La domenica, le piazze italiane sono vuote. Quasi deserti gli stadi, le chiese, i cinema. Sono tutti all’outlet.
Dai centri commerciali alle Spa, dai festival alle discoteche ai villaggi turistici, un viaggio nei “mondi paralleli” in cui gli italiani si rifugiano per isolarsi da quello vero: simboli della svendita di beni e valori in cui tutto, anche le relazioni tra le persone, diventa merce. Un viaggio nella nuova Italia delle grandi città e delle piccole patrie, dalla Valsusa ribelle al santuario di Padre Pio, coinvolgendo Fiorello e Corona, Bossi e Briatore, il Quirinale e i palazzi della politica.
Dai centri commerciali alle Spa, dai festival alle discoteche ai villaggi turistici, un viaggio nei “mondi paralleli” in cui gli italiani si rifugiano per isolarsi da quello vero: simboli della svendita di beni e valori in cui tutto, anche le relazioni tra le persone, diventa merce. Un viaggio nella nuova Italia delle grandi città e delle piccole patrie, dalla Valsusa ribelle al santuario di Padre Pio, coinvolgendo Fiorello e Corona, Bossi e Briatore, il Quirinale e i palazzi della politica.
L’AUTORE Aldo Cazzullo (Alba, 1966) è un giornalista e scrittore italiano, editorialista del “Corriere della Sera”. Debutta come giornalista nel 1988 per “La Stampa”, dove continua a lavorare fino al 2003, anno in cui inizia la collaborazione con il “Corriere della Sera”. Si è occupato di politica italiana ma anche internazionale, seguendo come inviato le elezioni di Bush, Obama, Erdogan, Zapatero e Sarkozy, le Olimpiadi di Atene e Pechino e i Mondiali di calcio in Giappone e Germania. È autore di numerosi saggi, dai primi Il mal francese. Rivolta sociale e istituzioni nella Francia di Chirac (Ediesse, 1996) e I ragazzi di Via Po (Mondadori, 1997) ai recenti successi di I grandi vecchi (premio Estense 2006) L’Italia de noantri. Come siamo diventati tutti meridionali (Mondadori, 2009) e Viva l’Italia (Mondadori, 2010). Da Viva l’Italia è stato tratto uno spettacolo teatrale che ha avuto repliche e rappresentazioni in tutte le maggiori città italiane. Per lo stesso libro Cazzullo è stato insignito del Premio Nazionale ANPI “Renato Benedetto Fabrizi” 2011. Aldo Cazzullo non aveva mai pensato di scrivere un romanzo. Fino a quando non si è imbattuto, nella sua città, in una storia che non poteva non essere narrata. Così è nato La mia anima è ovnque tu sia (Mondadori 2011), ora tradotto in Germania.
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