È STATO LA MAFIA
di Marco Travaglio edito da Chiarelettere
ad aprile in libreria
di Marco Travaglio edito da Chiarelettere
ad aprile in libreria
Si può anche fare finta di niente, continuare a clikkare tra le notizie di Vucinic che resta alla Juventus o se ne va da Torino, scegliere le curve sinuose dell’ultima bonazza che si spoglia, tanto la rete è così, si può mescolare di tutto. Ma se solo per un momento ci si vuole fermare, senza nemmeno fare la fatica di leggere, basta ascoltare dalla viva voce dei protagonisti cosa è accaduto e cosa accade mentre noi stiamo qui a clikkare sulle bonazze. Credo che si possano dedicare pochi minuti per ascoltare la voce di Vincenzo Scarantino che spiega come sono stati utilizzati i pentiti nei processi che si sono tenuti dopo la strage di Capaci e di via D’Amelio. Sentire la viva voce di Nicola Mancino, che all'epoca dei fatti era Ministro degli Interni, in dialogo inquietante con Loris D’Ambrosio. Secondo testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia dopo la strage di Capaci si è avviata una trattativa tra pezzi dello Stato Italiano e Cosa Nostra di cui il giudice Paolo Borsellino sarebbe verosimilmente stato al corrente poco prima di venire ucciso il 19 luglio 1992. In quest’ottica diventa importante sapere se e quando Borsellino abbia appreso dell’esistenza della trattativa in quanto una sua mancata adesione avrebbe potuto essere un movente per l’omicidio.
A distanza di vent’anni ancora si cerca di coprire, depistare al solo fine di confondere i cittadini. Come si può vivere in un paese se non si crede nelle sue istituzioni, e come si può credere nelle istituzioni quando sono coloro che le impersonano a creare la confusione.
Si può decidere, di passare oltre, di essere sordi e ciechi e continuare la propria strada senza badare a cose che in fin dei conti non ci riguardano più di tanto. Oppure si può camminare sempre sulla stessa strada iniziando però a guardare e ad ascoltare quello che capita attorno a noi. Per assurdo, senza fare nient’altro, continuando per la stessa strada le cose inizieranno a cambiare. Parola.
Massimo De Muro
A distanza di vent’anni ancora si cerca di coprire, depistare al solo fine di confondere i cittadini. Come si può vivere in un paese se non si crede nelle sue istituzioni, e come si può credere nelle istituzioni quando sono coloro che le impersonano a creare la confusione.
Si può decidere, di passare oltre, di essere sordi e ciechi e continuare la propria strada senza badare a cose che in fin dei conti non ci riguardano più di tanto. Oppure si può camminare sempre sulla stessa strada iniziando però a guardare e ad ascoltare quello che capita attorno a noi. Per assurdo, senza fare nient’altro, continuando per la stessa strada le cose inizieranno a cambiare. Parola.
Massimo De Muro
Le telefonate fra l’ex ministro Mancino, il presidente Napolitano e il suo consigliere giuridico depositate dai magistrati, e dunque pubbliche, sono lette e spiegate durante lo spettacolo di Marco Travaglio. La storia degli ultimi vent'anni viene riletta da Travaglio alla luce di quanto emerso dalle procure siciliane in questi ultimi anni. Isabella Ferrari interviene leggendo i testi di grandi italiani come Gaber, Pasolini, Calamandrei e Pertini.
L’AUTORE Marco Travaglio è vicedirettore del “Fatto Quotidiano”, collaboratore del settimanale “l’Espresso” e del programma “Servizio pubblico” di Michele Santoro. I suoi libri offrono una lettura unica di quanto accaduto in Italia negli ultimi decenni. Da L’ODORE DEI SOLDI (con Elio Veltri), MANI PULITE (con Peter Gomez e Gianni Barbacetto) e REGIME (con Peter Gomez) fino ai più recenti AD PERSONAM, COLTI SUL FATTO, BERLUSMONTI, L’ILLUSIONISTA (con Pino Corrias e Renato Pezzini) e il dvd+libro SILENZIO, SI RUBA. Dopo i successi teatrali di PROMEMORIA e ANESTESIA TOTALE è in scena con lo spettacolo È STATO LA MAFIA insieme con Isabella Ferrari.
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