia è avara: in Europa è ventiduesima per la quota di spesa pubblica destinata all’istruzione in rapporto al Pil. E al peggio non c’è mai fine per l’onda lunga dei tagli dell’era Berlusconi, ma anche per la scarsa sensibilità del governo tecnico di Monti. Nemmeno i privati si salvano. I confronti internazionali proposti ripetutamente nel libro certificano il disastro. Uno schiaffo per un paese come l’Italia, per secoli culla della cultura e dell’arte. Come si può tornare a crescere? Con l’istruzione e la cultura. Ma finché gli ignoranti occuperanno la politica non potrà esserci un reale cambiamento e un ritorno allo sviluppo. Solo il sapere può dare la scossa.

L'AUTORE Roberto Ippolito (Napoli, 1951) ha pubblicato diversi libri di successo, tra cui EVASORI e IL BEL PAESE MALTRATTATO, entrambi per Bompiani. Ha curato a lungo l'economia per il quotidiano "La Stampa". Ha diretto la comunicazione della Confindustria e le relazioni esterne della Luiss di Roma, dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.

lunedì 13 maggio 2013

Stefano Rodotà. Il paese allo sbando, i cittadini non conoscono i propri diritti....


IL DIRITTO DI AVERE DIRITTI
di Stefano Rodotà
euro: 17,00

Di fronte ai grandi soggetti economici che sempre più governano il mondo, l'appello ai diritti individuali e collettivi è la via da seguire per impedire che tutto sia soggetto alla legge "naturale" del mercato. Nel 2000 l'Unione europea si è data una Carta dei diritti fondamentali, la prima del nuovo millennio. Ma non bisogna fermarsi soltanto alle dichiarazioni formali. I fatti ci dicono altro: le donne e gli uomini dei paesi dell'Africa mediterranea e del Vicino Oriente si mobilitano attraverso le reti sociali, occupano le piazze, si rivoltano in nome di libertà e diritti, scardinano regimi politici oppressivi; lo studente iraniano e il monaco birmano, con il loro telefono cellulare, lanciano nell'universo di Internet le immagini della repressione di libere manifestazioni, anche rischiando feroci punizioni; i dissidenti cinesi chiedono l'anonimato in rete come garanzia della libertà politica; le donne africane sfidano le frustate in nome del diritto di decidere liberamente come vestirsi; i lavoratori asiatici rifiutano la logica patriarcale e gerarchica dell'organizzazione dell'impresa e scioperano; gli abitanti del pianeta Facebook si rivoltano quando si pretende di espropriarli del diritto di gestire i loro dati personali. L'elenco potrebbe continuare a lungo perché la "rivoluzione dell'eguaglianza", mai davvero compiuta, è oggi accompagnata dalla "rivoluzione della dignità" e sta dando vita a una nuova antropologia, che mette al centro l'autodeterminazione delle persone...

L'AUTORE Nato nel 1933 a Cosenza da una famiglia piccolo borghese di San Benedetto Ullano[1], comune della minoranza arbëreshë di Calabria, discende da una famiglia che ha annoverato, fra il XVII e il XVIII secolo, intellettuali e religiosi. Ha frequentato il liceo classico Bernardino Telesio nella città natale e successivamente l'università La Sapienza a Roma, presso la quale si è laureato nel 1955 in giurisprudenza, discutendo una tesi con il docente Emilio Betti, allievo di Rosario Nicolò. È fratello dell'ingegnere Antonio Rodotà ed è il padre della giornalista Maria Laura Rodotà, editorialista del Corriere della Sera. Nel 2008 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria dalla città di Rossano.

venerdì 10 maggio 2013

Un ministro nel pieno delle sue funzioni...


IL MINISTRO. 
L'esercizio dello Stato
di  Pierre Schoeller
euro: 14,37

Al centro della storia c'è il ministro dei Trasporti francese Bertrand Saint­Jean. Una notte, a svegliarlo è un tragico incidente stradale: servono una macchina e un elicottero per precipitarsi sul posto, piangere i tredici giovani morti, fare una dichiarazione alla stampa e poi ripartire. Sosta inattesa: Bertrand vomita, ma non molla. È un turbinio pubblico e privato d'incontri, riunioni, schermaglie amorose con la moglie, rovelli a occhi aperti, incubi sessuali. C'è una bella e nuda donna che s'infila nelle fauci di un coccodrillo e c'è il tran­tran frenetico, imperioso e zeppo delle rogne della politica. "Too fast, too furious". Ci sono il capo di Gabinetto Gilles e il silenzioso autista Martin: il primo corresponsabile, il secondo vittima collaterale e finiranno entrambi schiacciati dall'esercizio di stato di Bertrand. Che non è un mostro: non è il Nicolas Sarkozy di "La conquête" (film biografico del 2011) e nemmeno un novello Caimano. Il suo lavoro, lo fa bene e con intermittente umanità, ma colpevoli sono le regole stesse del gioco che ha deciso di giocare. Fotografia livida, incursioni musicali che fanno sussultare, per un esercizio di stile che diventa un grande film e offre una "tranche de vie" indigesta, ma non aprioristica o ideologizzata. È la politica, semplicemente.

L'AUTORE  nato nel 1961, Pierre Schoeller ha studiato cinema presso la Scuola di Louis Lumière a Parigi. Ha scelto di imparare specificamente sceneggiatura e lavora sia in televisione e al cinema. Ha co-autore tra le altre finzioni Fabrice Cazeneuve e Merzak Allouache ('bicicletta', 2001). Funziona anche con Alain Gomis nel 2001 per 'The Afrance' (adattamento e dialoghi), due anni dopo, con Eric Guirado per 'Quando si arriva dal cielo' (scrittore e sceneggiatore) e Brice Cauvin nel 2006 come adattatore ('From dei proprietari). Tentato dalla realizzazione, Pierre Schoeller lancia nel 2003 e firmato zero difetti '. Nel 2008, ha scritto e diretto 'Versailles', presentato nella selezione ufficiale Un Certain Regard al Festival di Cannes. Due anni più tardi, lo troviamo in concorso a Cannes nella stessa categoria con "L'Anno dello Stato, l'odissea di un uomo politico, il ministro dei Trasporti, interpretato da Olivier Gourmet.

giovedì 9 maggio 2013

Zelda e Francis Scott Fitzgerald, storia in equilibrio sopra la follia...


AMORE FOLLE AMORE 
di Alfonso Signorini
ebook euro: 6,99

Si incontrano a una festa da ballo: lei è la più corteggiata fanciulla d'Alabama, lui un giovane ufficiale che diventerà uno dei più importanti scrittori di tutti i tempi, autore di capolavori come Il grande Gatsby e Tenera è la notte.
Tra i due nasce un amore totale e tormentato.
Un amore che entra nella leggenda, tanto da rendere la coppia Zelda e Francis Scott Fitzgerald il simbolo dei "ruggenti anni Venti".
Sono entrambi bellissimi, di successo, e legati da un sentimento profondo. Eppure la loro è una storia sempre in equilibrio sopra la follia. Tra il Paradiso e l'Inferno. Litigi furiosi, gelosie, ripicche si alternano ad attimi di felicità travolgente, dolcezza, passione. È un sentimento che li consuma, li distrugge, portando Zelda alla pazzia e Scott all'alcolismo.
Eppure i due si cercano, si odiano, si amano per tutta una vita perché Fitzgerald, come il suo Gatsby, "crede nella luce verde" e i due continuano "a remare, barche controcorrente, risospinti senza posa nel passato".
In Amore folle amore Alfonso Signorini, autore di appassionanti biografie che hanno conquistato moltissimi lettori, ci restituisce viva e completa una delle più romantiche e struggenti storie d'amore di tutti i tempi.

L'AUTORE Alfonso Signorini si è laureato in Filologia Medioevale all'Università Cattolica di Milano. È direttore di «Chi» e direttore editoriale di «Tv Sorrisi e Canzoni». Volto televisivo, firma il rotocalco Verissimo in onda su Canale 5. Con Mondadori ha pubblicato Il Signorini (2006), Troppo fiera, troppo fragile. Il romanzo della Callas (2007), Chanel. Una vita da favola (2009), Marilyn (2010), con Azzurra Della Penna, La favola di William e Kate (2011).

mercoledì 8 maggio 2013

La storia vista attraverso il Make-Up


MAKE – UP
Vi racconto i suoi segreti e la sua storia
di Roberta Scagnolari
euro: 13,60

«Il trucco entra a far prte della nostra vita fin da bambine, quando incantate guardiamo la mamma che si prepara davanti allo specchio, ai nostri occhi bellissima, immaginando il giorno in cui anche noi avremo il permesso di usare qualcuno di quei fantastici prodotti»

Mascara, rossetto, matita… dietro i prodotti che accomunano i gesti di tutte le donne fin dall’adolescenza c’è una storia, ci sono dei protagonisti, momenti romantici, improvvise scoperte e vere e proprie rivoluzioni. In questo libro, per la prima volta, sono tutti raccolti e raccontati con passione e competenza da un’esperta del settore, la beauty blogger e make-up artist Robyberta. Dopo averlo letto, truccarsi al mattino non sarà più la stessa cosa.

L'AUTRICE Roberta Scagnolari make-up artist, beauty editor per alcune riviste nazionali e tra le beauty blogger più seguite del web, collabora con molte aziende cosmetiche italiane e internazionali. Preferisce definirsi “SmileMaker”, che associa al suo nickname Robyberta, perché in fondo con il make-up si regalano sorrisi! Il suo blog è www.robyberta.com, il suo Twitter @robyberta e la sua pagina
Facebook Robyberta Smilemaker.

martedì 7 maggio 2013

Cosa resterà della Seconda Repubblica


A SUA INSAPUTA 
Autobiografia non autorizzata della Seconda Repubblica
di Filippo Maria Battaglia e Alberto Giuffrè
ebook euro: 6,99

Le poesie di Vendola e Bossi, i dialoghi tra Di Pietro e i suoi pulcini, le vacanze di Formigoni, i complessi estetici di D’Alema. Mentre la Seconda Repubblica arriva al capolinea, quattordici dei suoi protagonisti si raccontano. Per la prima volta a loro insaputa.  Lo fanno attraverso un esilarante blob costruito con le frasi più surreali e divertenti rilasciate in centinaia di interviste, conferenze stampa, comparsate televisive, autobiografie ufficiali e intercettazioni, mixate in una lunga confessione senza freni inibitori. Ogni ritratto si trasforma in un monologo ininterrotto che rivela vizi, tic, contraddizioni ideali e caratteriali di un’intera classe dirigente. Da Bersani a Fini a Bertinotti a D’Alema, passando per Mastella, Prodi e Casini, tutti si confessano in prima persona. Tutti tranne Silvio Berlusconi. A raccontare il Cavaliere ci pensano le donne che lo hanno conosciuto. In un crescendo molto poco istituzionale che dal bunga bunga arriva allo squit squit, ultima moda delle cene di Arcore.

GLI AUTORI
Filippo Maria Battaglia è giornalista. Lavora a Sky.it e collabora con «Panorama». Ha pubblicato Professione reporter. Il giornalismo d’inchiesta nell’Italia del dopoguerra (con B. Benvenuto, Rizzoli, 2008) e Scusi, lei si sente italiano? (con P. Di Paolo, Laterza, 2010). Ha curato diverse antologie giornalistiche, tra cui Viaggio in Versilia di Gian Carlo Fusco (Mursia, 2009) e Facce da schiaffi di Fortebraccio (con B. Benvenuto, Rizzoli, 2009) (twitter @fmbattaglia).

Alberto Giuffrè è giornalista. Lavora a Sky.it. Cura una rubrica di tecnologia su «ViviMilano». Ha scritto per il «Corriere della Sera», «Sette» e ha lavorato per il canale viaggi del sito de «Il Sole 24 Ore» (twitter @albertgeoffrey).

lunedì 6 maggio 2013

Non molte, ma ci sono cose che il denaro non può comprare...


QUELLO CHE I SOLDI NON POSSONO COMPRARE
I limiti morali del mercato
Michael J. Sandel
euro: 18,70

“Ci sono cose che il denaro non può comprare, sebbene non molte di questi tempi.”
Qual è il prezzo che paga una società disposta a mettere tutto in vendita?

Spendereste qualcosa in più per saltare una coda? Accettereste dei soldi per farvi tatuare il corpo con messaggi pubblicitari? È etico pagare le persone perché sperimentino nuovi farmaci pericolosi o perché donino i loro organi? E che cosa dire dell’assumere mercenari per combattere le nostre guerre? O del comprare e vendere il diritto di inquinare? O del mettere all’asta le ammissioni alle università d’élite? O ancora del vendere il diritto di soggiorno agli immigrati disposti a pagarlo? Non c’è qualcosa che non funziona in un mondo dove tutto è in vendita? Negli ultimi decenni, i valori del mercato sono riusciti a soppiantare logiche non di mercato in quasi ogni ambito della vita: la medicina, l’educazione, il governo, la legge, l’arte, gli sport, persino la vita familiare e le relazioni personali. Quasi senza accorgercene, sostiene Sandel, siamo così passati dall’avere un’economia di mercato all’essere una società di mercato. Nel suo bestseller internazionale Giustizia, Sandel si era dimostrato un maestro nell’illustrare con chiarezza e vivacità i complessi dilemmi morali con cui dobbiamo confrontarci nella vita quotidiana. Ora, in questo nuovo libro, affronta una delle massime questioni etiche del nostro tempo e suscita un dibattito finora assente nella nostra epoca ossessionata dai soldi: qual è il giusto ruolo dei mercati in una società democratica e come si fa a tutelare i beni morali e civili che i mercati non rispettano e che i soldi non possono comprare?

L'AUTORE Michael J. Sandel è professore di Filosofia politica e Teoria del governo alla Harvard University. I suoi corsi ad Harvard sono molto famosi e in particolare quello popolarissimo anche all’estero intitolato Justice (visibile online: www.justiceharvard.org). Sandel è spesso ospite di università in Europa (tra cui Oxford e la Sorbona) e in Asia, e le sue opere sono state tradotte in ventuno lingue. In Cina è stato definito “il più influente straniero dell’anno” nel 2010. Dei suoi libri in italiano ricordiamo: Il liberalismo e i limiti della giustizia (Feltrinelli, 1994), Contro la perfezione. L’etica nell’età dell’ingegneria genetica (Vita e Pensiero, 2008) e Giustizia. Il nostro bene comune (Feltrinelli, 2010).

venerdì 3 maggio 2013

Gli uomini che comandano il mondo


CLUB BILDEBERG
di Domenico Moro
Gli uomini che comandano il mondo
euro: 11,90
Gruppo Bildeberg e Commissione Trilaterale: organizzazioni specifiche di una nuova classe sociale, la classe capitalistica transnazionale.

Non sono pochi i premier e i banchieri centrali che, prima di diventare tali, sono entrati a far parte del Bilderberg o della Trilaterale. Tra questi, Draghi e Monti. L’esistenza di queste organizzazioni pone questioni decisive come quella del controllo democratico sui processi decisionali pubblici. È possibile gestire le sfide della mondializzazione con forme di coordinamento composte da élites ristrettissime? Élites selezionate solo in virtù della propria enorme ricchezza, che appartengono a pochi Paesi, non sono elette da nessuno né delegate da alcuna autorità pubblica, agiscono in modo segreto e sono ispirate al dogma del mercato autoregolato. Le recenti vicende dell’euro dimostrano quanto una gestione affidata a ristrette élites mercatistiche sia portatrice di caos. L’obiettivo di questo libro è analizzare l’organizzazione internazionale delle élites transnazionali, le basi economiche del loro potere, gli orientamenti e i modi attraverso i quali riescono a influenzare gli altri livelli di potere, a partire dagli Stati-nazione.

L'AUTORE Domenico Moro è nato a Roma nel 1964. È laureato in sociologia. Collabora con quotidiani e riviste nazionali ed è autore di diversi volumi di carattere economico, politico e militare. Negli ultimi anni ha pubblicato il Nuovo Compendio del Capitale.

giovedì 2 maggio 2013

Pietro Barilla. Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio


PIETRO BARILLA. TUTTO È FATTO PER IL FUTURO, ANDATE AVANTI CON CORAGGIO
di Francesco Alberoni
ebook euro: 9,99

Pietro Barilla. Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio

La vita e la storia imprenditoriale di una delle figure di spicco dell’industria italiana del Novecento, illustrata da oltre 100 immagini provenienti dall’Archivio storico Barilla. La penna di Francesco Alberoni ci restituisce – in un’intervista solo cronologicamente impossibile – la vera figura di Pietro Barilla, personalità centrale della famiglia parmense, che ha il merito di aver dato un’impronta significativa all’immagine del made in Italy nel mondo grazie alla visione innovativa e all’intuizione della pasta “regina” della cucina italiana. Entrato giovanissimo nell’azienda di famiglia, dal 1947 Pietro ne ha tenute le redini per svilupparla in senso moderno fino a farla diventare la più grande industria pastaria del mondo, aiutato anche da un sapiente uso della comunicazione, come dimostra il coinvolgimento di Mina e di Fellini nelle celebri campagne pubblicitarie e il successo, più tardi, del marchio Mulino Bianco. Attraverso le vicissitudini del dopoguerra, i successi degli anni Cinquanta, la cessione alla multinazionale Grace e la coraggiosa riconquista alla fine degli anni Settanta, Pietro Barilla ha legato il suo nome a valori come la tenacia, la generosità, la sensibilità sia umana sia artistica e la territorialità, facendo sì che oggi venga ricordato da tutti come esempio di imprenditore ideale.

L'AUTORE Francesco Alberoni (Piacenza), sociologo, è stato rettore dell’Università di Trento, fondatore e rettore dell’Università IULM di Milano, presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia e del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e inoltre consulente di grandi imprese fra cui Barilla, Bassetti, Merloni, Tod’s. È noto in tutto il mondo per i suoi studi sui movimenti collettivi e l’amore. Ricordiamo i libri Consumi e società, Movimento e istituzione, Innamoramento e amore, L’arte di amare. Editorialista del “Corriere della Sera” e “La Repubblica”, attualmente scrive per “Il Giornale”.