lunedì 12 gennaio 2015

FORSE SE NE SENTIVA LA MANCANZA DELL’INTERPRETAZIONE DI GIULIANO FERRARA, DELLA SUA RILETTURA DEL NOSTRO PRESENTE POLITICO. MOLTI SI SVEGLIAVANO DI NOTTE SUDATI E DISPERATI: E ADESSO COSA PENSERÀ FERRARA. SERVIVA LA DISAMINA DI UNA PERSONA CHE HA FATTO DELLA COERENZA POLITICA IL SUO CREDO, CHE HA SEMPRE DIFESO IL PIÙ DEBOLE, CHE NON SI È MAI LASCIATO TRASCINARE DALLA FORZA DEL LEADER DI TURNO. È SINGOLARE IL FATTO CHE SI METTA SULLA SCIA DI TUTTI COLORO CHE RIESCONO CON LA FORZA DEL LORO CARISMA A CONQUISTARE IL FAVORE DEI CITTADINI. NEANCHE FOSSE IL CARISMA UNA COSA CHE MANCA ALL’ELEFANTINO DEL CORSIVO NOSTRANO. NON SI CAPISCE QUALE SIA LO SFORZO INTELLETTUALE CHE GIULIANONE NOSTRO FACCIA PER TROVARE DELLE ANALOGIE, TRA IL SUO EX RIFERIMENTO, BERLUSCONI, E L’ATTUALE RENZI. SONO COLMO DI AMMIRAZIONE PER L’ELEFANTINO, IO HO PROVATO A METTERE IN COLONNA LE SIMILITUDINI, E NON SONO RIUSCITO AD ANDARE OLTRE A: MASCHIO, NATO IN ITALIA…

IL ROYAL BABY
MATTEO RENZI E L’ITALIA CHE VORRÀ
di Giuliano Ferrara
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
un ritratto folgorante dell’uomo che sta rivoluzionando l’Italia, il vero erede del Cavaliere CHE FU.
“Abbiamo smentito gufi e rosiconi, sono felice, andiamo avanti come treni.” Come un abile delfino del Cavaliere, Renzi sta trasformando la lingua e la politica di un’Italia che fatica a tenergli il passo. E, com’era prevedibile, il catalogo dei suoi avversari inizia ad assomigliare in modo impressionante a quello di Berlusconi: i poteri forti e i salotti buoni, Confindustria e i sindacati, l’Europa e i “manettari”. “Stessi nemici, in contesti diversi, e in contesti diversi forse gli stessi errori”, per questo Renzi ha già metà del piede nella tagliola. Che in Italia non tarda mai a scattare. “Volete che un vecchio e intemerato berlusconiano pop, come me, non si innamori del boy scout della provvidenza?” Quella del royal baby è una provocazione all’establishment nostrano, che Giuliano Ferrara, col suo stile inimitabile, accetta e porta fino in fondo: perché Renzi non ha rottamato solo la classe dirigente del Pd, ma almeno un paio di generazioni che hanno combattuto le loro battaglie e hanno, con alcuni onori e qualche disonore, perduto. Allora è arrivato il momento di cedergli il passo e, con dignità, abdicare: “Largo ai giovani e bando ai tromboni: non avrei mai pensato che potesse essere questo un programma civile, invece lo è”.
AUTORE Giuliano Ferrara (Roma, 7 gennaio 1952) è un giornalista, conduttore televisivo e politico italiano; già comunista e poi socialista, completò la sua parabola politica negli anni novanta come fiancheggiatore di Silvio Berlusconi e del centro-destra e proponendosi come intellettuale di riferimento del teoconservatorismo italiano. Fu europarlamentare del PSI (1989-94) e poi ministro per i rapporti con il Parlamento del primo Governo Berlusconi (1994-95). È fondatore (1996) e direttore del quotidiano Il Foglio nonché editorialista del Giornale.

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