giovedì 5 febbraio 2015

RIVOLGO UNA PREGHIERA A PAPA FRANCESCO CON IL TONO PIÙ UMILE E SOTTOMESSO DI CUI DISPONGO. PER FARE QUESTO CHIEDO A CHIUNQUE GLI SIA VICINO E POSSA BEARSI DELLA SUA LUCE, CHE SUA SANTITÀ SPIEGHI MEGLIO IL SENSO DELLA DICHIARAZIONE CHE HA RIVOLTO IERI DURANTE L'UDIENZA GENERALE DEL MERCOLEDÌ. PAPA FRANCESCO: "UCRAINA, GUERRA FRA CRISTIANI, È UNO SCANDALO". BENE. PER DEDUZIONE LA GUERRA TRA CRISTIANI E ALTRE RELIGIONI NON È UNO SCANDALO? UNA SCIVOLATA DI QUESTA MANIERA UNO SE LA PUÒ ASPETTARE DA UN BERLUSCONI QUALUNQUE, O DA UN BATTUTISTA DI TERZA CATEGORIA, MA NON DA SUA SANTITÀ. QUASI SICURAMENTE IL SENSO DELLA FRASE ERA UN ALTRO, O IL CONTESTO DA CUI È STATA ESTRAPOLATA LA CITAZIONE ERA PIÙ AMPIO E LA COLPA È DELL'ADDETTO STAMPA, MA GIRALA COME TI PARE IL RISULTATO NON CAMBIA MOLTO. MI PERDONI L'IRRIVERENZA NON VOLUTA, MA TROVO SCANDALOSA LA DICHIARAZIONE DI CHI DOVREBBE CON LE SUE PAROLE PACIFICARE E SPIEGARE, NON SOTTOLINEARE CHE CRISTIANO CONTRO CRISTIANO È PECCATO, CONTRO GLI ALTRI MENO. UN CONCETTO SIMILE LO ESPRESSE PAPA URBANO II IN OCCASIONE DELLA PRIMA CROCIATA PER LIBERARE LA TERRA SANTA. MA ERA IL 1095, NON LA SETTIMANA SCORSA. AMEN. MASSIMO DE MURO

IL CIELO E LA TERRA
Jorge Mario Bergoglio, Abraham Skorka
Editore Mondadori
ebook euro: 4,99
Con la sua immediatezza e la sua spontanea umanità Jorge Mario Bergoglio, il primo pontefice del continente americano, ha conquistato il cuore dei fedeli e l’ammirazione dei non credenti. Ma chi è Francesco, il papa «venuto dalla fine del mondo»? A raccontarcelo in queste pagine è lui stesso, attraverso un colloquio amichevole e appassionato – avvenuto quando era ancora arcivescovo di Buenos Aires – con Abraham Skorka, rettore del Seminario rabbinico della capitale argentina. Non un manifesto dottrinario, dunque, né un trattato teologico sulla Chiesa del XXI secolo, ma un dialogo interreligioso con un uomo di profonda spiritualità, che è uno dei modi privilegiati per assolvere il compito essenziale di ogni cristiano: «avvicinare l’anima dell’uno a quella dell’altro», finché «l’anima dell’uno si riflette nell’altro», e questo è possibile solo se si è capaci di «abbassare le difese, aprire le porte di casa e offrire calore umano». In queste riflessioni con il «fratello» ebreo sui temi fondamentali della vita dell’uomo – la nascita e la morte, le forme della convivenza civile, le insidie del potere, la possibilità di un’etica condivisa tra laici e credenti, l’omosessualità, l’eutanasia – conosciamo Jorge Mario Bergoglio e la sua strada maestra, quella dell’incontro e della costruzione della fraternità. Con gli atei, nella comune scoperta delle ricchezze dell’animo umano; con chi opera per la giustizia sociale, nello sforzo di tradurre in pratica quotidiana la verità del Vangelo; con le gerarchie ecclesiastiche, per ritrovare l’antica umiltà e il valore del dubbio, cifre di una dimensione pastorale gradita al Signore e benefica per il suo popolo. Ma a emergere nitidamente è anche il profilo di un cardinale che ha affrontato con decisione e senza compromessi gli anni più difficili della storia del suo Paese, e che non risparmia giudizi netti su questioni di respiro universale e di bruciante attualità: il ritorno della Chiesa a un percorso di santità, la selezione del clero non più basata su criteri corporativi, il pericolo insito in qualsiasi tipo di fondamentalismo, la deriva nichilista del capitalismo globalizzato, l’attenzione ai poveri e agli ultimi come impegno confessionale non più derogabile. Un libro che offre importanti spunti di riflessione ai credenti e ai laici desiderosi di conoscere il pensiero del nuovo Papa, una figura destinata a segnare la storia della Chiesa e la nostra contemporaneità.
AUTORE Jorge Mario Bergoglio è nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, da una famiglia di origine piemontese. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale nel 1969, quella episcopale nel 1992 da Giovanni Paolo II, che lo ha poi nominato arcivescovo di Buenos Aires nel 1998.
Dal 2005 al 2011 ha guidato la Conferenza episcopale argentina. Il 13 marzo 2013 è stato eletto al soglio di Pietro con il nome di Francesco, 266o vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, primo pontefice proveniente dall’ordine della Compagnia di Gesù e dall’America Latina.

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