giovedì 26 febbraio 2015

ANTONIO DI BELLA PROPONE UN NUOVO MODO DI FARE TURISMO. L'ABITUDINE DI VIAGGIO PIÙ COMUNE È IL SOLITO TOUR PER I MUSEI ED I LUOGHI DI INTERESSE STORICO. A QUESTO SI È AGGIUNTO PER I PIÙ ROMANTICI IL VIAGGIO NEI LUOGHI DELLA PROPRIA MEMORIA, O MEGLIO, TORNARE NEI POSTI DOVE SI ERA STATI FELICI CON L'AMORE CHE È APPENA FINITO. DI BELLA CON QUESTO SUO ULTIMO LAVORO INDICA I LUOGHI CHE SONO DIVENTATI CONOSCIUTI PER I FATTI DI CRONACA. È UN TIPO DI VACANZA O UN MODO DI VISITARE LE CITTÀ CHE PUÒ ANCHE SEMBRARE MACABRO, VISTO CHE I LUOGHI DESCRITTI SONO QUELLI DOVE SI SONO VISSUTI ATTENTATI TERRORISTICI E SIMILI. MA, SPIEGA IL GIORNALISTA, LA TENDENZA OGGI È QUESTA, ANDARE A FOTOGRAFARE E VISITARE QUEI POSTI CHE SI SONO VISTI PER GIORNI INTERI NEI TELEGIORNALI. IN QUESTO CASO, IL LIBRO ILLUSTRA PARIGI, E SVELA ANCHE GLI INDIRIZZI DI PERSONAGGI FAMOSI E I LUOGHI CHE QUESTI FREQUENTANO O DOVE SI POSSONO INCONTRARE. SONO PROPRIO CAMBIATI I TEMPI, NELLA MEMORIA COMUNE PARIGI ERA UNA PANCHINA SULLA SENNA O LE PASSEGGIATE SU CHAMPS-ÉLYSÉES O UN CAFFÈ NEL QUARTIERE DI MONTMARTRE. OGGI SI VA AL NUMERO 10 DI RUE NICOLAS APPERT, IN CUI PER ANNI SI SONO RIUNITI I VIGNETTISTI DI "CHARLIE HEBDO" O NEL NEGOZIO KOSHER PRESO D'ASSALTO DA UN TERRORISTA. SARÀ ROMANTICO ANCHE COSÌ... MASSIMO DE MURO

JE SUIS PARIS
di Antonio Di Bella
Mondadori Editore
ebook euro: 8,99
Questo libro era in bozza quando Parigi è stata sconvolta dai fatti del 7 gennaio. La mia intenzione originaria era di mostrare questa città con uno sguardo diverso dal solito, svelando le storie che i suoi edifici e le sue strade potevano raccontare: le vie del lusso e i luoghi delle tensioni sociali, i quartier generali dei protagonisti del dibattito pubblico (dal comico Dieudonné all’economista Piketty), gli indirizzi dei nuovi ricchi e quelli dei vecchi miti. Ho deciso così di aggiungere al libro dei capitoli sui luoghi divenuti tristemente simbolici in quei giorni, scrivere che cosa potrebbero raccontare adesso il numero 10 di rue Nicolas Appert, in cui per anni si sono riuniti i vignettisti di “Charlie Hebdo”; il negozio kosher preso d’assalto da un terrorista, simbolo dei rapporti tra la città e la sua comunità ebraica; o place de la République, sede della manifestazione dell’11 gennaio e di altri grandi eventi collettivi della storia di Francia. Ma lo spirito del volume rimane pressoché immutato: Parigi ha luoghi e storie che vanno oltre gli stereotipi da cartolina, è una città meravigliosa, da conoscere a fondo e visitare. E lo è ancora e soprattutto adesso. Anzi, proprio adesso, contro la logica del terrore, dovremmo riscoprire Parigi sotto una luce nuova e visitarla con rinnovato orgoglio. Antonio Di Bella
AUTORE Antonio Di Bella (Milano, 16 marzo 1956) è capo dell’ufficio di corrispondenza Rai a Parigi. È stato corrispondente Rai a New York, direttore del Tg3 (2001-09) e di Rai3 (2009-10). È sposato e ha un figlio

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