martedì 5 agosto 2014

Viola Veloce. Hanno ucciso la tua collega in ufficio, sei l’unica testimone. Ti senti in colpa?

OMICIDI IN PAUSA PRANZO
di Viola Veloce
ebook euro: 2,99
Francesca Zanardelli sta per affrontare il solito pomeriggio in ufficio. È davanti allo specchio del bagno, con in mano lo spazzolino da denti, quando intravede due piedi sbucare da sotto la porta del w.c. Per terra c’è il cadavere di Marinella Sereni, la sua insopportabile compagna di scrivania! Qualcuno l’ha strozzata con una corda bianca, rimasta ancora intorno al collo, per poi ricomporre perfettamente il cadavere, come se fosse già pronto per entrare nella bara. E lo strano delitto è avvenuto… mentre tutti erano in pausa pranzo. Francesca diventa così la principale testimone nelle indagini sulla morte della collega, affidate alla procura di Milano. Ma il killer è stato bravissimo a non lasciare tracce. L’assassino potrebbe essere chiunque: un altro impiegato oppure uno sconosciuto entrato dalle finestre aperte al piano terra. Il caso suscita un incredibile clamore mediatico e la paura diventa una compagna di vita dei trecento dipendenti dell’Azienda Omicidi, come la chiamano i giornalisti. I colleghi cominciano addirittura a sospettarsi tra loro, mentre la vita privata di Francesca va a rotoli. Il fidanzato l’ha lasciata il giorno prima delle nozze con duecentoventitré regali da restituire, e i suoi genitori vorrebbero che si licenziasse perché hanno paura che l’assassino possa uccidere anche lei. Ma Francesca non vuole perdere il lavoro: sa che il posto fisso è un privilegio da non abbandonare. Preferisce rischiare la pelle pur di continuare a “portare a casa lo stipendio” e non finire in un’agenzia interinale per precari, come capita alla generazione di trentacinquenni alla quale appartiene. E mentre le cotolette di plastica in pausa pranzo si susseguono identiche ogni giorno, la procura di Milano non riesce a scoprire chi sia l’assassino, nel frattempo divenuto un vero serial killer, bravissimo tutte le volte a non lasciare tracce sulla scena del crimine… Viola Veloce inscena una satira pungente sulla vita nelle aziende in un paese come l’Italia, dove i sindacati sono sempre meno rappresentativi e i lavoratori sempre più soli. Una commedia esilarante e autentica che si colora di giallo e racconta le inquietudini sentimentali di un’impiegata che non vuole perdere il proprio lavoro. La fortissima corrente di simpatia nata tra i lettori della Rete testimonia come Omicidi in pausa pranzo tocchi con precisione e delicatezza alcuni dei temi più profondi e inquietanti di questi nostri anni, regalandoci il liberatorio sorriso per superarli.
AUTRICE Viola Veloce è una vera impiegata milanese che ha deciso di usare uno pseudonimo sulla Rete. Questa è la biografia pubblicata sul suo blog: «Detesto quelli che ti raccontano tutto: com’erano simpatici i nonni, come sono ancora cattivi la mamma e il papà, e gli orribili o meravigliosi – scegliete voi – ricordi delle vacanze di quando erano bambini. Ma le “due note bio” ci vogliono sempre.
Ecco le mie: donna, impiegata, single di ritorno, figlio alle medie. Punto. Quando torno a casa la sera, dopo l’ufficio, metto un po’ a posto, cucino qualcosa, infilo i piatti sporchi in lavapiatti, e poi faccio i compiti con mio figlio. Studiamo l’impero carolingio, le figure retoriche, i settori produttivi della Calabria: quella specie di macedonia confusa che sono i nuovi programmi delle medie. Poi, quando abbiamo finito, mi attacco al pc. Dove vado alle undici di sera, a Milano? E il ragazzino, lo lascio da solo? Certo che no. Basta, non ho altro da dichiarare».

Nessun commento:

Posta un commento