mercoledì 22 maggio 2013
Banche e mafia. Un legame perverso, che continua a segnare il destino dell’Italia.
BANCHE E MAFIA, IL GRANDE AFFARE
di Davide Carlucci e Giuseppe Caruso
ebook euro: 9,99
"Giovanni Falcone raccontava spesso che il destino di Boris Giuliano, il capo della squadra mobile di Palermo freddato dal mafioso Leoluca Bagarella nel luglio del 1979, si decise il giorno in cui entrò in una filiale della Cassa di Risparmio di Sicilia a chiedere informazioni su trecentomila dollari depositati da un certo signor Giglio. A rispondere alle domande di Giuliano, quel mattino, c’era il direttore dell’agenzia, il dottor Francesco Lo Coco, cugino di primo grado di Stefano Bontate, il principe di Villagrazia, al tempo boss dei boss di Cosa Nostra. I soldi che Giuliano stava seguendo erano stati depositati dallo stesso Lo Coco con il falso nome Giglio. Quei soldi appartenevano a Bontate. Giuliano era un uomo morto. Raccontando questo episodio, Falcone voleva far capire come il rapporto tra criminalità organizzata e banche era, resta e certamente sarà il passaggio più importante e deicato per due poteri che spesso si sostengono a vicenda per arrivare allo stesso obiettivo: i soldi."
Un legame perverso, che continua a segnare il destino dell’Italia. Questo è il rapporto tra mafie e banche nel nostro paese, un connubio tra due poteri che hanno in comune il medesimo obiettivo: i soldi. Da una parte, l’esigenza dei mafiosi di riciclare o coprire i proventi delle attività criminali, dall’altra la logica del profitto perseguita dalle banche, magari chiudendo un occhio sull’affidabilità (e sulla fedina penale) di certi clienti.
L’inchiesta condotta dagli autori raccoglie alcune fra le storie più significative che emergono ogni giorno in Italia, tristemente definito il «regno delle mafie e delle banche». Un regno in cui nessuno chiede conto agli istituti di credito, chiusi nella loro aura di rispettabilità, del loro oggettivo sostegno alla criminalità organizzata. Un regno che mai potrà cambiare fino a quando «il sistema legislativo non avrà deciso di far pagare sul serio, ai custodi del nostro denaro, la responsabilità di aver permesso che i risparmi dei cittadini onesti possano mescolarsi con le ricchezze di chi trae profitto dalla violenza, dal sopruso e dalla morte».
GLI AUTORI
Davide Carlucci è nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 20 gennaio 1969. Giornalista di Repubblica dal 2000, si occupa di cronaca giudiziaria nella redazione di Milano. Si è interessato di criminalità organizzata, scandali universitari, ambiente, terrorismo. Ha pubblicato con Antonio Castaldo Un paese di baroni (Chiarelettere, 2009).
Giuseppe Caruso, giornalista e scrittore, vive e lavora a Milano. Ha pubblicato tre romanzi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento