giovedì 29 gennaio 2015

SIAMO ARRIVATI AD UNO DEI MOMENTI PIÙ ALTI DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA: L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. LA COSA PIÙ DIVERTENTE È CHE I POLITICANTI CHE IMPAZZANO SU TV E GIORNALI FANNO DI TUTTO PER FAR SEMBRARE QUESTO EVENTO UN FATTO CHE CI RIGUARDA STRETTAMENTE, UN QUALCOSA CHE PUÒ CAMBIARE LA NOSTRA VITA DA LUNEDÌ PROSSIMO. STIAMO TRANQUILLI, NON CAMBIERÀ UNA BEATA PIPPA. L'ALTRA COSA SIMPATICA E CHE SI VUOL DARE AL RUOLO DI PRESIDENTE UNA VALENZA DI EQUIDISTANTE SUPERIORITÀ, E PER RAFFORZARE IL CONCETTO SI DEFINISCE QUESTO IL RUOLO DI ARBITRO. ARBITRO??? MA COME ARBITRO, COME SI FA A PENSARE A QUALCOSA DI EQUIDISTANTE E CHIAMARLO ARBITRO IN QUESTO MALEODORANTE PAESE? LA CATEGORIA DEI DIRETTORI DI GARA È LA PIÙ ODIATA DI TUTTE, È ADDIRITTURA MENO AMATA DEI VIOLENTATORI DI BAMBINI, DEI LADRI DI PENSIONI E DELLE PRESENTATRICI SCIACQUA PENTOLE E STRAPPALACRIME. E POI L'ARBITRO INDICATO SAREBBE MAGALLI CHE FATICA A CONTROLLARE PERSINO LE DISPUTE TRA LE SUE EX MOGLI? TANTO È TUTTO UN GIOCO, E COME SEMPRE SI ARBITRERANNO DA SOLI. VIVA LA REPUBBLICA. VIVA IL PRESIDENTE. ARBITRO CORNUTO. MASSIMO DE MURO

LE ARMATE DEL PRESIDENTE
La politica del Quirinale nell’Italia repubblicana
di Marco Gervasoni
Marsilio Editore
ebook euro: 11,99
«Questa non è una storia dei presidenti della repubblica. Non è neanche un libro sul capo dello Stato come interprete della Costituzione. È un saggio che racconta, da una prospettiva storica, le vicende del presidente come attore politico, la sua capacità di modificare il quadro esistente, di mutare i rapporti di forza, di imporre le sue decisioni ai partiti».
Così Marco Gervasoni descrive il senso di questo libro, un importante saggio storico che giunge a colmare un vuoto. Se finora, infatti, gli studi si sono concentrati sul presidente come garante dell’unità nazionale, si impone oggi la necessità di ripercorrerne le vicende come attore politico. Partendo dalla Costituente – dove i poteri del presidente assunsero contorni indefiniti -, tutto è poi dipeso dalla figura scelta, se di partito o meno. Il libro, uno spaccato di storia dell’Italia repubblicana, racconta i presidenti e le loro relazioni con i partiti – dall’illusione della «presidenza neutra» ai primi protagonismi fino ai giorni nostri – e ne tratteggia varie tipologie: dal presidente «notaio» al «reggitore nelle crisi di sistema». Un percorso dal quale emergono risvolti inediti e non poche contraddizioni. Contraddizioni che rischiano di protrarsi – scrive Gervasoni – «almeno fintantoché non si provveda a riformare la Costituzione», così da rendere il presidente «politicamente responsabile, secondo il modello presidenziale o semipresidenziale; o almeno finché non si giunga a modificare la forma della sua investitura e a introdurne l’elezione diretta».
AUTORE Marco Gervasoni (Milano, 1968) insegna Storia contemporanea all’Università degli studi del Molise e collabora con il «Corriere della Sera». Tra le sue ultime pubblicazioni: La cruna dell’ago. Craxi, il Psi e la crisi della Repubblica (con Simona Colarizi, 2005); François Mitterrand, una biografia politica e intellettuale (2007); La Tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica (con Simona Colarizi, 2012). Per Marsilio sono usciti Storia d’Italia degli anni ottanta. Quando eravamo moderni (2010) e La guerra delle sinistre (2012).

Nessun commento:

Posta un commento