venerdì 28 febbraio 2014

Stefano Livadiotti. Il fisco conosce per nome e cognome tutti coloro che non pagano le tasse…

LADRI
di Stefano Livadiotti
ebook euro: 6,99
Il fisco conosce per nome e cognome tutti coloro che non pagano le tasse scavando ogni anno un buco di 180 miliardi nel bilancio dello Stato. Con i dati di cui dispone potrebbe stanarli subito, costringendoli a restituire quanto hanno rubato alla collettività. E sarebbe così in grado di abbassare la pressione fiscale sui contribuenti onesti. L’evasione è il cancro della nostra economia. Ma basta passare in rassegna le leggi che dovrebbero combatterla per capire che in Italia la lotta a un fenomeno senza uguali in altri paesi è solo una farsa. Il sistema è congegnato proprio per consentire ai contribuenti infedeli di non rischiare nulla. Perché i ladri di tasse sono anche elettori. E votano compatti come nessun’altra categoria. Perciò, sono protetti da una potentissima lobby politica. Che ha il suo zoccolo duro nel centrodestra. Livadiotti lo dimostra svelando chi ha scritto, proposto e votato quelle leggi che lasciano certezza di impunità agli evasori. Il lavorio di Berlusconi & Co. ha dato i suoi frutti: uno studio condotto in esclusiva per questo libro fa vedere come l’evasione sia sempre salita con i governi di centrodestra e scesa quando a comandare era il centrosinistra. E la lobby che ha fatto gli interessi dei contribuenti infedeli ha ottenuto il suo tornaconto. L’analisi dei flussi elettorali dal 1994 al 2008 dice che il voto degli evasori è sempre stato alla base dei successi di Berlusconi. Fino al 2013, quando i ladri di tasse sono passati armi e bagagli con Beppe Grillo. Scandalo nello scandalo, la casta della politica ha concesso un formidabile privilegio ai suoi rappresentanti in parlamento. Se un comune mortale guadagnasse quanto loro, la sua aliquota media arriverebbe al 39,4. Quella di Lor Signori è appena del 18,7 per cento.
L’AUTORE Stefano Livadiotti è una delle firme più note de “L’Espresso”: da venticinque anni si occupa di economia e di politica con inchieste, interviste e reportage. Per Bompiani ha pubblicato L’altra casta. L’inchiesta sul sindacato (2008; tascabili Bompiani 2009), Magistrati. L’ultracasta (2009; tascabili Bompiani 2011), I senza Dio. L’inchiesta sul Vaticano (2011; tascabili Bompiani 2013).

giovedì 27 febbraio 2014

Quello che la grande bellezza di Sorrentino non ha raccontato…

LE STELLE NON SONO LONTANE
di Candida Morvillo
ebook euro: 9,99
A 25 anni, Astrid è la stella del pomeriggio Tv e la fidanzata di Giangi di Settembrini, un giovane aristocratico, noto alle cronache rosa come campione di eleganza e playboy, ma che la sera si addormenta sul divano senza neanche guardarla. Arrivare a condurre lo show del sabato sera sarebbe per Astrid la svolta di un’intera carriera, il riscatto sociale di una vita, ma altre conduttrici, altrettanto agguerrite, le contendono lo stesso programma e i favori dello stesso potente: il presidente Cesare Gallia, capriccioso padrone della casta al governo. L’arrivo di una misteriosa busta verde sgretolerà in un attimo le speranze di Astrid, costringendola ad affrontare i suoi segreti e le sue paure. In un’unica, decisiva, settimana, scandita dall’attesa per la festa di compleanno del presidente e dall’attesa per la presentazione dei palinsesti, si intrecciano i destini di questi e altri personaggi e si dipana un romanzo corale, popolato di politici nevrotici, principesse sull’orlo di una crisi di nervi, escort mascherate da sante, minorenni disinvolte, faccendieri di ogni risma, insospettabili cripto gay. Per tutti, il passato riemergerà a presentare il conto e, presto, tutti si ritroveranno a rischio di perdere tutto. Candida Morvillo – al suo primo romanzo – racconta un’Italia abbagliata e inquieta, paese delle meraviglie e patria di compromessi. Lo fa con precisione e ironia e con compassione, creando personaggi vividi, umanissimi mostri di un’epoca che è la nostra e che non è detto che sia senza speranza.
L’AUTRICE Candida Morvillo, nata a Sorrento, editorialista di Rizzoli Corriere della Sera Mediagroup, firma su “Corriere.it” la video rubrica “Pernientecandida”. Ha diretto il settimanale “Novella 2000”. Ha lavorato ad “A”, “Vanity Fair” e prima ancora a “Oggi”, “Il Mattino”, “Il Golfo” di Sorrento e alla “Libertà” di Piacenza. Ha pubblicato per Rizzoli il saggio La Repubblica delle veline, vita vezzi e vizi delle ragazze della tivvù dagli anni cinquanta ai giorni nostri. Ha vinto, nel luglio 2006, il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo Angelo Rizzoli come miglior giornalista under 35 per la carta stampata e le agenzie.

mercoledì 26 febbraio 2014

“Lei è abituato a vedere solo il peggio del nostro Paese, Brignano. Deve imparare a vedere il meglio!”

Molti hanno dimenticato che questa nostra Italia, è il paese che ha dato residenza geografica e culturale al Rinascimento, l’epoca che in qualche modo ha dato spunti e indicazioni al progresso del mondo conosciuto il quella data, e al nuovo mondo poi. Il periodo da cui proveniva quell’era così prolifica era il Medioevo.
Ora, anche noi stiamo vivendo il nostro mezzo medioevo. Si, mezzo, perché nemmeno in questo eccelle questo periodo, che è talmente povero da non potersi nemmeno fregiare dell’appellativo di alto o basso medioevo. Non vorrei concludere con una facilonata, ma è proprio così, il messaggio è proprio così semplice, cerchiamo in noi quel minimo di ottimismo, potremmo vivere proprio noi il prossimo rinascimento
Massimo De Muro

IL MEGLIO D’ITALIA
di Enrico Brignano
ebook euro: 8,99
«Una mattina… mi son svegliato… mi son svegliato prestissimo! A mezzogiorno stavo già in piedi! Qualcosa non andava. Ho fatto subito le analisi e il medico mi ha detto: “Brignano, il colesterolo è nella norma, ma lei ha globuli rossi, bianchi e… una montagna di globuli verdi!” «“Troppa cicoria ripassata?” «“Macché. Significa che è italiano!” «Ma come? Io mangio giapponese, vesto francese, bevo birra tedesca, vedo fi lm americani… Guarirò? «“Lei è abituato a vedere solo il peggio del nostro Paese, Brignano. Deve imparare a vedere il meglio!” «Il meglio d’ Italia… ma c’è? Certo che c’è! Per esempio sprizziamo arte da tutti i porti! Abbiamo il cinquanta per cento del patrimonio artistico del pianeta (anche se più del trenta per cento sta a casa dei tombaroli), siamo il Paese che ha dato i natali a Giotto! Quanti Natali abbiamo dato a Giotto? Circa settanta, che poi non sapeva mai con chi passarli, ’sti Natali… Vantiamo geni come Michelangelo che, per quattro anni, stette sdraiato a venti metri da terra per affrescare la Sistina: la mattina si alzava pieno di dolori per l’artrosi, faceva pietà, la famosa Pietà di Michelangelo; e Leonardo, che ha disegnato il prototipo del sottomarino molto prima dei Beatles! E i nostri poeti? I nostri scrittori? Quanto hanno scritto? Tanto… Troppo, hanno scritto! E ancora, ci siamo superati nella musica, nella moda, nello sport, nel design, nella cucina: altro che nouvelle cuisine e omelette avec les pommes de terre, che poi sarebbe la frittata co’ le patate!» In questo suo nuovo libro, come sempre esilarante, Enrico Brignano unisce due ingredienti formidabil i: la sua irresistibile verve comica e una passione, seria (sì!) e profonda, per il nostro Paese. Eccolo quindi passare in rassegna i momenti storici, i personaggi, le idee, le invenzioni… strappandoci le risate ma anche rendendoci fieri di essere italiani. Anche se abbiamo duemila bilioni di euro di debito («Che poi, questo debito, con chi ce l ’abbiamo? Si facesse avanti, questo signore!»), i migliori scienziati in fuga (i famosi cervelli migratori) e due personaggi “fiabeschi” come il Cavaliere di Hardcore e Umberto da Cassano…
L’AUTORE Enrico Brignano classe 1966, è nato e cresciuto a Dragona, estrema periferia di Roma. Si è formato come attore al Laboratorio di esercitazioni sceniche diretto da Luigi Proietti. Attore di teatro, cinema e televisione, in venticinque anni di attività si è imposto come uno dei personaggi più estrosi e popolari dello spettacolo italiano. Nel 2007 ha fondato a Pomezia Artès, una scuola di arti e mestieri dello spettacolo, divenuta in breve tempo il fiore all’occhiello della cittadina. Con Rizzoli ha pubblicato il libro bestseller Sono romano ma non è colpa mia (2009) e i cofanetti libro+dvd A sproposito di noi (2008), Tutto quello che non vi ho detto… a Ostia Antica (2010) e Sono romano ma non è colpa mia (2011).

martedì 25 febbraio 2014

Brera Guido Maria. I lupi non sono solo a Wall Street…

I DIAVOLI
di Brera Guido Maria
ebook euro: 6,99
Sotto la cupola di vetro della Royal Albert Hall, nel cuore pulsante di Londra, due uomini giocano a tennis nel silenzio di una sala da cinquemila persone, vuota. Derek Morgan, trader di una grande banca americana, può avere per sé qualsiasi posto. È uno che può tutto. All’italiano che saltella dall’altra parte della rete, Massimo De Ruggero, sta per annunciare che tornerà alla casa madre di New York e che ha scelto lui come successore: significa cinquanta milioni di dollari all’anno e un potere enorme, superiore a quello di qualunque politico. Quando è partito da Roma, Massimo voleva salire in alto, fino alla cima della piramide, e vedere il futuro prima degli altri. Adesso ce l’ha fatta, la City è ai suoi piedi. È arrivato il momento di volare, ma la caduta è iniziata da tempo, e lui lo sa bene. Ha capito che la finanza non è soltanto un vertiginoso gioco di prestigio, il livello dello scontro si è alzato oltre i limiti, e quello per cui si lotta non è più un profitto con molti zeri. È la sopravvivenza dell’Occidente così come lo conosciamo. Si dice sempre che i tessitori del nostro destino non hanno volto, che il loro trucco più diabolico è farci credere che non esistano. Guido Maria Brera ce li mostra per la prima volta da vicino, portandoci esattamente al centro della zona grigia dove nascono le decisioni, dove si esercita l’unico vero potere del nostro tempo. Questo è il romanzo che vi fa vedere dall’interno il ciclone che sta arrivando e dal quale nessuno potrà ripararsi.
L’AUTORE Brera Guido Maria è chief investment officer di una importante società di gestione patrimoniale, di cui nel 1999 è stato tra i soci fondatori. Vive tra Milano, Londra e un maso in Val Pusteria.

lunedì 24 febbraio 2014

Arisa si racconta. Una ragazza che mentre sogna l'amore cade in una bulimia alimentare e sessuale...


IL PARADISO NON E' UN GRANCHE'
di Arisa
La storia di questo romanzo di esordio Arisa, fitta di spunti autobiografici, è quella di una ragazza come tante costretta dalla vita a uscire dall'età dell'innocenza e ad abbandonare la sua amica/nemica immaginaria. Una ragazza che mentre sogna l'amore cade in una bulimia alimentare e sessuale, in un abisso di disprezzo di sé dal quale sembra non poter riemergere. Ma ogni inverno ha la sua fine, e la felicità può sbocciare con forza come un ramo in aprile.
Marisa è una ragazza del sud che ama cantare. Vive da bohemien assieme a Tano, compagno di amore e di arte. Finché un giorno un discografico li sente mentre cantano in un locale una loro canzone che si chiama Semplicità. Da quel momento tutto nasce e tutto crolla. Arrivano denaro e successo, ma anche incomprensioni, stordimento, solitudine. Contrasti che sembrano insanabili col mondo da cui Marisa proviene, chiusure mentali, logoranti sensi di colpa. E la consapevolezza che forse la cosa più pericolosa che può accadere a chi ha un sogno è realizzarlo. Ma Marisa ha una marcia in più rispetto a tutti gli altri, un modo tutto originale, fiabesco, diagonale di guardare il mondo, fra Woody Allen e Amélie Poulain.

L'AUTRICE Arisa, nome d'arte di Rosalba Pippa. Ha raggiunto il successo partecipando al 59º Festival di Sanremo nel 2009 con la canzone Sincerità, che ha vinto la categoria "Nuove Proposte" e ha riscosso gran successo nella primavera dello stesso anno. Contemporaneamente è stato pubblicato anche il suo album d'esordio, intitolato anch'esso Sincerità, che ha riscosso un buon successo in Italia. Nel 2010 è tornata al Festival di Sanremo nella categoria "Artisti" con la canzone Malamorenò, che ha accompagnato l'uscita dell'omonimo album. Nel 2011 è giudice dell'edizione italiana del talent show X Factor'. (Wikipedia)

venerdì 21 febbraio 2014

Silvia Ballestra. Donne in prima linea sulla frontiera della vita che corre veloce.

AMICHE MIE
di Silvia Ballestra
ebook euro: 9,99
Sofia, Carla, Norma e Vera: donne in prima linea sulla frontiera della vita che corre veloce. I figli frequentano le stesse scuole milanesi, così la mattina prima del lavoro le quattro amiche condividono un caffè al bar Golden Palomino – una vera istituzione -, parlano di sé, di quello che succede intorno.
Sofia è un po’ fissata con il cibo, con i pasti che ogni giorno diventano il campo su cui misurare la propria ansia di perfezione e le proprie nevrosi; Carla è angosciata dalla precarietà di un lavoro che non si è mai concretizzato, dal rapporto difficile con il marito (la cui carriera va a gonfie vele) e dal fatto di ritrovarsi intrappolata negli spazi e nei riti domestici; Norma, invece, è reduce da una separazione dolorosa, e si trova a fronteggiare i molti paradossi dell¿essere di nuovo single a quarant’anni e con i figli al seguito; infine Vera, una donna che porta il mondo sulle spalle e non si ferma mai, la breadwinner di una famiglia in cui il marito ha perso il lavoro: sarà proprio lui, rovinato dalle slot, a sparigliare le carte in modo drammatico e inaspettato.
Questo momento di crisi unisce le amiche e le costringe a confrontarsi. Ciascuna di loro darà del dramma di Vera la sua interpretazione, in quel coro femminile di riflessioni autonome e concentriche che, piano piano, conferisce senso alla realtà, anche quella più dura, rendendola pensabile e visibile, come in un caleidoscopio.
Con una lingua vivace eppure sorvegliatissima, con una voce ironica e appassionata, Silvia Ballestra costruisce un¿indagine serrata intorno ai grandi temi della vita contemporanea: la famiglia con le sue complesse dinamiche relazionali, il cibo, il lavoro – che per le donne è una sfida quando c’è e quando, troppe volte, manca -, il lutto, la politica, i figli da crescere, le battaglie, i tradimenti, l’amore che nonostante tutto a volte resiste come i funghi nell’aiuola di Marcovaldo. Ne esce un affresco intenso e lontano da stereotipi e ideologie, al tempo stesso caustico e struggente: Sofia, Carla, Norma e Vera dissezionano spietatamente le nostre ipocrisie ma soprattutto ci restituiscono il calore di tutte coloro che non smettono di voler capire, nutrire, camminare.
L’AUTRICE Silvia Ballestra, marchigiana, vive e lavora a Milano. È autrice di romanzi, raccolte di racconti, saggi e traduzioni, pubblicati per Transeuropa, Mondadori, Feltrinelli, Baldini e Castoldi, Rizzoli, Einaudi, il Saggiatore. Fra i suoi libri, tradotti in varie lingue, il long seller Compleanno dell’iguana, Gli Orsi, Nina, I giorni della Rotonda. Dal romanzo La guerra degli Antò è stato tratto l’omonimo film diretto da Riccardo Milani.

giovedì 20 febbraio 2014

Regole infallibili per governare….. La famiglia

MACCHIAVELLI PER MAMME 
Regole infallibili per il governo della famiglia
di Suzanne Evans
ebook euro 9,62
Basta Mamma-Tigre o Mamma-Agnello! Per educare i figli e governare una famiglia non ci vuole lo zoo, ci vuole Machiavelli.
Il libro di parenting più originale del momento che offre una soluzione poco ortodossa ma assai efficace al mondo caotico delle famiglie moderne.
È proprio vero che ogni tanto i fini giustificano i mezzi. L’esperienza di Suzanne Evans è illuminante: con i figli non bisogna avere nessun timore di usare l’autorità genitoriale, ma bisogna saperla usare con sapienza ed equilibrio, con perseveranza e con amore e soprattutto con consapevolezza. Per garantire non solo la salute, ma anche la serenità e la sicurezza ai propri figli è necessario ricorrere a quello che il nostro personale sistema di valori ci suggerisce di fare. Ma possiamo fare tesoro anche dei consigli che Machiavelli ha lasciato ai posteri, genitori moderni compresi, riguardo alla strategia da adottare per governare con saggezza un regno, ovvero la famiglia, e per educare con successo i sudditi, ovvero i figli, che siano propri, acquisiti o che abbiano esigenze speciali. Per mettere ordine nel caos di una casa con bambini, bisogna stabilire regole chiare e rendere tutti partecipi, non dimenticare che i genitori per primi devono fornire l’esempio positivo e che i problemi vanno affrontati tempestivamente. Essere troppo generosi o permissivi può rivelarsi controproducente, mentre porre dei limiti garantisce tranquillità e rende i figli più maturi. Una giusta dose di severità condita con tanto amore, ma anche con tolleranza, persuasione e furbizia garantirà il benessere della famiglia, con figli più felici
L’AUTRICE Suzanne Evans, avvocato, ha un Ph.D in Storia preso all’Università di Berkeley. Scrive per il «New York Times», il «Los Angeles Times», il «Los Angeles Business Journal», e altre testate nazionali. Collabora con il portale dell’History Channel ed è l’autrice di «The History Chef», un blog sulla storia dell’alimentazione. Vive nella California del Sud con il marito e i loro quattro figli.

mercoledì 19 febbraio 2014

Daniel Bergner. Le donne sono più monogame degli uomini. Gli uomini, intesi come maschi, sono animali.

CHE COSA VOGLIONO LE DONNE
di Daniel Bergner
ebook euro: 9,99
Le donne sono più monogame degli uomini. Le donne cercano relazioni stabili, non sesso occasionale. Il desiderio delle donne è legato all’istinto riproduttivo. Alle donne non piace la pornografia. Tutti falsi miti. Che Daniel Bergner smonta uno per uno. Perché il desiderio femminile è radicalmente diverso da come è stato sinora raccontato.
Le donne desiderano. E non certo nel modo etereo e romantico che ci hanno sempre fatto credere. Desiderano potentemente. E non solo in situazioni legate alla riproduzione. Anzi, se c’è qualcosa che polverizza il desiderio femminile è proprio la routine famigliare. Ben più che per gli uomini. Peccato che per secoli, almeno da Galeno in avanti, ci siano state tramandate teorie ben diverse, alle quali le donne si sono in qualche modo sempre conformate. Principalmente mentendo. In primo luogo a sé stesse. Ma una volta eliminate le sovrastrutture culturali, sociali e religiose, è forse possibile arrivare a inquadrare che cosa davvero vogliano le donne. È quel che ha fatto Daniel Bergner, intervistando donne, sessuologi, primatologi e psichiatri, e tracciando una nuova, sorprendente, mappa del desiderio femminile.
Gli uomini, intesi come maschi, sono animali. Per quanto riguarda l’eros, accettiamo questa affermazione come una sorta di assioma psicologico. La società li doma, li tiene per lo più a bada, ma non al punto di nascondere il loro stato naturale, che si manifesta in un’infinità di modi.
L’AUTORE Daniel Bergner vive a Brooklyn con la moglie e due figli. Collabora con il «New York Times Magazine». È autore di un romanzo e di due libri-inchiesta: The God of the Rodeo, nominato «New York Times Notable Book of the Year» nel 1999, e di In the Land of Magic Soldiers (2003). Per Einaudi Stile libero ha pubblicato Il lato oscuro del desiderio. I sentieri deviati dell’attrazione sessuale (2009), vincitore del Los Angeles Times Best Book of the Year e di molti altri premi, e Che cosa vogliono le donne. Contro i luoghi comuni su sesso e tradimento (2014). I suoi articoli e editoriali sono stati pubblicati anche da «Granta», «Harper’s Magazine», «New York Times Book Review».

martedì 18 febbraio 2014

Dal film “La Bella e la Bestia”, la magica storia dell’amore che sconfisse l’incantesimo più malvagio.

LA BELLA E LA BESTIA
di Vanessa Rubio-Barreau
ebook euro: 6,99
C’era una volta, tanto tempo fa, un ricco mercante.
Era vedovo e aveva sei figli, tre maschi e tre femmine. Era un uomo buono e generoso e voleva bene a tutti e sei, ma una sola era la sua prediletta: Belle.
Il ricco mercante possedeva tre grandi navi che solcavano i mari del mondo, ma un brutto giorno una tempesta le travolse e le fece affondare. L’uomo perse tutto e la famiglia fu costretta a trasferirsi in campagna. Quando il padre tornò per la prima volta in città, mentre le sue sorelle pretendevano abiti, cappellini e belletti, Belle chiese soltanto una rosa.
Fu così che, per accontentarla, il mercante cadde nell’inganno della Bestia, il mostruoso padrone di un castello stregato. Solo Belle può placare la collera della Bestia, derubata della sua rosa più rara: svelando il segreto nascosto nel passato del suo carceriere e sciogliendo l¿incantesimo che restituirà a entrambi la libertà e l’amore.
Dal film “La Bella e la Bestia”, la magica storia dell’amore che sconfisse l’incantesimo più malvagio.
L’AUTRICE Vanessa Rubio-Barreau ha lavorato presso Gallimard Jeunesse (come traduttrice) e ha studiato presso l’Université Paris III – Sorbonne Nouvelle.

lunedì 17 febbraio 2014

Crisi economica. E se i politici non c’entrassero niente ma dipendesse da noi?

SETTE ANNI DI VACCHE SOBRIE.
Come sarà l’Italia del 2020? Sfide e opportunità di crescita per sopravvivere alla crisi.
di Marco Magnani
ebook euro: 7,99
Fino al 2020 non saranno anni di vacche grasse, forse in nessun angolo dell’Occidente. Per l’Italia potrebbero essere ancora anni di vacche magre, come quelli finora trascorsi dalla bolla dei mutui subprime. Possiamo evitarlo? Possiamo finalmente invertire la tendenza e iniziare un nuovo ciclo di crescita? Sì, possiamo farlo, assicura Marco Magnani. Ma non succederà per caso o per fortuna. L’Italia di fine decennio sarà in gran parte il risultato delle decisioni di oggi, delle sfide che saremo capaci di affrontare: far ripartire la mobilità sociale e restituire la fiducia nel futuro ai giovani, promuovendo il merito fin dai primi cicli scolastici; rilanciare lo sviluppo locale, attraverso le eccellenze territoriali produttive e della conoscenza; valorizzare la cultura dell’innovazione e la creatività imprenditoriale; investire finalmente in ricerca, anche creando le condizioni per attrarre in Italia quella “delocalizzata” delle multinazionali; coltivare il “giacimento petrolifero” rappresentato da arte, ambiente e cultura. Non basta valorizzare e riqualificare il turismo, dobbiamo creare “nuovi mestieri” e sperimentare nuove tecnologie, favorire l’integrazione culturale e valorizzare la diversità, per cogliere le opportunità che si offrono a un paese divenuto multietnico e l’importanza del Pil generato dagli immigrati (molti dei quali sono oggi piccoli imprenditori). Il catalogo delle sfide e delle opportunità è vasto: percorrendolo, si scoprono i nuovi sentieri di crescita.
L’Italia si vede meglio da lontano. Magnani lo dimostra con questo libro tempestivo e necessario, maturato all’Università di Harvard, negli Stati Uniti. Scritto dalla “giusta distanza”, con la prospettiva di un osservatore esterno ma attento e coinvolto. Il risultato è un’agenda di proposte concrete fondate sulla riscoperta, il potenziamento e il rilancio di ciò che l’Italia già possiede: il patrimonio culturale, del quale l’imprenditorialità, l’eccellenza dei ricercatori e le idee innovative sono parte essenziale e spesso ignota. Un contributo importante e vitale al risveglio del Paese, per spronare cittadini e istituzioni a ritrovare fiducia e voglia di progettare il futuro. Con lucidità ed equilibrio, così che le vacche possano diventare, se non grasse, almeno sobrie.
L’AUTORE Marco Magnani è responsabile del progetto di ricerca “Italy 2030” alla Kennedy School of Government della Harvard University, dove è Senior Research Fellow in Politica economica. Laureato in Economia politica all’Università di Roma “La Sapienza” e al Collegio dei Cavalieri del lavoro di Roma, ha conseguito un master in Business Administration presso la Columbia University. Ha lavorato nel settore dell’investment banking a New York per JP Morgan e a Milano per Mediobanca. Dal 2010 Young Global Leader del World Economic Forum di Davos, è membro di importanti think thank internazionali: Aspen Institute, Chatham House, The Economic Club of New York, Istituto per gli affari internazionali, Global Agenda Council on Financing & Capital. È presidente italiano di Intercultura, partner italiano di Afs – American Field Service.

venerdì 14 febbraio 2014

E se ci ribellassimo alle banche?

Se i correntisti sapessero quanto potere hanno…
di Massimo De Muro
La rivolta del correntista
di Mario Bortoletto
ebook euro: 7,99

La storia e la letteratura sono piene di cittadini qualunque che si sono ribellati ai poteri forti. Il ribelle di cui ci occupiamo noi è un imprenditore, un cittadino ed un correntista bancario. Bortoletto la sua ribellione la ha esercitata contro gli istituti bancari con cui ha avuto rapporti di lavoro. Secondo quanto ha scritto nel suo libro le azioni legali che ha intrapreso sono otto, con otto istituti diversi, e di queste, due le ha già concluse con una transazione a suo favore prima di arrivare in tribunale. Le regole bancarie che vengono infrante più spesso sono quelle relative ai fidi e agli sconfinamenti di conto. La banca concede un fido e chiede figurativamente il 12%. Poi la banca obbliga a pagare la commissione di massimo scoperto, mediamente l’1,5% al trimestre. In un anno diventa il 6%. Poi ti chiede la capitalizzazione degli interessi. Ma calcolano gli interessi sugli interessi, e questa si chiama usura.
Signor Mario Bortoletto, se un correntista ritenesse di aver subito un’ingiustizia dalla propria banca, da dove deve iniziare la sua ribellione?
Nel mio libro ho inserito un decalogo, ci sono le dieci cose che il correntista che si sente truffato deve fare. La prima è quella di farsi fare una perizia econometrica da un avvocato che si occupi di diritto bancario o da un commercialista specializzato in questa materia. Da questa si vede se la banca ha applicato tassi di usura, e se si, quanto spetta di risarcimento. La perizia può costare circa 1500 euro. Chi dovesse avere problemi può mettersi in contatto con l’associazione Delitto di Usura per ricevere le indicazioni necessarie.
Chi può pensare di ribellarsi ai soprusi bancari?
Chiunque abbia contratto un prestito, un mutuo o un finanziamento di qualsiasi natura, ed il conto o il rapporto con quell’istituto non si sia concluso da più di 10 anni.
In un momento in cui le aziende sono in difficoltà a causa della crisi economica che sta opprimendo imprese e famiglie, le banche invece di sostenere e incentivare l’economia di questo paese, stringono ancora di più i cordoni del credito alle società per ridurre il loro rischio, eliminando ogni speranza di crescita. Molte volte con la richiesta di rientro creano problemi a chi magari fino a quel momento era riuscito a galleggiare. Queste stesse banche per ridurre i loro costi di gestione stanno iniziando a licenziare e a far ricorso agli ammortizzatori sociali, scaricando costi sul debito dei cittadini e nel contempo aumentano gli stipendi dei loro manager, ha qualche commento in proposito?
La risposta sta nella sua domanda.
Se tutti i correntisti pensassero di ribellarsi alle loro banche cosa succederebbe?
Credo che ci sarebbe per un periodo di caos, ma dopo si tornerebbe ad avere un servizio bancario degno di tale nome. Oggi i banchieri non hanno paura di niente e di nessuno, visto che hanno rappresentanti nelle istituzioni a tutti livelli, governo italiano ed europeo. Forse una presa di coscienza un po’ allargata ed una ribellione consistente nei numeri, toglierebbe un po’ di sicurezza a quei dirigenti bancari che giocano ad un risiko finanziario sulla pelle dei cittadini.
Lei fa ancora l’imprenditore?
Si, anche se i miei collaboratori si lamentano perché secondo loro sto dedicando molto tempo a questa iniziativa a discapito della mia azienda, ma in questo momento trovo che sia giusto così, io ho rischiato di perdere tutto e mi sono salvato, per questo mi voglio rendere utile a chi crede che questi siano problemi irrisolvibili.
Si sente un po’ scrittore?
Assolutamente no. Io sono un imprenditore a tempo pieno, e ribelle correntista nel tempo libero.

giovedì 13 febbraio 2014

iltrovalibri.it al cinema con George Clooney…

MONUMENTS MEN
di Robert Edsel
ebook euro: 9,99
Eroi alleati, ladri nazisti e la più grande caccia al tesoro della storia
Li chiamavano Monuments Men. Erano soldati, tanto coraggiosi quanto improbabili. Un esiguo plotone di topi di biblioteca, colti e appassionati, arruolati nell’esercito alleato durante il secondo conflitto mondiale e spediti nell’Europa in fiamme con una missione precisa: salvare i capolavori dell’arte. Mentre Hitler invadeva un Paese dopo l’altro, infatti, le sue armate si impadronivano di sculture e dipinti secondo un piano sistematico per concentrare le opere più importanti nelle mani dei tedeschi. Fu così che intellettuali, artisti, direttori e conservatori di musei – su mandato di Roosevelt – si trovarono a lottare per impedire il più grande furto artistico della storia. Il loro compito era inizialmente quello di limitare i danni dovuti ai combattimenti, ma in seguito la missione si concentrò sulla localizzazione dei beni trafugati. Pochi, isolati, e senza disponibilità di uomini e mezzi, ingaggiarono la loro speciale battaglia contro il Führer. In una gara contro il tempo, irta di ostacoli, raccontata con il ritmo di un thriller, ciascuno di loro dovette ricorrere a ogni possibile stratagemma per salvare chiese e monumenti dalla distruzione, riportare alla luce collezioni inestimabili sepolte nelle viscere della terra, seguire per tutto il continente le tracce di opere uniche al mondo. Aiutati da collaboratori altrettanto oscuri e determinati – come Rose Valland, impiegata francese che corse enormi pericoli; parroci, archivisti e semplici cultori – questi strani eroi lasciarono promettenti carriere e solide posizioni per raggiungere l’epicentro della guerra, rischiando, e a volte perdendo, la vita. È grazie a loro se oggi possiamo ancora ammirare le meraviglie di Michelangelo, Leonardo, Donatello, Vermeer, Rembrandt, van Eyck e molti altri. Ed è grazie a questo libro che la loro storia viene finalmente allo scoperto. Da questo volume è tratto il nuovo, attesissimo film omonimo di George Clooney, dal cast stellare: oltre allo stesso Clooney, Matt Damon, Daniel Craig, Bill Murray, Cate Blanchett, Jean Dujardin, John Goodman e Hugh Bonneville.
L’AUTORE Robert Edsel ha scoperto l’esistenza dei Monuments Men durante un soggiorno a Firenze, alla fine degli anni Novanta. Da allora si è dedicato interamente ad approfondire la conoscenza della loro vicenda, ottenendo testimonianze straordinarie. Ha creato la Monuments Men Foundation for the Preservation of the Art, che è stata insignita nel 2007 della National Humanities Medal, ed è stato coproduttore di The Rape of Europa, premiato documentario sui saccheggi di opere d’arte dei nazisti.
È inoltre autore di Rescuing Da Vinci, un libro fotografico sull’attività dei Monuments Men.
Vive a Dallas, nel Texas.

mercoledì 12 febbraio 2014

La compravendita delle vacche. Per non dimenticare…

LA COMPRAVENDITA
di Alessandro De Pascale
euro: 15,73
Per rinfrescare la memoria a tutti quei signori che ora gridano al complotto, che si sono dimenticati con quali titoli si aprivano i giornali di tutto il mondo in quella malsana primavera 2011. Sono gli stessi che poi per salvare il proprio retrosostegno si sono apparrocchiati in piccoli partitini dello zero virgola, rinnegando padre madre e qualche zia. Ora intravedono uno spiraglio per rinfilarsi sotto il gonnone di chi li ha inventati e regalato loro una vita poco meno che meschina, e cercano di rinfilarsi urlando e alzando vessilli cospirativi. Il solito spettacolo indecente dove ruotano voltagabbana, faccendieri senza scrupoli, servizi segreti e soubrette. Valter Lavitola, l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, l’ex parlamentare Sergio De Gregorio, l’attrice tedesca Sabina Began, sono solo la vetrina di questo scempio decadente, sono l’imbiancatura del sepolcro, che è fatto di gente che solo al pensiero di vederla di nuovo girare per i ministeri peggio mi sento.
Massimo De Muro
Una squallida compravendita, avvenuta all’ombra di un potere intorno al quale ruotano voltagabbana, faccendieri senza scrupoli, servizi segreti e soubrette. Valter Lavitola, l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, l’ex parlamentare Sergio De Gregorio, l’attrice tedesca Sabina Began, le giovani escort protagoniste delle feste a luci rosse nelle sue ville: Berlusconi paga tutti con un fiume di quattrini. Una stagione da basso impero, in cui viene messa in piedi e finanziata – con otto milioni di euro, secondo le ultime testimonianze – la cosiddetta «Operazione libertà» per far cadere, nel 2008, il governo Prodi. Alessandro De Pascale, con l’ausilio di documenti inediti e atti giudiziari, ricostruisce l’affaire Lavitola e il ventennio berlusconiano. Prendendo le mosse dalla lettera che l’ex direttore de «L’Avanti», allora latitante, scrisse a Berlusconi nel dicembre 2011, l’autore ci restituisce lo spaccato di un Paese dove l’etica pubblica è continuamente calpestata e la corruzione è la regola. Una fedele ricostruzione, con le parole degli stessi protagonisti, le loro telefonate intercettate, gli interrogatori e le informative delle forze dell’ordine. Al centro una giravolta di ricatti, estorsioni, appalti, mazzette, fondi neri, frodi fiscali e, addirittura, un rapimento che ha coinvolto l’entourage dell’ex premier Silvio Berlusconi, oggi stretto in una morsa giudiziaria che lo ha trasformato in un pregiudicato.
L’AUTORE Alessandro De Pascale è un giornalista d’inchiesta. Si occupa di cronaca giudiziaria e tematiche relative all’ambiente e alla criminalità organizzata. Dopo una breve parentesi a «La Nuova Ecologia», mensile di Legambiente, nel 2007 inizia a collaborare con il settimanale «Left-Avvenimenti» e il mensile «La Voce delle Voci». Dal 2009 è redattore di «Terra» e dal 2012 anche del settimanale «Il Punto». Tra i suoi libri Telecamorra. Guerra tra clan per il controllo dell’etere (Lantana Editore, 2012) e Il caso Parolisi. Sesso, droga e Afghanistan (co-autore Antonio Parisi, Imprimatur, 2013).

martedì 11 febbraio 2014

Roberta Corradin. Qualcosa di questo maiale bisognerà buttarlo prima o poi…

LA REPUBBLICA DEL MAIALE
di Roberta Corradin
ebook euro: 9,99
La politica come non l’ha mai raccontata nessuno
Una controstoria italiana, dal varo della Costituzione alla fine della Seconda Repubblica.
Dal primo Autogrill all’ultima ossessione culinaria, ecco il ritratto di come siamo e da dove veniamo.
Una controstoria italiana, dal varo della Costituzione alla fine della Seconda Repubblica.
Una lettura strabiliante, una scrittura effervescente, gustosissima, strabordante di aneddoti, personaggi, fatti, mode e tic. Una cavalcata di decennio in decennio, dalla fine della fame del dopoguerra alla scoperta del cibo sano e leggero complice la crisi economica di oggi, su e giù sull’ottovolante Italia che ci ha regalato emozioni a non finire tra alta cucina e bassa politica. Lo sguardo obliquo di una affermata critica gastronomica e appassionata cittadina, attenta alle ideologie, di tutti i tipi, ci regala un’Italia mai vista così, un po’ a tavola, in casa e al ristorante, e un po’ tra i banchi del parlamento e al supermercato. Dal primo Autogrill all’ultima ossessione culinaria, ecco il ritratto sorprendente dell’italiano medio. Di come siamo e da dove veniamo. Comprese le ricette che hanno fatto epoca, sarebbe un peccato dimenticarle.
L’AUTRICE Roberta Corradin è nata a Susa nel 1964. Si è diplomata al liceo d’Azeglio a Torino, ha iniziato tre tesi in lettere classiche e non ne ha finita mai nessuna, e nel 1989 ha cominciato a lavorare nei fumetti: «Lupo Alberto», «Cattivik», «Sturmtruppen», «Blue», e l’immancabile «Linus». Nel 1992 diventa lavoratrice anomala ante litteram, e da allora, per circa un lustro, scrive di pseudopsicologia da bar e da parrucchiere per svariate testate femminili. Nel 1995 esce il suo primo libro, Ho fatto un pan pepato… ricette di cucina emotiva (Zelig). I critici la ignorano, i gastronomi la chiamano a scrivere di cucina nelle loro riviste.
In seguito pubblica Un attimo, sono nuda, una storia umoristica misogina (Piemme); Le cuoche che volevo diventare (Einaudi), Tradizione Gusto Passione (con Paola Rancati, Silvana Editoriale) e scrive di viaggi e di cucina per testate tra cui «l’Espresso», «Gambero Rosso», «D La Repubblica delle donne», e altre. Traduce narrativa e saggistica dal
francese e dall’inglese. Ha risolto un decennio di nomadismo occidentale tra New York, Parigi, Roma e la Sicilia sudorientale a favore di quest’ultima, dove insieme al marito porta avanti un progetto di fattoria permaculturale e gestisce un ristorante di mare a Donnalucata.

lunedì 10 febbraio 2014

Alan Friedman. Il capo dello stato ha tra i suoi poteri quello di complottare per far cadere il governo?

AMMAZZIAMO IL GATTOPARDO
di Alan Friedman
ebook euro: 6,99
Come era prevedibile la notizia della pubblicazione del libro di Alan Friedman ha provocato un terremoto mediatico nell’ambiente dei media ed il quello politico istituzionale. Stanno cercando tutti di avere dichiarazioni di prima mano dai protagonisti della vicenda, o dai collaboratori stretti e meno stretti o ancora da qualche amico o conoscente e se non c’è altro basta anche il portinaio il giornalaio amico di un parente del protagonista di cui si vuol parlare. In una parola: FIBRILLAZIONE.
Funziona così non si può fare niente. Passata la febbre della novità o meglio dopo l’esplosione, quando si posa la polvere ci si deve rendere conto di cosa è rimasto tra le macerie. La considerazione non prima e nemmeno seconda, ma l’unica che si deve fare è questa: nel giugno del 2011 si era nel pieno dello scandalo sulle feste del Bunga Bunga, era stata aperta l’inchiesta sui festini del lunedì, e l’Europa domata da Angela Merkel e dal fido scudiero Nicolas Sarkozy, non aveva piacere di avere tra le proprie fila come esponente di primo piano un signore molto discusso e pluri denunciato. Opinione condivisibile, e materiale per uno scontro politico tra i partiti e le tutte le parti della società. Ma il capo dello stato, che può desiderare il meglio per il suo paese e desiderare al governo una guida prestigiosa e istituzionalmente impeccabile, ha tra i suoi poteri quello di complottare per far cadere il governo? E se lo fa comunque è un attentato ad uno dei poteri dello Stato? Se si, si chiama colpo di Stato?
Massimo De Muro
Perché l’Italia è precipitata nella crisi peggiore degli ultimi trent’anni? La colpa è della Germania, dell’austerity imposta dall’Europa, della moneta unica? O della mediocrità della classe dirigente? Esiste una via d’uscita, una ricetta per rifare il Paese? Per rispondere a queste domande, Alan Friedman, forse il giornalista straniero che conosce meglio la realtà italiana, parte da quegli anni Ottanta in cui l’Italia era la “quinta potenza economica del mondo” e pareva avviata verso una vera modernizzazione per arrivare fino alle drammatiche vicende degli ultimi anni. Attraverso conversazioni con i protagonisti dell’economia e della politica, da cinque ex presidenti del Consiglio (Giuliano Amato, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Massimo D’Alema, Mario Monti) a Matteo Renzi, Friedman fa luce su retroscena che nessuno ha finora raccontato. Il racconto delle vicende politiche degli ultimi anni assume una nuova luce, rivelando ciò che spesso è stato omesso o taciuto. E si combina con un ambizioso e sorprendente programma in dieci punti per rimettere il Paese sul binario della crescita e dell’occupazione. Il tempo delle mezze misure è finito, e Friedman, in questo libro coraggioso, offre una ricetta di riforme di vasta portata.
L’AUTORE Alan Friedman, giornalista economico statunitense con un passato da collaboratore del presidente Jimmy Carter e da conduttore di numerosi programmi tv in Italia, a inizio 2014 tornerà nelle nostre librerie, per Rizzoli, con un saggio provocatorio, “Ammazziamo il Gattopardo”, un libro per capire l’Italia, ricco di “incontri esclusivi nelle stanze del potere e, in più, contenente una “ricetta forte e nuova per il futuro degli italiani”.

CHI HA INVENTATO TWITTER E COME. COSA HA CAMBIATO IL SOCIAL NETWORK NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE

INVENTARE TWITTER
di Nick Bilton
ebook euro: 9,99
Le cronache ufficiali vogliono indicare Jack Dorsey come l'inventore unico dell'Instant Push a 140 caratteri più famoso al mondo:TWITTER. In lui si vuol veder rivivere il percorso di Steve Jobs, ma le cose non stanno così. Il geniaccio Noah Glass, che rese possibile con le sue intuizioni la nascita e lo sviluppo del social network ne fu estromesso in malo modo, e la storia assomiglia più ad una battaglia di potere con colpi non certo amichevoli che alla storia di un gruppo di amici che partono da un garage per arrivare al successo, facendo rivivere ancora una volta il sogno americano. Ma la razza umana è fatta così, vuole un solo capo, un uomo solo al comando, e quindi tende a scegliere quello più capace a convincere gli altri di essere il più bravo. La storia ci insegna che quasi mai quello capace e quello che riesce a convincere di essere capace sono la stessa persona.  Massimo De Muro

Fondata da un’estrosa squadra di fanatici della tecnologia, nel 2005 Odeo era una start up di San Francisco con tante belle speranze e poco futuro. Sotto le sue ceneri, però, covava un bizzarro e ambizioso progetto, destinato a trasformarsi ben presto – contro ogni ragionevole pronostico – in un’autentica rivoluzione nel modo di comunicare di milioni di persone in tutto il mondo. Nick Bilton, giornalista del «New York Times», ricostruisce in queste pagine per la prima volta l’intera storia di Twitter, spiegandoci le ragioni del suo clamoroso quanto inaspettato successo. Attraverso una minuziosa indagine, compiuta esaminando carte ed e-mail riservate, e intervistando decine di persone che hanno assistito alla gestazione e alla nascita del social network a 140 caratteri, Bilton ci offre un vivido ritratto dei suoi quattro inventori: Evan Williams, il tranquillo ragazzo di campagna che aveva già cambiato il volto di Internet diffondendo, e rendendo molto remunerativo, l’uso dei «blog»; Jack Dorsey, che dopo essersi tagliato i dreadlocks azzurri contribuì a elaborare l¿idea originale ed è ora acclamato come il successore di Steve Jobs; Christopher Stone, burlone e diplomatico nonché coscienza morale del team, l’unico a restare in buoni rapporti con gli altri tre quando fra loro scoppiò una profonda e insanabile rivalità; Noah Glass, il timido ma visionario nerd che, nonostante avesse profuso ogni energia creativa nel nuovo progetto, ne fu brutalmente estromesso, e il suo nome cancellato dalla storia ufficiale della società. Già, perché il cammino di Twitter è costellato di piccoli e grandi drammi, amicizie tradite e feroci lotte di potere; del resto, la posta in gioco era altissima: il controllo di un servizio che, in appena sei anni, era andato ben oltre le intenzioni originarie di fornire ai giovani uno strumento per scambiare in tempo reale opinioni con gli amici, diventando un mezzo di comunicazione universale di straordinaria efficacia, usato sia dalle aziende per commercializzare i loro prodotti sia dai cittadini per combattere l’oppressione politica, come ha dimostrato l’esplosione della Primavera araba. Un servizio web che oggi vale 11,5 miliardi di dollari e conta quasi 300 milioni di utenti, fra cui alcuni dei personaggi più influenti del pianeta, come Barack Obama e papa Francesco, che hanno scelto i «cinguettii» per far sentire a tutti la loro voce.
L’AUTORE Nick Bilton è commentatore e reporter del «New York Times» di cui gestisce il popolare Bits Blog, dove discute dei rapporti presenti e futuri fra tecnologia informatica, web e società.
È autore di Io vivo nel futuro (2011).

venerdì 7 febbraio 2014

L’epoca estrema delle proposte indecenti…

IL BANCHIERE DELLE PUTTANE
di Carlo Giuseppe Granara
euro: 18,00
Il titolo del libro di oggi non è stato scelto a caso. È ormai opinione diffusa che l’epoca che stiamo vivendo sia quella di decadenza tipica del cambio di secolo. Il problema per la nostra contemporaneità è che pur non volendo ammetterlo ci siamo staccati a fatica dal medioevo e siamo arrivati alla decadenza senza aver vissuto un solo giorno da persone civilizzate. IL BANCHIERE DELLE PUTTANE non è solo un titolo, ma è anche la descrizione e la sintesi del periodo che stiamo attraversando. L’unica cosa che non si sopporta più è quella di veder messo al bando il sistema di vita che ci coinvolge tutti. L’esasperata ricerca del denaro, l’estremizzazione del sesso e tutte vigliaccate possibili che si possono elencare. Se veramente è così, viviamolo così, punto. Sarà sicuramente meglio di chi ha vissuto in tempo di guerra o di chi ha vissuto epoche tragiche. La vita è questa bellezza, invece di lamentarti vivila, e non stufare.                                                                                                            Massimo De Muro
Carlo Galli è il direttore di un’importante filiale milanese di una banca. La sua vita, fortemente concentrata sul lavoro, e nella quale le amicizie e le belle donne appaiono una surroga ai suoi desideri, subisce una decisa svolta quando riceve la “proposta indecente” di diventare il riferimento bancario del dorato mondo delle escort. Ma non sarà una passeggiata. Tra sms piccanti scritti in forma di acrostico e normale gestione di una clientela che normale non è, Galli dovrà fare i conti con una città e una società che forse non sono quelle che lui vorrebbe. Fino a dover fare i conti con se stesso e con il suo futuro. Se un futuro ci sarà.
L’AUTORE Carlo Giuseppe Granara è nato a Cagliari nel 1967. Laureato in Economia & Commercio, lavora a Milano da dieci anni. Cultore della materia creditizia, per la prima volta si è divertito a scrivere un romanzo.

giovedì 6 febbraio 2014

Salvo Di Grazia. Un viaggio nella medicina che illude, truffa, promette di curare quando non può farlo.

SALUTE E BUGIE
di Salvo Di Grazia
ebook euro: 9,99
Per uno che di mestiere vende parole, ammettere di essere senza parole è veramente complicato.  A differenza di molti mi rendo conto di non avere gli strumenti di conoscenza sufficienti per poter esprimere un giudizio che sia un minimo attendibile, nemmeno dopo aver letto e ascoltato tutte le teorie che si possono facilmente reperire in rete.  A questo proposito mi limito a presentare il libro del dr. Salvo Di Grazia ed il link al suo blog  “MedBunker”. E di seguito il link al servizio del giornalista Giulio Golia delle Iene che da modo alProf. Davide Vannoni di chiarire  la sua posizione. In questi casi più di altro è importante che ognuno riesca a farsi un’idea senza filtri e prefazioni
Per la salute e la bellezza si è disposti a credere a tutto, anche che sia possibile con una lozione far ricrescere i capelli o che con la cartilagine di squalo, l’aculeo velenoso dello scorpione, o addirittura con le mandorle, si guarisca dal cancro. Lo stesso vale per l’omeopatia, l’agopuntura, il bicarbonato di Simoncini, il siero di Bonifacio o le staminali di Vannoni.
Contro le truffe in farmacia, le cure inutili e le illusioni della medicina alternativa, qui dimostrate da chi le denuncia da anni, l’unico antidoto è l’informazione: per salvaguardare noi stessi e il progresso scientifico, quello al servizio dell’uomo e non degli interessi delle aziende farmaceutiche e degli speculatori.
L’AUTORE Salvo Di Grazia è un medico chirurgo. Oltre a collaborare a ilfattoquotidiano.it e a riviste di divulgazione scientifica, ha fondato il blog “MedBunker”, visitatissimo osservatorio sulla medicina, la scienza e i ciarlatani della salute: http://medbunker.blogspot.it/

mercoledì 5 febbraio 2014

Beth Gutcheon. Sarà la nuova bomba editoriale…

GOSSIP
di Beth Gutcheon
ebook euro: 6,85
Lovie French è la proprietaria di una lussuosa boutique di abbigliamento a Manhattan, nell’Upper East Side. Nel suo negozio è riuscita a creare un ambiente così familiare e confortevole, che nei camerini, tra una giacca, un foulard e un tubino, le sue affezionate clienti si lasciano spesso andare a confessioni e pettegolezzi. Incluse le sue due migliori amiche, compagne di collegio negli anni ’60: Dinah, una sfrontata giornalista divenuta famosa grazie a una rubrica scandalistica, e Avis, artista timida, seria e integerrima. Malgrado siano entrambe vecchie amiche di Lovie, Dinah e Avis si odiano ferocemente, e per decenni si sono accuratamente evitate. Ma adesso non possono più farlo: il figlio preferito di Dinah e l’unica figlia di Avis si sono innamorati e sono felicemente fidanzati, e ora le due acerrime nemiche dovranno mettere da parte i vecchi dissidi. L’unica che può aiutarle è Lovie, la depositaria di un inconfessabile segreto che risale a molto tempo addietro. Ma la sua ansia di risolvere le cose la porterà a commettere un tremendo errore, che avrà effetti devastanti sulle vite di tutti.
L’AUTRICE Beth Gutcheon cresciuta in Pennsylvania occidentale. Ha studiato ad Harvard dove ha preso una laurea con lode in letteratura inglese. Ha trascorso gran parte della sua vita a New York City, ad eccezione di soggiorni a San Francisco e sulla costa del Maine. Nel 1978, ha scritto un racconto diventato poi un lungometraggio, documentario, sulla scuola di balletto Kirov che è stato nominato per un Academy Award. I suoi romanzi sono stati tradotti in quattordici lingue. Molti dei suoi romanzi sono stati bestseller nazionali, comprese Still Missing , More Than You Know , e Leeway Cottage .

martedì 4 febbraio 2014

Carlo Petrini. La cultura gastronomica unirà i popoli...

CIBO E LIBERTA’
Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione
di Carlo Petrini
ebook euro: 7,99
Carlo Petrini, prendendo spunto da eventi accaduti nella sua vita di gastronomo, e di presidente e fondatore di Slow Food, raccontando viaggi e avventure anche rocambolesche, ci narra la storia di questa liberazione, partita da un contesto locale per farsi via via globale. Una liberazione che passa attraverso l’energia che sa sprigionare la forza creativa della diversità, che va rispettata e valorizzata in tutte le sue sfaccettature (diversità umana, biologica, culturale, scientifica). Un’energia che va incanalata nelle maglie di una rete libera, virtuale ma anche reale, che consenta di stringere nuove alleanze per riuscire a cambiare per sempre la faccia a un sistema mondiale del cibo che, allo stato attuale, non ci garantisce un futuro felice. Per questo la gastronomia da liberata diventa elemento ”di liberazione”: per tutti quei popoli, del Nord e del Sud del mondo, che rivendicano la propria sovranità alimentare a partire dalla propria cultura e da ciò che hanno da offrire i luoghi che abitano. Cibo e libertà contiene storie e il dipanarsi di idee che stanno facendo la storia, che raccontano un passato appassionante e la prospettiva di un futuro di profondo benessere, ancora tutto da scrivere, soprattutto per i Paesi ritenuti più in difficoltà, come quelli del continente africano.
L’AUTORE Carlo Petrini è una personalità universalmente nota nel campo delle scienze gastronomiche. Fondatore e Presidente di ARCI Gola, divenuta nel 1989 l’associazione internazionale Slow Food, ha ideato il Salone del Gusto di Torino, l’Università di Scienze gastronomiche e la rete di Terra Madre. Nel 2004 la rivista “Time” gli attribuito il titolo di Eroe Europeo del nostro tempo nella catgoria “Innovator”. Ha pubblicato l’Atlante delle vigne di Langa (1990), Le ragioni del gusto (Laterza 2001), Buono, Pulito e Giusto. Principi di nuova gastronomia (2005), Che cos’è il gusto? CD Audio (2010).