mercoledì 30 ottobre 2013

Ketty Magni. Nelle magnifiche e remote cucine del Vaticano…

IL CUOCO DEL PAPA
di Maria Cristiana (Ketty) Magni        GUARDA IL TRAILER
euro: 12,75
Il libro ripercorre la storia di Bartolomeo Scappi, cuoco a servizio dei Papi in epoca rinascimentale. Dopo una gavetta vissuta tra Veneto e Lombardia, da signorotti di poco conto o pescatori della laguna, la sua carriera svolta a 36 anni: nella Roma ancora caput mundi, dove il papato è una corte di sfrenatezze e castità, viene conteso da cardinali e nobili, fino a quando Pio IV lo vuole con sé e solo per se, come cuoco secreto (ossia privato).
Nelle magnifiche e remote cucine del Vaticano avrà il gravoso compito di servire ben tre papi. Lui, che aveva sfamato finanche l’imperatore Carlo V, sarà ricercato da cardinali e porporati ogni qual volta c’era da fare bella figura a tavola. Ma Bartolomeo aveva un sogno segreto, l’Opera, tutto il suo sapere gastronomico dispiegato sul bianco delle pagine. Lo realizzerà pubblicandola a settant’anni. È un florilegio di ricette: teste di storione con viole paonazze, fegato di vitella con sugo di melangole, piccioni fritti con zucchero e cannella, riso alla lombarda, biscotti romaneschi, pottaggi di ombrina alla veneziana salsiccioni alla bolognese.
Oltre alle ricette regionali italiane, Scappi accoglie anche le tradizioni straniere: il cuscus alla moresca di provenienza araba, la minestra di latte ungaresca, il cinghiale stufato alla tedesca, il gallo d’India ripieno di oglia potrida alla spagnola, le uova affrittellate alla francese. Ma Bartolomeo aveva anche un altro sogno, proibito: la bellissima Claudia Colonna. Proverà per lei l’intenso sapore di un amore impossibile che in una notte di passione rubata alle convenzioni dei tempi gli regalerà un figlio che, per quelle stesse convenzioni, non sarà mai suo.
L’AUTRICE Dopo Il principe dei cuochi, Ketty Magni continua a stupire i suoi lettori con un nuovo, affascinante affresco sull’Italia rinascimentale e su uno dei suoi protagonisti nascosti, colui che venne definito dai contemporanei il “Michelangelo della cucina”. Un libro intenso, dove l’autrice coniuga da par suo il binomio romanzo storico-arte culinaria, con una scrittura appassionata e di rara immediatezza.

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