Molti hanno dimenticato che questa nostra Italia, è il paese che ha dato residenza geografica e culturale al Rinascimento, l’epoca che in qualche modo ha dato spunti e indicazioni al progresso del mondo conosciuto il quella data, e al nuovo mondo poi. Il periodo da cui proveniva quell’era così prolifica era il Medioevo.
Ora, anche noi stiamo vivendo il nostro mezzo medioevo. Si, mezzo, perché nemmeno in questo eccelle questo periodo, che è talmente povero da non potersi nemmeno fregiare dell’appellativo di alto o basso medioevo. Non vorrei concludere con una facilonata, ma è proprio così, il messaggio è proprio così semplice, cerchiamo in noi quel minimo di ottimismo, potremmo vivere proprio noi il prossimo rinascimento
Massimo De Muro
Ora, anche noi stiamo vivendo il nostro mezzo medioevo. Si, mezzo, perché nemmeno in questo eccelle questo periodo, che è talmente povero da non potersi nemmeno fregiare dell’appellativo di alto o basso medioevo. Non vorrei concludere con una facilonata, ma è proprio così, il messaggio è proprio così semplice, cerchiamo in noi quel minimo di ottimismo, potremmo vivere proprio noi il prossimo rinascimento
Massimo De Muro
«Una mattina… mi son svegliato… mi son svegliato prestissimo! A mezzogiorno stavo già in piedi! Qualcosa non andava. Ho fatto subito le analisi e il medico mi ha detto: “Brignano, il colesterolo è nella norma, ma lei ha globuli rossi, bianchi e… una montagna di globuli verdi!” «“Troppa cicoria ripassata?” «“Macché. Significa che è italiano!” «Ma come? Io mangio giapponese, vesto francese, bevo birra tedesca, vedo fi lm americani… Guarirò? «“Lei è abituato a vedere solo il peggio del nostro Paese, Brignano. Deve imparare a vedere il meglio!” «Il meglio d’ Italia… ma c’è? Certo che c’è! Per esempio sprizziamo arte da tutti i porti! Abbiamo il cinquanta per cento del patrimonio artistico del pianeta (anche se più del trenta per cento sta a casa dei tombaroli), siamo il Paese che ha dato i natali a Giotto! Quanti Natali abbiamo dato a Giotto? Circa settanta, che poi non sapeva mai con chi passarli, ’sti Natali… Vantiamo geni come Michelangelo che, per quattro anni, stette sdraiato a venti metri da terra per affrescare la Sistina: la mattina si alzava pieno di dolori per l’artrosi, faceva pietà, la famosa Pietà di Michelangelo; e Leonardo, che ha disegnato il prototipo del sottomarino molto prima dei Beatles! E i nostri poeti? I nostri scrittori? Quanto hanno scritto? Tanto… Troppo, hanno scritto! E ancora, ci siamo superati nella musica, nella moda, nello sport, nel design, nella cucina: altro che nouvelle cuisine e omelette avec les pommes de terre, che poi sarebbe la frittata co’ le patate!» In questo suo nuovo libro, come sempre esilarante, Enrico Brignano unisce due ingredienti formidabil i: la sua irresistibile verve comica e una passione, seria (sì!) e profonda, per il nostro Paese. Eccolo quindi passare in rassegna i momenti storici, i personaggi, le idee, le invenzioni… strappandoci le risate ma anche rendendoci fieri di essere italiani. Anche se abbiamo duemila bilioni di euro di debito («Che poi, questo debito, con chi ce l ’abbiamo? Si facesse avanti, questo signore!»), i migliori scienziati in fuga (i famosi cervelli migratori) e due personaggi “fiabeschi” come il Cavaliere di Hardcore e Umberto da Cassano…
L’AUTORE Enrico Brignano classe 1966, è nato e cresciuto a Dragona, estrema periferia di Roma. Si è formato come attore al Laboratorio di esercitazioni sceniche diretto da Luigi Proietti. Attore di teatro, cinema e televisione, in venticinque anni di attività si è imposto come uno dei personaggi più estrosi e popolari dello spettacolo italiano. Nel 2007 ha fondato a Pomezia Artès, una scuola di arti e mestieri dello spettacolo, divenuta in breve tempo il fiore all’occhiello della cittadina. Con Rizzoli ha pubblicato il libro bestseller Sono romano ma non è colpa mia (2009) e i cofanetti libro+dvd A sproposito di noi (2008), Tutto quello che non vi ho detto… a Ostia Antica (2010) e Sono romano ma non è colpa mia (2011).
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