giovedì 18 dicembre 2014

CRESCE IL NUMERO DEI SEGUACI DELLA DOTTRINA DEL PROFESSOR LATOUCHE, L'UOMO CHE DA ANNI TENTA DI SPIEGARE CHE LE DISCIPLINE ECONOMICHE NON DEBBANO ESSERE SEGUITE COME DEI DOGMI. LA SCIENZA ECONOMICA, COSÌ COME VIENE DEFINITA OGGI, SCIENZA NON È. SI PUÒ DEFINIRE SCIENTIFICO CIÒ CHE È TECNICAMENTE DIMOSTRABILE CON UN TEST, UNA PROVA UN ESAME. LE TEORIE ECONOMICHE TUTTO SONO FUORCHÈ DIMOSTRABILI. VENGONO PRESENTATE COME RICETTE DOVE LE TERAPIE DURANO LUNGHI PERIODI E L'ESITO NON È PREVENTIVABILE E TROPPO SPESSO È COMPLETAMENTE DIVERSO DALL'OBIETTIVO INIZIALE. IL PROFESSORE CERCA DI DIMOSTRARE CHE I GURU DELL'ECONOMIA SONO UNA SPECIE DI PROFETI UN TANTO AL CHILO O PEGGIO DEI MAGHI CARTOMANTI, CHE STUDIANO DEI SISTEMI DI CUI NON NE CONOSCONO NELLA PRATICA GLI EFFETTI, E CHE HANNO UN SOLO SCOPO, QUELLO DI RENDERE SEMPRE PIÙ I CITTADINI SCHIAVI DEL DENARO DA CUI PER NECESSITÀ DIPENDONO...

L’ECONOMIA È UNA MENZOGNA
COME MI SONO ACCORTO CHE IL MONDO SI STAVA SCAVANDO LA FOSSA
di Serge Latouche
ebook euro: 9,99
I saperi che si ammantano di scientificità nascondono talora un cuore di fede, l’adesione ottenebrante a un credo. Serge Latouche l’ha scoperto quando era un giovane economista allevato alle dottrine sviluppiste e da allora non ha smesso di sfatare la religione secolare che si annida nella scienza economica. In queste tre conversazioni – con Thierry Paquot, Daniele Pepino e Didier Harpagès – Latouche per la prima volta racconta ampiamente di sé, di come sia diventato «ateo» e abbia concepito l’idea sociale della decrescita: le erranze della vita e del pensiero, tra Francia, Africa e Oriente, il terzomondismo, i compagni di strada, la svolta verso un’ecologia politica, la determinazione a opporsi dal basso all’incultura dell’iperproduzione e dell’iperconsumo, il conio di espressioni ormai adottate da ampi movimenti, come «decrescita serena» e «abbondanza frugale». Se i dogmi tossici dello sviluppo a ogni costo hanno spalancato l’abisso di una crisi senza fine, l’alternativa radicale secondo Latouche è uscire dall’economia, nelle pratiche e nell’immaginario. Il solo modo, per lui e per tutti gli obiettori di crescita, di recuperare una prosperità non mercantile ma relazionale.
AUTORE Serge Latouche è professore emerito di Scienze economiche all’Università di Paris-Sud. Tra i suoi ultimi saggi pubblicati presso Bollati Boringhieri: Breve trattato sulla decrescita serena (2008), Sortilegi. Racconti africani (con Enzo Barnabà, 2008), L’invenzione dell’economia (2010), Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita (2011), Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita (2012), Limite (2012), Dove va il mondo? Un decennio sull’orlo della catastrofe (con Yves Cochet, Jean-Pierre Dupuy e Susan George, 2013) e Usa e getta. Le follie dell’obsolescenza programmata (2013).

Nessun commento:

Posta un commento