Sembra che negli ultimi quindici anni il sesso post – matrimoniale abbia perso ogni allure e sia diventato l’ultimo dei motivi per cui una coppia decide di convolare a giuste nozze. La situazione, sotto certi aspetti, appare simile a quella descritta da Mrs. Ruth Smythers sul finire dell’Ottocento, quando le giovani spose andavano all’altare come i condannati al patibolo, perché se il sogno di ogni ragazza era convolare a giuste nozze, queste comportavano inevitabilmente un passaggio obbligatorio, e apparentemente poco auspicato, in camera da letto. All’epoca, in effetti, oltre a non essere contemplato prima delle nozze, il sesso restava sempre e comunque un’attività peccaminosa e ripugnante da evitare appena possibile. Ecco allora che la cara Mrs. Smythers si prodiga in consigli e moniti per evitare che il matrimonio si trasformi in una vera e propria orgia di piacere. Naturalmente la colpa è tutta degli uomini, esseri spregevoli oltre che insaziabili, che sarà necessario educare con metodi pavloviani affinché, una volta generata la prole, la smettano di importunare le caste e pudiche mogli. La storia e la fortuna di questo spassosissimo libello, pubblicato nel 1894, è curiosa: è stato spesso citato dagli studiosi di sociologia come testimonianza dei costumi sessuali in epoca vittoriana, ma è stata anche avanzata l’ipotesi che si trattasse di un falso inventato di sana pianta da un anonimo burlone.
In tempi recenti è stato persino la causa del licenziamento di un manager californiano, che lo aveva inviato alla sua segretaria poco prima delle nozze. Negli ultimi anni è stato ripubblicato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti come divertissement della cultura pop. Ciò che più conta, in ogni caso, è che i suoi insegnamenti, oltre a essere straordinariamente divertenti, colgono ancora inesorabilmente nel segno.
In tempi recenti è stato persino la causa del licenziamento di un manager californiano, che lo aveva inviato alla sua segretaria poco prima delle nozze. Negli ultimi anni è stato ripubblicato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti come divertissement della cultura pop. Ciò che più conta, in ogni caso, è che i suoi insegnamenti, oltre a essere straordinariamente divertenti, colgono ancora inesorabilmente nel segno.
AUTRICE Ruth Smythers, a seconda dei casi, personaggio immaginario creato da una penna ironica e dissacrante oppure amata consorte del Reverendo L. D. Smythers, pastore della Chiesa Metodista Arcadiana della conferenza regionale Occidentale.
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