SAN MARINO Spa
di Davide Maria De Luca, Davide Grassi
euro 10,20
Molti personaggi dello sport e delo spettacolo, sono finiti come parti offese nell’inchiesta della procura di Roma su un’organizzazione che ripuliva il denaro sottratto al fisco, facendolo passare prima attraverso i paradisi fiscali offshore e infine depositandolo nella repubblica di San Marino. Ora l’indagine dopo anni di lavoro è terminata e gli investigatori hanno scoperto un giro di evaso di almeno un miliardo di euro. L’organizzazione, secondo il sostituto procuratore Perla Lori, era diretta dall'ex ambasciatore in Spagna per San Marino e capo dello Smi, San Marino investimenti, la prima finanziaria (liquidata nel 2012) a nascere nel piccolo stato e quella che ha gestito la più ingente massa monetaria. L’indagine era cominciata nel 2007 e ora, finito anche il lavoro del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Roma, dopo la conclusione delle indagini si profila la possibilità di un rinvio a giudizio per l'ambasciatore e altre sei persone... (il fatto quotidiano)
Il volume narra la storia epica e tragica della caduta della più antica repubblica del mondo. La crisi economica ha colpito San Marino in maniera molto più grave che l’Italia e, a causa della levata di scudi nei confronti dei paradisi fiscali, San Marino è stata costretta a rinunciare in pochi anni ai suoi capisaldi (anonimato societario e segreto bancario) senza aver il tempo di adeguarsi. Spariti i soldi degli evasori il bilancio dello stato si è riempito di buchi, le imprese hanno chiuso e la disoccupazione è aumentata. In molti però non hanno accettato questo cambiamento. Spariti i soldi degli evasori hanno cercato il denaro da qualche altra parte e hanno trovato il denaro della mafia. A San Marino c’è sempre stato il riciclaggio, ma quando le casse delle banche erano piene ci si poteva permettere di dire dei no. Con la crisi le banche sono arrivate ad accettare di tutto. Ma con i soldi arrivano gli uomini: i soldati, i mazzieri, gli estorsori e, cosa più preoccupante, il metodo mafioso ha finito col contagiare anche i sanmarinesi. E così è accaduto che imprenditori perfettamente normali arruolassero bande di campani o albanesi per proteggere i loro interessi. Altri imprenditori sono diventati camorristi e sono arrivati a guidare la loro banda personale, picchiando e incendiando come se fosse la naturale prosecuzione dei loro affari. Risalendo lungo questo filo si arriva molto in alto. Accanto ai mafiosi questi imprenditori pagavano lobbisti e questi lobbisti risiedevano a Roma dove pagavano campagne elettorali di politici per assicurarsi appalti. Pagavano le forze dell’ordine, per evitare i controlli ed erano riusciti persino ad influenzare giudici e commissioni tributarie per risparmiarsi condanne. Come un arto in cancrena, anche il Titano moribondo contagia tutto quello che gli sta intorno
GLI AUTORI
Davide Maria De Luca, giornalista, nato nel 1985. Laureato in Storia Contemporanea ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Urbino. Ha collaborato con Ferruccio Pinotti nei libri d’inchiesta La Lobby di Dio e Finanza Cattolica. Su San Marino ha già pubblicato un'inchiesta (All’Ombra del Titano) ripresa dai principali quotidiani della Repubblica. Ha collaborato con l’Agence Europe, a Bruxelles, Adnkronos e Radio24. Attualmente scrive per il Post di Luca Sofri.
Davide Grassi, avvocato penalista, membro del coordinamento nazionale di Sos Impresa. È impegnato da anni nella difesa delle vittime di mafia. È blogger de «Il Fatto Quotidiano».
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