giovedì 30 aprile 2015

«CIAO PAPÀ, NON SO SE TI SPEDIRÒ MAI QUESTA LETTERA, MA INTANTO LA SCRIVO. TI DEVO DIRE DELLE COSE PERCHÉ QUA LA VITA SI FA COMPLESSA ED È SEMPRE PIÙ DIFFICILE CAPIRE, RESTARE LUCIDI, TROVARE UN SENSO, INTERROGARSI SULLA FELICITÀ.» INIZIA COSÌ LA LETTERA DI CARLO G. GABARDINI AL PADRE... (redazione)

FOSSI IN TE IO INSISTEREI
di Carlo G. Gabardini
Mondadori editore
ebook euro: 8,99
Una lettera che è il dialogo a lungo rimandato fra un figlio diventato adulto e un padre troppo esemplare e troppo amato a cui, chi scrive, deve dire addio per affrontare la vita ancora da vivere. Alternando ciò che è stato e ciò che è, Gabardini dà voce a un «romanzo famigliare» che prende avvio nella Milano degli anni Settanta-Ottanta in un appartamento nel quale i protagonisti – un padre, una madre e cinque figli, fra maschi e femmine – consumano cene «politicamente scorrette», si confrontano e si contano per scegliere la nuova auto da acquistare o il luogo dove trascorrere uno specialissimo compleanno, giocano partite di Trivial Pursuit, si danno appuntamento in cucina per tè notturni che diventano il momento più atteso e più intimo della loro quotidianità. È lì che Carlo deve imparare a poco a poco a districarsi fra le inquietudini, i sogni e le delusioni prima di bambino e poi di adolescente: le spavalderie infantili, le insicurezze liceali, la decisione di fare l’attore tradendo le aspettative di chi già lo immagina avvocato, i primi innamoramenti e turbamenti sessuali. E poi la morte del padre, inaccettata e inelaborabile, che scandisce il passaggio lacerante a una maturità a cui si sente impreparato. Allora non resta che ingolfarsi di lavoro (il teatro, il cinema, la televisione, la radio) e stordirsi di ogni possibile eccesso, togliendo spazio ad amori e affetti, ma soprattutto a se stesso. Fino a quel 31 ottobre 2013 quando il suicidio di un ragazzo omosessuale lo spinge a scrivere alla «Repubblica» una lettera in cui dichiara con fermezza che essere gay è bellissimo. Fossi in te io insisterei è un racconto intimo e coraggioso, ironico e struggente, in cui è impossibile non riconoscersi perché, come scrive Gabardini, «il coming- out non è un’esclusiva degli omosessuali, ma di tutti. Perché “venir fuori”, mostrarsi per chi si è realmente, urlare cosa si desidera per la propria esistenza, non concerne solo la sfera sessuale, riguarda il nostro senso di stare al mondo. Fare coming-out significa cominciare a vivere». Un libro che è un invito a non aver paura, a uscire allo scoperto, a rivelare agli altri (e prima ancora a noi stessi) chi siamo realmente e cosa vogliamo per la nostra vita. Un invito a non mollare. A insistere. Perché solo così possiamo riprendere in mano il filo della nostra esistenza.
AUTORE Carlo G. Gabardini, attore e autore, è nato a Milano. È stato autore di cameracafé, dove ha interpretato il personaggio di Olmo. È tra i fondatori del milanofilmfestival, è stato autore degli spettacoli teatrali di Paolo Rossi ed è conduttore per radio24. Il suo video “La marmellata e la nutella” (ci si innamora di chi ci s’innamora) ha avuto più di 400.000 visualizzazioni. Questo è il suo primo libro.

mercoledì 29 aprile 2015

IL CENTRAVANTI, IDOLO DELLE FOLLE, PRESENTA UNA FERITA ALLA TESTA E UNO SQUARCIO NEL PETTO: PER GLI INQUIRENTI È SUBITO CHIARO CHE NIKO È STATO UCCISO DA UN COLPO DI PISTOLA E POI SUL SUO CORPO QUALCUNO HA INFIERITO CON UN’ARMA DA TAGLIO. RESTA DA SCOPRIRE CHI È STATO E PERCHÉ. DA QUI, IN PARALLELO CON LE INDAGINI DELLA POLIZIA IMPEGNATA A DARE UN VOLTO ALL’ASSASSINO, SI APRE L’INCHIESTA DEL GIORNALISTA CHE, INCARICATO… (redazione)

LA FINE DEL CAMPIONE
di Gian Paolo Ormezzano
Cairo Editore
euro: 14,00
Il corpo disteso a terra, faccia in su, con indosso la divisa insanguinata dell’allenamento. Così Rino Mossotti, stimato giornalista sportivo del principale quotidiano della città, trova nello spogliatoio dello stadio il bomber argentino Niko Gonzalez.
Il centravanti, idolo delle folle, presenta una ferita alla testa e uno squarcio nel petto: per gli inquirenti è subito chiaro che Niko è stato ucciso da un colpo di pistola e poi sul suo corpo qualcuno ha infierito con un’arma da taglio. Resta da scoprire chi è stato e perché.
Da qui, in parallelo con le indagini della polizia impegnata a dare un volto all’assassino, si apre l’inchiesta del giornalista che, incaricato dal suo direttore, cerca di ricostruire, attraverso una serie di interviste, lo scenario complesso in cui si muoveva la figura del campione. Mossotti ascolta la vedova di Gonzalez, il compagno di squadra Mauro Tartaglia, don Gino, ex cappellano della società, l’allenatore, il presidente e il direttore generale del club in cui giocava il fenomeno, il criminologo Salvatore Mariazzi, l’esperto di doping Piercarlo Savani, il commissario di polizia, il capo degli ultras. E quella che emerge è una verità totalmente diversa da come di solito la raccontano i giornali: una realtà drammatica e violenta, che getta una luce livida sul mondo del calcio, e dello sport tutto, oltre che sulla personalità stessa del campione ucciso. Una realtà che deve rimanere nascosta perché gli interessi in ballo sono troppo alti. Perché nessuno può permettersi di cambiare le regole del gioco.
AUTORE Gian Paolo Ormezzano, giornalista torinese, classe 1935, è stato direttore di Tuttosport, inviato speciale de La Stampa e collaboratore di Famiglia Cristiana. Tra i suoi libri: Storia (e storie) del calcio, Storia del ciclismo, premio Bancarella Sport nel 1978, e Storia dell’atletica (Longanesi), Giro d’Italia con delitto (Marietti) e Non dite a mia mamma che faccio il giornalista sportivo (lei mi crede scippatore di vecchiette) (Limina).

martedì 28 aprile 2015

COSA C’È DI MEGLIO PER RILASSARSI CHE LASCIARE IL CAOS DI ROMA E GODERSI UNA PICCOLA VACANZA LIGURE FUORI STAGIONE, IN UN ALBERGHETTO CHE PROMETTE TRANQUILLITÀ E BUON CIBO? UNA DONNA SCIALBA DAI MODI UN PO’ BRUSCHI, RICEVE UN INVITO INASPETTATO PER L’INAUGURAZIONE DI UN RESORT A CINQUE STELLE, IN UNA SONTUOSA VILLA ACCANTO ALL’ANTICA TORRE CHE DÀ NOME ALLA LOCALITÀ. L’EVENTO, RECITA L’INVITO, SARÀ DI RILIEVO INTERNAZIONALE CON OSPITI DI SPICCO ALLIETATI DA UNO CHEF DI GRIDO E DA PROFESSIONISTI DEL BENESSERE. MA CHI L’HA INVITATA? CHI PUÒ SAPERE CHE LEI È LÌ? (redazione)

QUESTO SOLE TI PROTEGGERÀ
di Silvana Giacobini
Cairo Editore
euro: 14,00
Cosa c’è di meglio per rilassarsi che lasciare il caos di Roma e godersi una piccola vacanza ligure fuori stagione, in un alberghetto che promette tranquillità e buon cibo? Per la scrittrice Margot Amati qualche giorno a Torralba, vicino a Chiavari, è una promessa di serenità in un momento non facile: il suo editore le fa pressioni per la consegna del nuovo giallo e con il fidanzato lontano c’è una crisi non dichiarata. Ma dopo due giorni di meritato riposo, rimasta unica cliente della locanda di Claretta Molinari, una donna scialba dai modi un po’ bruschi, riceve un invito inaspettato per l’inaugurazione di un resort a cinque stelle, in una sontuosa villa accanto all’antica torre che dà nome alla località. L’evento, recita l’invito, sarà di rilievo internazionale con ospiti di spicco allietati da uno chef di grido e da professionisti del benessere. Ma chi l’ha invitata? Chi può sapere che lei è lì? Margot è sorpresa e al tempo stesso attratta dall’idea, ma è l’imprevista reazione della Molinari a turbarla. La proprietaria cerca in ogni modo di dissuaderla ad andare: la Villa è un luogo maledetto, chi si avvicina muore. Soprattutto se è una donna giovane e bella. Dopo l’infausto pronostico, la supplica almeno di accettare una collana preziosissima, una sorta di talismano che non dovrà togliersi mai. Per il suo bene. Ma quando la scrittrice si presenta a Villa Soltera, si trova di fronte all’imponente ritratto di una misteriosa Signora in Nero che porta una collana identica alla sua…
In un crescendo di tensione, la “Ragazza in Giallo” si trova catapultata in un mondo dove nessuno è come sembra e tutti nascondono segreti impronunciabili. Anche la maledizione sembra esistere: sono tante le donne morte fra quelle mura e la linea di sangue non accenna a interrompersi. La bella Margot indaga a rischio della vita e il suo cammino incrocerà quello di un’antica setta di adepti senza volto, e di criminali dai colletti bianchi che infiltrano meticolosamente le Grandi Opere dell’Italia che conta. Fino all’incredibile verità.
AUTRICE Silvana Giacobini, romana di nascita e milanese di adozione, è sposata e ha una figlia. È stata direttore di Gioia, ha progettato e diretto i settimanali Chi (Mondadori) e Diva e donna (Cairo). Ha collaborato con vari quotidiani e condotto trasmissioni per Rai e Mediaset, di cui è opinionista. Ha scritto i romanzi La signora della città e Un bacio nel buio che sono diventati film per la tv. È autrice anche del libro di ritratti Celebrità e di Sophia Loren, una vita da romanzo. Per Cairo ha pubblicato Chiudi gli occhi (2007), Conosco il tuo segreto (2009), La settima anima (2011) e Il leone di terracotta (2013). I suoi libri sono tradotti in Germania, Spagna, Repubblica Ceca e Polonia.

lunedì 27 aprile 2015

COMINCIA COSÌ, CON UN CARTELLINO ROSSO NON DATO, LA CARRIERA DI NICOLA RIZZOLI, CHE QUEL GIORNO DEL 1987 A BOLOGNA HA SEDICI ANNI E NON È L’ARBITRO, MA UN ATTACCANTE. ED È PROPRIO PER SCOPRIRE TUTTI I SEGRETI DEL REGOLAMENTO E POTER RIBATTERE A TONO CHE DECIDE DI ISCRIVERSI AL CORSO PER ARBITRI. È L’INIZIO DI UN PERCORSO LUNGO QUASI TRENT’ANNI CHE, DAI CAMPETTI DI PROVINCIA E DALLE TRASFERTE IN SOLITUDINE IN OGNI ANGOLO D’ITALIA, LO CONDURRÀ AL PALCOSCENICO DEGLI EUROPEI 2012, A WEMBLEY PER LA FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE 2013, FINO AL LEGGENDARIO MARACANÃ DI RIO PER LA FINALE DEGLI ULTIMI MONDIALI GERMANIA-ARGENTINA. PER LA PRIMA VOLTA NICOLA RIZZOLI RACCONTA I SUOI SEGRETI TECNICI, I MOMENTI DI GOLIARDIA VISSUTI CON I COMPAGNI DI AVVENTURA...(redazione)

CHE GUSTO C’È A FARE L’ARBITRO
di Nicola Rizzoli
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
IL CALCIO SENZA IL PALLONE TRA I PIEDI
La sua vita, la sua tecnica, le sue emozioni. Il calcio raccontato dal miglior arbitro del mondo.
«E allora?» urlo. «Allora cosa?» risponde l’arbitro. «Dico, solo punizione? A momenti mi stacca una gamba!» Comincia così, con un cartellino rosso non dato, la carriera di Nicola Rizzoli, che quel giorno del 1987 a Bologna ha sedici anni e non è l’arbitro, ma un attaccante. Ed è proprio per scoprire tutti i segreti del regolamento e poter ribattere a tono che decide di iscriversi al corso per arbitri. È l’inizio di un percorso lungo quasi trent’anni che, dai campetti di provincia e dalle trasferte in solitudine in ogni angolo d’Italia, lo condurrà al palcoscenico degli Europei 2012, a Wembley per la finale di Champions League 2013, fino al leggendario Maracanã di Rio per la finale degli ultimi Mondiali Germania-Argentina. Per la prima volta Nicola Rizzoli racconta i suoi segreti tecnici, i momenti di goliardia vissuti con i compagni di avventura, gli ineludibili riti prepartita – la playlist da ascoltare nello spogliatoio, il Vicks Vaporub da respirare a fondo per rilassarsi, lo stemma Fifa da cucire personalmente sulla divisa con ago e filo come gli aveva insegnato a fare la nonna –, tanti retroscena e aneddoti che includono campioni del calibro di Messi, Ibrahimovic, Cassano, Totti, Baggio, Maldini. Ma ricorda anche la bufera di Calciopoli, tutti i suoi sbagli, il rapporto prezioso con un maestro come Pierluigi Collina e le volte in cui è stato a un passo dal mollare tutto. Che gusto c’è a fare l’arbitro è un viaggio emozionante nella carriera del miglior arbitro del mondo, è una fonte di ispirazione preziosa per chi ha scelto o sceglierà di seguirne le orme, è una vera, convinta, divertente, serissima dichiarazione d’amore al gioco del calcio.
AUTORE Nicola Rizzoli ha esordito in Serie A nell’aprile 2002. Nominato per tre anni consecutivi miglior arbitro italiano (date) e miglior arbitro del mondo nel 2014, ha diretto quasi 200 partite nella massima serie e, a livello internazionale, la finale di Europa League nel 2010, quella di Champions League nel 2013 e quella dei Mondiali brasiliani 2014.

venerdì 24 aprile 2015

FANTOZZI IPSE DIXIT: “GLI IMMIGRATI? E’ UN PROBLEMA GRAVISSIMO. PURTROPPO HA RAGIONE SALVINI, LA SOLUZIONE È SOLO DARGLI DA MANGIARE IN AFRICA. LE NAVI NON SERVONO A NIENTE”. SONO LE PAROLE DI PAOLO VILLAGGIO, INTERVENENDO A LA ZANZARA (RADIO24), A PROPOSITO DEL TRAGICO NAUFRAGIO NEL CANALE DI SICILIA. “QUELLO CHE PROPONGONO TUTTI” – CONTINUA– “È IMPEDIRE CHE QUESTI ESCANO DALLA LIBIA, IMPEDIRE CHE QUESTI DISGRAZIATI VENGANO IN EUROPA PERCHÉ AL NORD EUROPA NON LI VOGLIONO. QUINDI, VORREBBERO FARLI ANNEGARE. E ALLORA LA MIA SOLUZIONE È QUESTA: VIA LE NAVI DA GUERRA, BISOGNA INTERVENIRE ECONOMICAMENTE A FAVORE DI QUESTI DISGRAZIATI CHE RISCHIANO LA VITA. ANDARE LÌ VESTITI DA SUORE, FINGENDO DI ESSERE BUONI, NON SERVE A NIENTE”. E AGGIUNGE: “IN ITALIA C’È UN FINTO BUONISMO TIPICAMENTE CATTOLICO... (Il fatto quotidiano)

FANTOZZI FOREVER
di Paolo Villaggio
Cairo Editore
euro: 15,73
Il ragioniere più iellato di sempre torna in una nuova avventura, alle prese con le beghe di oggi: tra tasse, crisi, facebook e twitter ce la farà il più indistruttibile dei perdenti a sopravvivere anche stavolta? E ci sono pure i suoi compagni di una vita: la Pina, il geometra Filini, l’irraggiungibile Silvani e ovviamente il temuto Megadirettore Galattico… Il mondo è cambiato, ma Fantozzi no: ultimo erede di una stirpe di perdenti autentici, dovrà vedersela con un mondo popolato da falsi vincenti.
AUTORE Paolo Villaggio (Genova, 30 dicembre 1932) è attore, scrittore, comico. Interprete televisivo e cinematografico di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, è noto soprattutto per la creazione letteraria e la seguente trasposizione cinematografica (in dieci pellicole) del ragionier Ugo Fantozzi. Oltre alla saga fantozziana, è autore di molti libri, tra cui i recenti Storia della libertà di pensiero (Feltrinelli), Storie di donne straordinarie, Crociera lo cost, Mi dichi: prontuario comico della lingua italiana, Siamo nella merda: pillole di saggezza di una vecchia carogna (tutti per Mondadori).

giovedì 23 aprile 2015

DIVORZIO BREVE, È LEGGE DELLO STATO. IN MATERIA DI DIVORZIO ERAVAMO UNO DEI PAESI PIÙ ARRETRATI. CON QUESTA NUOVA LEGGE CI AVVICINIAMO AGLI ALTRI PAESI OCCIDENTALI. SPROFONDEREMO ANCORA DI PIÙ NELLA CLASSIFICA DEI PAESI CHE HANNO I TRIBUNALI INCASINATI. PER LE SEPARAZIONI CONSENSUALI LA PRATICA SI RISOLVE PRESTO, MA PER QUELLE GIUDIZIALI NON BASTERÀ UN ANNO PER AVERE UNA SENTENZA, QUINDI CI SI TROVERÀ AD AVERE UNA CAUSA DI DIVORZIO CHE A SECONDA DEL TRIBUNALE DI COMPETENZA VIAGGERÀ PIÙ VELOCE DELLA CAUSA DI SEPARAZIONE. UN BEL CASOTTO ALL'ITALIANA. PER LE QUESTIONI PATRIMONIALI RESTA IRRISOLTO IL PUNTO DEL CONIUGE ABBANDONATO O TRADITO, SPESSO CHI SE NE VA O TRADISCE POI CHIEDE ANCHE GLI ALIMENTI (FATTO SALVO PER I FIGLI), PROCURANDO OLTRE AL DANNO ANCHE LA BEFFA. IN MATERIA DEI DIRITTI PERSONALI SIAMO VERAMENTE AL MEDIOEVO NON C'È CHE DIRE. PER IL DIVORZIO IMMEDIATO IN CASO DI SEPARAZIONE CONSENSUALE E SENZA FIGLI A CARICO NON C'È STATO NIENTE DA FARE, PER LA MORALE DELL'ITALIETTA PASTASCIUTTARA CI SI DEVE ACCAPIGLIARE PER ALMENO SEI MESI, POI LIBERI TUTTI... massimo.demuro@iltrovalibri.it

I PERPLESSI SPOSI
Indagine sul mondo dei matrimoni che finiscono in tribunale
di Gassani G. Ettore
Aliberti Editore
ebook euro: 8,49
In Italia il tempo medio per emettere un provvedimento provvisorio di separazione è di appena 27 minuti: un tempo brevissimo, in cui si consumano tanto matrimoni usa e getta quanto unioni alle soglie delle nozze d’oro. Vere e proprie guerre in tribunale che mettono in campo figli contesi, ipocrisie, tradimenti, onore ferito. “I perplessi sposi” è la prima analisi di questo scenario fatto di nuove povertà, discriminazioni, diritti calpestati o non riconosciuti, uomini che odiano le donne e viceversa, ma anche addetti ai lavori troppo spesso inadeguati. E se fosse arrivato il momento di voltare pagina? Prefazione di Paolo Guzzanti.
AUTORE L’avv. Gian Ettore Gassani si è laureato a Roma, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” con tesi in Diritto Penale: “Principio della personalità nella responsabilità penale”. E’ cassazionista del Foro di Roma. Esperto in Diritto di Famiglia, Diritto penale della famiglia, Diritto di famiglia internazionale, Successioni, Diritto Penale ordinario e minorile, Adozioni Internazionali, Sottrazioni Internazionali dei Minori, Responsabilità medico-sanitarie, Trust. Presidente Nazionale e fondatore dell’AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani per la tutela delle Persone, dei Minorenni e della Famiglia), con sede in Roma alla via Ezio n.12 (00192). Direttore Nazionale INarf (Istituto nazionale di ricerca statistica sulla famiglia e sui minori). Editore del giornale “Lex Familiae”. Autore del saggio “ I Perplessi Sposi”

mercoledì 22 aprile 2015

L’ISLAM NON È UNA RELIGIONE DI PACE.” IMPEGNATA DA SEMPRE NELLA DIFESA DEI DIRITTI UMANI, CON OPINIONI RADICALI CHE LE SONO GIÀ VALSE UNA FATWA, AYAAN HIRSI ALI È UNA DELLE VOCI PIÙ POTENTI E CONTROVERSE DEL MONDO ISLAMICO. ATTRAVERSO LA SUA DRAMMATICA ESPERIENZA, TESSENDO INSIEME ANALOGIE STORICHE ED ESEMPI ILLUMINANTI DELLA SOCIETÀ MUSULMANA CONTEMPORANEA, INTENDE DEMOLIRE I LUOGHI COMUNI SULL’ISLAM – QUELLI CHE CI IMPEDISCONO DI RICONOSCERE CHE LA VIOLENZA, E LA SUA GIUSTIFICAZIONE, SONO ESPLICITAMENTE PRESENTI NEI SUOI TESTI SACRI. SOLO GUARDANDOLO PER QUELLO CHE È POTREMO RISOLVERE IL PROBLEMA…(redazione)

ERETICA
Cambiare l’Islam si può
Ayaan Hirsi Ali
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
Infedele. Nomade. Eretica. La voce più sincera del mondo musulmano ci spiega perché oggi l’Islam può cambiare. E perché ha bisogno dell’Occidente.
“È mia intenzione mettere a disagio molte persone: non solo i musulmani, ma anche i difensori occidentali dell’Islam. Non lo farò disegnando vignette, voglio invece sfidare secoli di ortodossia religiosa con idee e argomenti che, sono certa, saranno definiti eretici: l’Islam non è una religione di pace.” Impegnata da sempre nella difesa dei diritti umani, con opinioni radicali che le sono già valse una fatwa, Ayaan Hirsi Ali è una delle voci più potenti e controverse del mondo islamico. Attraverso la sua drammatica esperienza, tessendo insieme analogie storiche ed esempi illuminanti della società musulmana contemporanea, intende demolire i luoghi comuni sull’Islam – quelli che ci impediscono di riconoscere che la violenza, e la sua giustificazione, sono esplicitamente presenti nei suoi testi sacri. Solo guardandolo per quello che è potremo risolvere il problema sempre più pressante e globale della violenza politica perpetrata in nome della fede. L’Occidente ha le sue responsabilità: non può avere paura di apparire intollerante e abdicare al pensiero critico. L’Islam ha bisogno di una riforma che ne sovverta i principi, anche religiosi, una riforma pacifica contro le stragi di Is e Boko Haram che, nella proposta dell’autrice, dovrà costruirsi su cinque pilastri concettuali: garantire che Maometto e il Corano siano aperti all’interpretazione e alla critica; dare priorità all’esistenza terrena; legare le mani alla sharia; porre fine alla pratica dell’“ordinare il bene e proibire il male”; e, infine, abbandonare l’appello al jihad. Anche questa volta le sue non sono parole leggere: “Non vedo altra via, per noi, verso il futuro: altra via, almeno, che non sia disseminata di cadaveri”.
AUTORE Ayaan Hirsi Ali è nata in Somalia nel 1969, è arrivata in Olanda nel 1992, dieci anni dopo è stata eletta deputata al parlamento dell’Aja. Nel 2006 si è dimessa dal suo incarico in seguito a una contestazione sulla sua richiesta di asilo politico. Ha raccontato la sua vita e le sue battaglie di libertà in Infedele (Rizzoli 2007, ora in Bur).

martedì 21 aprile 2015

ANDARE INSIEME, ANDARE LONTANO
di Enrico Letta
Mondadori Editore
euro: 15,30
«Se vuoi correre veloce vai da solo, se vuoi andare lontano devi farlo insieme» recita un adagio africano. È a partire da questa suggestione essenziale, eppure così adatta a descrivere l’orizzonte che l’Italia e l’Europa hanno dinanzi a sé, che Enrico Letta torna a raccontarsi dopo oltre un anno di silenzio. Non una memoria dei suoi dieci mesi da presidente del Consiglio, né un espediente per cercare immediate rivincite personali. Ma una riflessione proiettata al futuro, che, anche passando attraverso quell’esperienza, si sofferma su un’idea di comunità molto distante, per contenuti e stile, dall’attuale conformismo. E assai diversa da un modello di politica come quello di House of Cards, fatto di intrighi e spregio della parola, che dal pensiero di Machiavelli sembra mutuare solo l’inno al «fine che giustifica i mezzi» e non i consigli alla ragionevolezza e alla temperanza nell’azione di governo. Per Letta non esiste un solo momento positivo della nostra storia unitaria che non sia stato figlio di un progetto condiviso. E oggi più che mai l’Italia, per sfruttare al meglio le condizioni esterne positive createsi nel 2015, grazie in particolare all’azione svolta dalla Banca centrale europea di Mario Draghi, deve coinvolgere le migliori energie di cui dispone in un grande sforzo collettivo. Per favorire una ripresa attesa ormai da troppo tempo e, soprattutto, per alleviare le ferite ancora aperte della crisi e aggredire il più grave dei mali della società italiana: la mancanza di lavoro, specie per i giovani. Nessuno può riuscire ad affrontare impegni di questa portata da solo, con la logica dell’esclusione, con la ricerca strumentale del nemico, con la delega in bianco. Quel che invece il Paese deve concedersi è la chance di dimostrare al mondo di essere «nazione» e «comunità», la capacità di unire virtù democratica e consenso, il coraggio di dire no alle scorciatoie. Il mondo non è mai stato così interconnesso. Molte sono le incognite e le ragioni di apprensione. Ma altrettante sono le opportunità di arricchimento reciproco e partecipazione. Per coglierle c’è bisogno di tutto il «pensiero pesante» di cui siamo capaci. Perché il sogno dell’Europa unita può realizzarsi solo recuperando l’afflato ideale di quanti, per primi, ne colsero la straordinaria valenza per le generazioni successive. E perché la democrazia italiana può rigenerarsi solo se accetta la sfida della politica competente. Una politica che approfondisce e cerca di capire, ma poi decide assumendosi le proprie responsabilità. Una politica, soprattutto, intesa come tensione etica e dedizione alla cosa pubblica, che vuole incidere sulla realtà, senza mai smarrire, però, la consapevolezza più importante: la differenza che passa tra governare e comandare.
AUTORE Enrico Letta, è nato a Pisa nel 1966. Sposato, ha tre figli. È stato presidente del Consiglio dei ministri dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014.

venerdì 17 aprile 2015

IO MI VOGLIO BENE NASCE DAL DESIDERIO DI CONDIVIDERE QUESTO SAPERE, PERCHÉ SE «SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO» (E LO SIAMO) È DAVVERO FONDAMENTALE APPROFONDIRE IL DISCORSO. MARCO LO FA IN DUE MODI. INNANZITUTTO, DA SCIENZIATO: RACCONTA TUTTO CIÒ CHE AVREMMO VOLUTO SAPERE SUI CIBI E NON CI HANNO DETTO, DAI BENEFICI CHE APPORTANO AL NOSTRO ORGANISMO ALLE MALATTIE CHE CI AIUTANO A PREVENIRE, DAI NUTRIENTI CHE CONTENGONO ALLA LORO INTERAZIONE CON IL NOSTRO GENOMA. IN SECONDO LUOGO, DA CHEF: PER QUESTA OCCASIONE HA APERTO IL SUO RICETTARIO E HA ESTRATTO I PIATTI CHE PIÙ RAPPRESENTANO LA SUA IDEA DI CUCINA DEL BENESSERE… (redazione)

IO MI VOGLIO BENE.
Gli indispensabili in cucina: i mie alimenti del benessere e 300 idee per cucinarli
Marco Bianchi
Mondadori Editore
euro: 15,73

Mangiare «buono e sano» non solo è possibile, è anche semplice, afferma Marco Bianchi: basta conoscere gli alimenti. Io mi voglio bene nasce dal desiderio di condividere questo sapere, perché se «siamo quello che mangiamo» (e lo siamo) è davvero fondamentale approfondire il discorso. Marco lo fa in due modi. Innanzitutto, da scienziato: racconta tutto ciò che avremmo voluto sapere sui cibi e non ci hanno detto, dai benefici che apportano al nostro organismo alle malattie che ci aiutano a prevenire, dai nutrienti che contengono alla loro interazione con il nostro genoma. In secondo luogo, da chef: per questa occasione ha aperto il suo ricettario e ha estratto i piatti che più rappresentano la sua idea di cucina del benessere. Tra ricette completamente nuove, rinnovate, ripensate e grandi classici, ha riunito in questo libro più di 300 idee per portare in tavola la salute in tutte le forme immaginabili. Per mettere un po’ d’ordine in questa massa enorme di conoscenze e spunti, Marco ha suddiviso Io mi voglio bene in dieci capitoli, ciascuno dedicato a un alimento: scopriremo le mille virtù di semi e frutta secca e i superpoteri dei cereali integrali (con e senza glutine); impareremo a scegliere le proteine più salutari, zigzagando tra il pesce azzurro e il formaggio (e non); smaschereremo gli insospettabili legumi, che siamo abituati a considerare «cibo povero» e non lo sono affatto, e ci stupiremo nel trovare un numero pressoché infinito di alleati di ogni colore tra le fila di frutta e verdure. Capiremo infine come rendere voluttuoso il benessere a tavola, perché con cioccolato e liquirizia alla mano si possono realizzare piatti strepitosi e convincere anche i più reticenti a seguirci in questa avventura. Volersi bene in cucina, in fin dei conti, altro non è se non questo, un’avventura. Si tratta di avere voglia di provare, per ricevere in cambio la consapevolezza che i piatti della salute sono gustosi, divertenti da preparare, adatti a tutta la famiglia e, per di più, ci aiutano a stare bene. Questo libro è una chiamata ai fornelli: pronti a mettervi in gioco e a scoprire quanto saporita e prelibata può essere la salute?
AUTORE Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, promuove i fattori protettivi della dieta e le regole della buona alimentazione attraverso consigli gastronomici che aiutano a restare in salutee a prevenire le patologie più comuni. Autore di numerosi libri, nel 2013 ha vinto il Premio Bancarella della Cucina con l’opera Un anno in cucina con Marco Bianchi (2012). Nel marzo del 2013 è stata pubblicata la collana «A tavola con Marco Bianchi», distribuita in edicola dal «Corriere della Sera». Con Mondadori ha pubblicato Le ricette della dieta del digiuno (con MariaGiovanna Luini, 2013), 50 minuti 2 volte alla settimana (2014) e Io mi muovo (2014). Per Fox Life ha realizzato il docu-reality «Tesoro, salviamo i ragazzi!», e i programmi «In linea con Marco Bianchi» e «Aiuto, stiamo ingrassando!». Dopo «Geo&Geo» e «Detto Fatto», da settembre 2014 torna sulle reti Rai con il suo spazio «La Cucina della Salute» a «La Prova del Cuoco» (Rai1). Sul web è presente con il suo blog Bello&Buono su D.repubblica.it, in cui fornisce consigli sulla corretta alimentazione e gustose ricette.

giovedì 16 aprile 2015

GLI SCRITTI AUTOBIOGRAFICI DI SOLITO SONO DA PRENDERE CON CAUTELA, PERCHÉ L’AUTORE RACCONTA NON QUELLO CHE VERAMENTE È, MA QUELLO CHE VORREBBE APPARIRE AGLI OCCHI DEGLI ALTRI. SONO PER LO PIÙ UN’OPERAZIONE DI MARKETING PERSONALE, UNA FINZIONE NARCISISTICA IN CUI L’IO, PUR ANIMATO DA ONESTE INTENZIONI, FINISCE PER APPALESARSI IN TUTTA LA SUA MOLESTA SUPPONENZA. «PER SCRIVERE UNA VERA AUTOBIOGRAFIA» DICEVA CARLO FRUTTERO «BISOGNA AVERE UN’IDEA STATUARIA DI SE STESSI O L’AMBIZIONE DI LASCIARE UNA TRACCIA.» FIGURARSI LUI, CHE RIPETEVA CHE DOPO MANZONI UNO SCRITTORE NON PUÒ COLTIVARE AMBIZIONI... (prefazione Ernesto Ferrero)

DA UNA NOTTE ALL’ALTRA
di Carlo Fruttero
Mondadori Editore
ebook euro: 5,99
(leggi prefazione Ernesto Ferrero)
Il libro che avete tra le mani è davvero prezioso: non solo perché è un libro, e non solo perché ne contiene molti altri, ma soprattutto perché racchiude le ultime pagine scritte da Carlo Fruttero, sinora inedite. Per lui, come per ogni lettore vero, i grandi libri di ogni tempo stanno vicini, in un continuo dialogo: «non c’è nessun criterio, vanno sistemati così, come viene viene. È questo il loro bello» dice con il suo sorriso sornione in un dialogo immaginario con Fabio Fazio, insieme al quale aveva concepito questo progetto, «è la mania delle classifiche a rovinare sempre tutto». Così Fruttero raccoglie, per se stesso e per noi, i libri che più ha amato, dall’Iliade fino a Pinocchio, da Madame Bovary a Don Camillo, da Shakespeare a Calvino: e ce li racconta attraverso “schede” fulminanti per acume e ironia, spiegandoci senza mai salire in cattedra quanto un buon libro sia sempre “contemporaneo del futuro”. Una galleria di “ritratti di romanzi” e di scrittori, da percorrere con passione e profondo divertimento, con lo stupore di chi può attraversare la biblioteca di uno straordinario narratore. Se Fruttero ci parla di sé attraverso i “suoi” libri, le pagine dell’Introduzione e il Backstage della figlia Maria Carla ci raccontano con infinito affetto un uomo che, come scrive Ernesto Ferrero, «di leggere, di scoprire autori nuovi, di incantarsi, di sorprendersi, non si è mai stancato».
AUTORE Carlo Fruttero (1926-2012) è stato romanziere, traduttore, saggista, collaboratore assiduo di numerose case editrici e del quotidiano ‘La Stampa’. Assieme a Franco Lucentini (1920-2002) ha costituito la più celebre coppia del giallo e del giornalismo italiano, firmando decine di romanzi e opere saggistiche oltre a prestigiose curatele e antologie. Fra i titoli più noti ricordiamo La donna della domenica (1972), L’Italia sotto il tallone di F.&L. (1974), A che punto è la notte (1979), Il palio delle contrade morte (1983), La prevalenza del cretino (1985), L’amante senza fissa dimora (1986), La manutenzione del sorriso (1988), Enigma in luogo di mare (1991), Il ritorno del cretino (1992) e Il cretino in sintesi (2002), tutti editi da Mondadori. Da solo per Mondadori ha pubblicato i romanzi Visibilità zero (1999), Donne informate sui fatti (2006), Ti trovo un po’ pallida (2007) e Mutandine di chiffon (2010).

mercoledì 15 aprile 2015

NAPOLI LA CONOSCIAMO TUTTI, E ALLORA PERCHÉ ANDARCI, SI DOMANDA ANTONIO PASCALE. MA SE PROPRIO NON SI PUÒ RESISTERLE, IL SUO CONSIGLIO È LIMITARSI A GUARDARLA DALL’ALTO DELLA TERRAZZA DI CASTEL SANT’ELMO: TANTO “SOTTO DI VOI C’È TUTTA NAPOLI. VEDETE TUTTO, OGNI COSA. IL MARE DI FRONTE A VOI E LA SPECULAZIONE EDILIZIA DIETRO DI VOI.” GIÙ IN BASSO INVECE C’È “UNA PALUDE IN AGGUATO, PARTICOLARI SABBIE MOBILI NON SEGNALATE E TUTTI, ANCHE I PIÙ ATTENTI, POSSONO CADERCI.” MA PASCALE SA CHE IL VISITATORE SI LASCERÀ FATALMENTE VINCERE DALLA TENTAZIONE DI ANDARE A GUARDARE DA VICINO. ECCO CHE ALLORA NON SCENDETE A NAPOLI... (redazione)

NON SCENDETE A NAPOLI
Antonio Pascale
Rizzoli Editore
ebook euro: 6,99
CONTROGUIDA APPASSIONATA ALLA CITTÀ
Esiste una città più raccontata di Napoli? Esiste una città altrettanto presente nell’immaginario collettivo, con il suo bagaglio di luoghi comuni secolari – e non sempre lusinghieri? Probabilmente no. Napoli la conosciamo tutti, e allora perché andarci, si domanda Antonio Pascale. Ma se proprio non si può resisterle, il suo consiglio è limitarsi a guardarla dall’alto della terrazza di Castel Sant’Elmo: tanto “Sotto di voi c’è tutta Napoli. Vedete tutto, ogni cosa. Il mare di fronte a voi e la speculazione edilizia dietro di voi.” Giù in basso invece c’è “una palude in agguato, particolari sabbie mobili non segnalate e tutti, anche i più attenti, possono caderci.” Ma Pascale sa che il visitatore si lascerà fatalmente vincere dalla tentazione di andare a guardare da vicino. Ecco che allora Non scendete a Napoli si offre – un po’ controvoglia – di accompagnarlo in luoghi inusuali (un modernissimo garage scavato nel cuore di una grotta, il mercato ittico, la stazione marittima…), ma parla anche ai napoletani: attenti, perché chiediamo legalità e poi finiamo a comprare prodotti contraffatti che ingrassano la Camorra; attenti, perché a forza di sentirci eccezionali siamo rimasti ultimi e soli. In questo libro, mai indulgente ma sempre giocato sul filo del paradosso, dell’ironia, del rovesciamento, Antonio Pascale rivolge il suo odi et amo alla città in cui è nato. E nel momento in cui cerca di tenercene a distanza ci spinge a comprenderla a fondo, a toglierle la maschera, a guardarla finalmente in faccia. E infine a chiederci: sicuri che Napoli sia così diversa dall’Italia?
AUTORE Antonio Pascale(Napoli, 1966) ha esordito con il reportage narrativo La città distratta (L’Ancora del Mediterraneo 1999), cui sono seguiti, tra gli altri, La manutenzione degli affetti (2003), Passa la bellezza (2005), Questo è il paese che non amo. Trent’anni nell’Italia senza stile (2010) e Le attenuanti sentimentali (2013), tutti per Einaudi. È fra gli autori di Figuracce (2014). Scrive per «Il Mattino», «Il Messaggero», il «Corriere della Sera», «Il Sole 24 Ore», «Le Scienze» e «il Post». È stato l’«intellettuale di servizio» delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi.

martedì 14 aprile 2015

L'ASTROLOGIA È LA SCIENZA CHE STUDIA GLI ASTRI E COME ESSI INFLUENZANO LA VITA SULLA TERRA. QUESTA LA DEFINIZIONE DA VOCABOLARIO. E FIN QUI NESSUNA OBIEZIONE, UNO SI METTE CON IL NASO ALL'INSÙ A GUARDARE IL CIELO E CI VEDE E INTERPRETA QUELLO CHE GLI PARE. QUESTO LO ABBIAMO CAPITO, IL PEZZO CHE MANCA SEMPRE NELLA SPIEGAZIONE È COME I VARI CORPI CELESTI POSSANO INFLUIRE SULLA QUOTIDIANITÀ E SULLA VITA DELLE PERSONE. ANCORA, COME SI POSSONO DARE INDICAZIONI A 7 MILIARDI DI PERSONE DIVIDENDOLE SEMPLICEMENTE IN 12 GRUPPI O SEGNI ZODIACALI? SONO CIRCA 600 MILIONI DI PERSONE PER OGNI SEGNO. PIÙ O MENO GLI ABITANTI DELL'EUROPA, E A TUTTI CAPITERÀ DI INCONTRARE UNA PERSONA INTERESSANTE E DI AVERE VOGLIA DI ORGANIZZARE UN VIAGGIO. BOH! SENZA CONTARE CHE OGNI SEGNO (IMMAGINATE SEMPRE L'EUROPA) HA DELLE CARATTERISTICHE CHE LO DISTINGUONO DAGLI ALTRI: IL LEONE È UNA PERSONA DOMINANTE, LO SCORPIONE È PERMALOSO, LA VERGINE È SCHEMATICO, IL SAGITTARIO È VOLUBILE ECC... BENE, MA I CRETINI I LADRI E I DEFICIENTI DI CHE SEGNO SONO? massimo.demuro@gmail.com

DIMMI DI CHE SEGNO SEI
di Alessia De Luca
Rizzoli Editore
ebook euro: 1,99
La passione non è un optional. Se nasci tormentata e sotto il segno dello Scorpione, non puoi evitarla: ti innamorerai, a letto ti divertirai da impazzire… e poi finirai col cuore spezzato. Francesca lo sa, soprattutto da quando la sua storia con Gianni è finita e lei è tornata a lavorare a Roma. Almeno la città in cui è nata – folle, caotica, immortale – non la tradisce né, per ora, l’ha mai fatto l’oroscopo della sua rivista preferita. Francesca ci crede a metà, eppure su sesso e amore le stelle ci hanno sempre preso. Mai più con un Bilancia, è la sua decisione. Dopo l’ultimo Bastardo ha giurato a se stessa di non illudersi più. Ma quando in treno incontra uno sconosciuto dall’aspetto rude e con due occhi blu dal fascino magnetico, Francesca si rende conto che ha ricominciato a sognare. E sono sogni sfrenati. Di lui non sa nulla, neanche il segno zodiacale. Se si incontreranno di nuovo, però, sarà impossibile resistere, perché in fondo cerchiamo sempre qualcosa di più, qualcosa che assomigli all’amore. Per scoprire che le stelle, forse, non hanno sempre ragione…
AUTRICE Alessia De Luca è nata a Roma. Lavora in un’agenzia pubblicita-ria a Milano e scrive oroscopi su alfemminile.com.

lunedì 13 aprile 2015

FANNO UN'INFINITA TENEREZZA GLI UOMINI CHE SI ATTEGGIANO DA CONQUISTATORI IRRESISTIBILI, CHE PRENDONO LA POSA DA CACCIATORE SCIUPAFEMMINE. QUANDO SI RENDERANNO CONTO CHE LA STORIELLA DELL'UOMO CHE "NON DEVE CHIEDERE MAI" È UNA FAVOLETTA CHE SI SONO INVENTATE LE DONNE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DELLA SPECIE. LE DONNE SI SONO INVENTATE PURE LA COSTRUZIONE ROMANTICA CHE STA ATTORNO ALL'ATTO CHE PERMETTE IL CONCEPIMENTO, E L'IDEA PIÙ FRUTTUOSA È STATA QUELLA DEL CORTEGGIAMENTO, LA PRATICA CHE DOVREBBE IN QUALCHE MODO DESTARE L'INTERESSE DEL MASCHIO PER I SUOI DOVERI DI INSEMINATORE. IN MANCANZA DI QUESTI STRATAGEMMI PER RICHIAMARLO ALL’UNICO COMPITO CHE LA NATURA GLI HA AFFIDATO, IL RAGAZZO SI CONCERTEREBBE ESCLUSIVAMENTE SULLE ZINGARATE CON GLI AMICI DL BAR, URLA E GESTACCI ALLO STADIO E DEDICHEREBBE SOLO QUALCHE LACRIMA SOGNANTE PER LE CURVE DI UNA FUORISERIE DAVANTI ALLE VETRINE DI UN CONCESSIONARIO AUTO. IL VERO DOMINUS NON È CERTO IL MASCHIETTO, UNICO ELEMENTO DEL GENERE ANIMALE CHE È PREDA MENTRE SI CREDE CACCIATORE… massimo.demuro@iltrovalibri.it

STORIE DEL CORTEGGIAMENTO
di E. S. Turner
Castelvecchi Editore
euro: 14,88
Sostengono in molti che negli ultimi decenni l’arte del corteggiamento si sia estinta, pare che non resti molto altro al suo posto, se non infiniti (e a volte squallidi) discorsi sul sesso e sull’intimità. Nessuno è più capace di fare un complimento, l’amore romantico è stato deprezzato e consiste ormai in un vago pasticcio di tenerezze, vanità, superstizioni e sogni. Perché non ripartire dunque da uno “studio” approfondito sul come e sul perché l’uomo abbia cercato di abbellire, sublimare e magnificare con le arti dell’amore quell’istinto tutto animalesco che garantisce la (sovra)popolazione del pianeta? Pubblicato per la prima volta nel 1954, questo saggio di E.S. Turner, celebre giornalista e scrittore inglese, descrive l’evoluzione delle tecniche di corteggiamento nel corso dei secoli a partire dall’età della pietra, quando gli uomini trascinavano le donne per i capelli e le costringevano a un “matrimonio per cattura”, fino a tempi più “moderni” in cui gli innamorati si incontravano al cinematografo e si rifugiavano nell’automobile per consumare i loro incontri amorosi. Se da un punto di vista strettamente biologico il “corteggiamento” è parte dell’istinto riproduttivo della specie, la società moderna, ammantandolo di fascino e mistero, ne ha fatto una interessante attività ricreativa, carica di significati e spunti che prima di ogni altra cosa rivelano lo spirito del tempo, le aspirazioni e le preferenze dei protagonisti di questo gioco amoroso a cui sembra assai difficile rinunciare.
AUTORE E. S. Turner Noto giornalista e scrittore britannico, ha collaborato per circa cinquant’anni al settimanale umoristico «The Punch». Famoso per la sua capacità di descrivere con ironia la società inglese, ha conquistato il successo nel 1948 con il volume Boys Will Be Boys nel quale raccoglieva le truculente storie amate dal pubblico dei “penny papers”. Il libro venne ristampato due volte nella prima settimana di pubblicazione e segnò l’avvento di un nuovo genere letterario, quello della storia sociale popolare. Oltre a pubblicare articoli con numerose testate inglesi, tra cui il «Times Literary Supplement» e la «London Review of Books», Turner ha scritto numerosi saggi e due romanzi con lo pseudonimo di Rupert Lang.

venerdì 10 aprile 2015

CON IL LIBRO PRECEDENTE, L’UOMO CHE SUSSURRA AI POTENTI, BISIGNANI E MADRON SI ERANO FERMATI AL 2013. DA ALLORA MOLTE COSE SONO CAMBIATE. DOPO LA MORTE DI ANDREOTTI E L’ELEZIONE DI BERGOGLIO, LA MAPPA DEL POTERE IN ITALIA È TUTTA DA RIDISEGNARE. ORA UN UOMO SOLO È AL COMANDO, MATTEO RENZI, E UN ALTRO MATTEO, SALVINI, SI È AFFACCIATO ALLA RIBALTA DEL TEATRO POLITICO. LA COMMEDIA È STATA ALLESTITA E I DUE AUTORI PROVANO A RACCONTARLA TRA LE PIEGHE DI UNA CRONACA CHE GIORNALI E TV PROPONGONO SOLO IN PARTE. DAI RETROSCENA DELL’ELEZIONE DI MATTARELLA E IL VERO PERCHÉ DELLA ROTTURA DEL PATTO DEL NAZARENO ALLA CRISI DRAMMATICA ALL’INTERNO DEL VATICANO... (redazione)

I POTENTI AL TEMPO DI RENZI
di Luigi Bisignani e Paolo Madron
Editore Chiarelettere
ebook euro: 9,99
DA BERLUSCONI A DRAGHI, DALLA BOSCHI AL CARDINALE SCOLA… IL FUORI SCENA DELLA POLITICA ITALIANA. TUTTO QUELLO CHE “È COSÌ MA NON SI PUÒ DIRE ”.
– Ma l’altro Matteo, Salvini, come si trova a capo della Lega “celodurista” di Bossi?
– Alle prese con Flavio Tosi, circondato da gay e con tantissimi guai per i debiti del partito, che forse spera di risolvere a Mosca…
Si chiama POTERE. In tutte le sue forme, i suoi tic, i suoi segreti, i suoi perché. Lo vogliono in tanti ma lo provano in pochi. La parola va a chi è informato sui fatti perché il potere lo conosce bene. Col libro precedente, L’UOMO CHE SUSSURRA AI POTENTI, Bisignani e Madron si erano fermati al 2013. Da allora molte cose sono cambiate. Dopo la morte di Andreotti e l’elezione di Bergoglio, la MAPPA DEL POTERE in Italia è tutta da ridisegnare. Ora un uomo solo è al comando, MATTEO RENZI, e un altro Matteo, Salvini, si è affacciato alla ribalta del teatro politico. La commedia è stata allestita e i due autori provano a raccontarla tra le pieghe di una cronaca che giornali e tv propongono solo in parte. Dai retroscena dell’elezione di MATTARELLA e il vero perché della rottura del Patto del Nazareno alla crisi drammatica all’interno del VATICANO. Ecco un Renzi sconosciuto, le storie inedite dei suoi collaboratori, l’improvvisazione e l’arroganza che ha stravolto ogni protocollo, gli affari in corso tra nuove nomine e gaffe internazionali (con BERGOGLIO e OBAMA). Sull’altra sponda anche SALVINI è una vera sorpresa, a cominciare dal nuovo cerchio magico che comprende diversi GAY. Benissimo. Ma la Lega del celodurismo di Bossi? E la DERIVA FASCISTA dell’alleanza con CasaPound e l’amicizia con Putin? Ecco la fotografia strappata e contraddittoria del potere oggi in Italia. Un’Italia che in parte non conosciamo, che fa ridere e anche un po’ piangere. Per salire sul carro di chi è più forte la gara è durissima, mentre i cittadini, disinformati, ignari, storditi, assistono fuori dai Palazzi.
AUTORI
Luigi Bisignani ha lavorato per varie testate giornalistiche. È stato anche capo ufficio stampa per alcuni ministeri della Prima repubblica. Attualmente è partner di una società di consulenza. È stato al centro di clamorose inchieste giudiziarie. È autore di due spy-story: IL SIGILLO DELLA PORPORA e NOSTRA SIGNORA DEL KGB, uscite entrambe per Rusconi. Per Chiarelettere ha scritto il thriller IL DIRETTORE (2014) e con Paolo Madron L’UOMO CHE SUSSURRA AI POTENTI (2013).
Paolo Madron, giornalista, già corrispondente da New York di “Milano Finanza” e vicedirettore di “Panorama”, è ora direttore di Lettera43.it, quotidiano online da lui fondato nel 2010. Ha condotto importanti inchieste sul capitalismo italiano ed è autore di vari libri, tra cui IL LATO DEBOLE DEI POTERI FORTI (Longanesi 2005) e STORIA SEGRETA DEL CAPITALISMO ITALIANO (con Cesare Romiti, Longanesi 2012)

giovedì 9 aprile 2015

CI PERDONERÀ IL MAGO SILVAN SE USIAMO IL SUO PROMESSO BESTSELLER PER UN FINE CHE NON SI ATTIENE AL FILO NARRATIVO DELLA SUA OPERA, IN OGNI CASO BENEFICERÀ DI UNA PRESENTAZIONE CHE IN ALTRO MODO QUI NON AVREBBE MAI AVUTO. HA COLPITO L’ATTACCO DELLA SUA QUARTA DI COPERTINA: “BIANCHE COLOMBE CHE COMPAIONO ALL’IMPROVVISO, CARTE DA GIOCO LANCIATE IN ARIA CON INCREDIBILI PREDIZIONI, LEVITAZIONI SPETTACOLARI…” NELLE MENTI BACATE DEGLI SCALDASEDIA DELLA REDAZIONE DE “ILTROVALIBRI” L’IMMAGINE CHE SI È MATERIALIZZATA RICONDUCEVA AD UN ALTRO PRESTIGIATORE O ILLUSIONISTA DI CUI NON FACCIAMO IL NOME. L’ILLUSIONISTA IN QUESTIONE SI È PRESENTATO CON TANTO DI GIACCA BLU DALLE CUI MANICHE AVEA PROMESSO DI ESTRARRE SOLUZIONI E RINNOVAMENTI COME FOSSERO STATE BIANCHE COLOMBE, FAR VOLARE CARTE CON SU SCRITTI I DECRETI RIVOLUZIONARI CHE AVREBBERO RIMESSO IN MOTO IL PAESE, PREDETTO BOOM ECONOMICI A BREVE GIRO LEVITAZIONE MONETARIE NELLE TASCHE DI TUTTI GLI ITALIANI. BOH!!! VUOI VEDERE CHE I MAGO SILVAN SE LA SAREBBE CAVATA MEGLIO? massimo.demuro@iltrovalibri.it condivido e clikko mi piace

LA MAGIA DELLA VITA
La mia storia
Silvan
Mondadori Editore
euro: 15,73
Bianche colombe che compaiono all’improvviso, carte da gioco lanciate in aria con incredibili predizioni, levitazioni spettacolari… Silvan è per tutti noi il Mago dei maghi: elegante, garbato, dal sorriso imperturbabile, capace di strabiliare adulti e bambini con pochi gesti perfettamente calcolati ed eseguiti con impareggiabile destrezza. Se la prestidigitazione ci è familiare – la consideriamo ormai un’arte, assistiamo di frequente a spettacoli in tv, possiamo acquistare scatole magiche nei negozi di giocattoli – è per merito di Silvan, che qui ci racconta la sua straordinaria vita. Come si diventa un mago? O meglio, come si diventa Silvan? Nato a Venezia, Aldo Savoldello – questo il suo vero nome – all’età di 7 anni viene coinvolto nell’esibizione di un prestigiatore in una trattoria veneta e rimane irrimediabilmente colpito dal bacillus magicus, nonostante quelli siano anni in cui la magia è considerata qualcosa di disdicevole, tanto che suo padre, solo all’idea che il figlio voglia farne la propria professione, chiede il consulto di uno psichiatra. Il futuro mago incomincia a leggere libri che trattano dell’argomento (oggi ha una biblioteca di migliaia di rarissimi volumi), a esercitarsi con la manipolazione delle carte, a organizzare spettacolini per gli amici col nome d’arte di Saghibù. Come sia avvenuto il passaggio da Saghibù a Silvan, applaudito nei teatri di tutto il mondo e capace ancor oggi di emozionare migliaia di spettatori con La Grande Magia, come sia riuscito a trasformare la magia in qualcosa di positivo nell’immaginario collettivo («Il mio sogno era che alla fatidica domanda “Cosa vuoi fare da grande?” i ragazzi rispondessero: “Il mago!”») è quanto ci raccontano queste pagine. Un libro entusiasmante che ci svela alcuni sorprendenti episodi della sua vita familiare e professionale, mostrandoci il «dietro le quinte»: le ore di esercitazioni quotidiane, la fatica, i sacrifici, la dedizione necessaria a far sì che una passione si trasformi in… magia. «Maghi lo si diventa un po’ alla volta: il seme della magia dà vita a una pianticella che nasce, cresce e si fortifica col tempo dentro di noi. … Non si diventa mago per incantare gli altri, per convincerli di qualcosa, per conquistare cuori, per diventare ricchi o per acquisire la popolarità. Si diventa maghi perché è l’unica cosa che si sogna di diventare. Buona magia a tutti!»
AUTORE Silvan (Aldo Savoldello) è considerato uno dei maggiori illusionisti contemporanei. Ha portato le sue magie nelle case di tutti gli italiani con la celebre trasmissione Sim Sala Bim, ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo e continua a esibirsi nei teatri e in tv. Ha ricevuto numerosi premi (l’Oscar Mondial de la Presentation, il Premio Lumière, il Louie Award, solo per citarne alcuni) ed è stato insignito per due volte del Merlin Award e, unico artista europeo, del più alto riconoscimento della categoria con il titolo di «Magician of the Year», conferito dall’Academy of Magical Arts di Hollywood.

mercoledì 8 aprile 2015

SCIALACQUATORI DI STATO ALL'ATTACCO E CITTADINI IN DIFESA. È UNA STORIA CHE STA PRENDENDO I CONTORNI DI UNA FARSA MA CHE IN REALTÀ PORTA IL NOME PROVVISORIO DI "CRISI ECONOMICA", TRA NON MOLTO AVRÀ IL SUO TITOLO DEFINITIVO: "LA RIVOLUZIONE DEI PRIVILEGI". DA UNA PARTE UNO STATO FATTO DI POLITICANTI SEMI INCOMPETENTI GUIDATI DA BUROCRATI OSSIDATI ALLE LORO POLTRONE E PER GIUNTA CORROTTI, CONTRO IL RESTO DEI CITTADINI. I PRIMI PER MANTENERE I LORO INSOPPORTABILI VANTAGGI BRANDISCONO COME SPADE TAGLIENTI DECRETI E RESTRIZIONI RENDENDO INSOPPORTABILE ALLA VITA ECONOMICA DI TUTTO IL PAESE. QUESTA OPERAZIONE LA CHIAMANO "LOTTA ALL'EVASIONE". È ORMAI CONVINZIONE COMUNE CHE PER DIFENDERSI DA CHI AMMINISTRA LA COSA PUBBLICA SI DEBBA IN QUALCHE MODO PROTEGGERE I QUATTRINI CHE SI È RIUSCITI CON TANTA FATICA GUADAGNARE PER CONDURRE UNA VITA DIGNITOSA, SENZA AUTO BLU, SENZA SEGRETARI E PORTABORSE, SENZA VIAGGI PAGATI E ALLOGGI GRATUITI AL MARE E IN MONTAGNA, SENZA PENSIONI D'ORO E VITALIZI, SENZA GUARDIE DEL CORPO E SENZA BATTAGLIONI DI PERSONE PAGATE PROFUMATAMENTE PER SODDISFARE OGNI ESIGENZA DEI MIRACOLATI PUBBLICI. ANCHE I GIORNALI PREZZOLATI DAL GOVERNO, SOTTO IL TITOLO "SOSTEGNO ALL'EDITORIA" PONGONO L'ACCENTO SEMPRE E SOLO SULL'EVASIONE DEI CITTADINI CATTIVI, CHE PER COMODITÀ CHIAMANO "CONTRIBUENTI INFEDELI", BENE È GIUNTA L'ORA DI RIBALTARE IL SECCHIO... massimo.demuro@iltrovalibri.it

È L’ECONOMIA CHE CAMBIA IL MONDO
di Yanis Varoufakis
Rizzoli Editore
ebook euro: 9,99
QUANDO LA DISUGUAGLIANZA METTE A RISCHIO IL NOSTRO FUTURO
Una lezione di giustizia sociale dell’economista che dalla Grecia prova a cambiare il futuro dell’europa.
Com’è nato il denaro? Da quando il lavoro è una merce? Che ruolo ha avuto il debito nelle società di mercato? In una lettera appassionata alla figlia adolescente, il ministro delle Finanze del governo Tsipras ripercorre le tappe fondanti della storia dell’umanità alla ricerca delle origini della disuguaglianza, attraversando i grandi temi dell’economia “per consentire al lettore di vedere la crisi con occhi diversi e di capire le vere ragioni per cui i governi si rifiutano caparbiamente di prendere le decisioni che porterebbero alla liberazione delle nostre società, in Europa, in Grecia e in tutto il mondo”. Economista radicale e militante anti-austerity, Yanis Varoufakis si rivela anche uno straordinario narratore, capace di raccontare l’economia come un’epopea in cui i contadini senza terra e gli eroi dell’Iliade, gli operai inglesi e Oscar Wilde lottano fianco a fianco per un’idea di società alternativa a quella imposta dal capitale. “È incredibile la facilità con cui tendiamo a considerare ‘logica’, ‘naturale’ e ‘giusta’ la distribuzione della ricchezza che abbiamo sotto gli occhi, specialmente se ci favorisce. Quando ti sembra di propendere per questo tipo di pensieri, ricorda: tutti i bambini nascono nudi, ma per alcuni è già stata pronunciata la condanna alla fame, allo sfruttamento e alla miseria. Non cedere mai alla tentazione di accettare una spiegazione logica per le disuguaglianze che finora, da ragazza che sei, hai ritenuto inaccettabili.”
AUTORE Yanis Varoufakis ministro delle Finanze del governo di Alexis Tsipras, insegna teoria economica all’Università di Atene, dove ora vive dopo oltre due decenni trascorsi a studiare e insegnare in Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti. Tra i suoi libri, pubblicati in Italia, Il Minotauro globale (2012).

martedì 7 aprile 2015

NON È STATO UN GOLPE IDEOLOGICO. NON HA COINVOLTO UN SOLO STATO, MA TUTTI QUELLI DELL'EUROZONA. E SI È CONSUMATO QUANDO LE REGOLE FISSATE DAL TRATTATO DI MAASTRICHT – REGOLE LEGITTIMATE DAI PARLAMENTI NAZIONALI E DA REFERENDUM POPOLARI E CHE GRAZIE ALL'AUTOREVOLEZZA DI GUIDO CARLI PREVEDEVANO UN IMPEGNO AL RIGORE POSSIBILE – SONO STATE STRAVOLTE DA SEMPLICI REGOLAMENTI. OVVERO DA DOCUMENTI DI RANGO INFERIORE, CHE NON AVREBBERO POTUTO CAMBIARE QUANTO STABILITO DA UN TRATTATO, CHE HA VALORE COSTITUZIONALE. QUESTO, INVECE, È SUCCESSO CON L'INTRODUZIONE DELL'EURO. «L'EURO, NATO SOTTO FALSE PREMESSE, È PER SE STESSO UNA FALSA ENTITÀ». (redazione)

NON CHIAMATELO EURO
di Angelo Polimeno
Mondadori Editore
ebook euro: 6,99
In Europa, nella seconda metà degli anni Novanta, è avvenuto un golpe. Un golpe di tipo inedito. Non c’è stato spargimento di sangue, ma molte vittime: migliaia di imprese hanno chiuso i battenti, milioni di persone, soprattutto giovani, sono rimaste senza lavoro, e altrettanti pensionati si sono ritrovati con assegni al limite della sopravvivenza. Non è stato un golpe ideologico. Non ha coinvolto un solo stato, ma tutti quelli dell’eurozona. E si è consumato quando le regole fissate dal Trattato di Maastricht – regole legittimate dai parlamenti nazionali e da referendum popolari e che grazie all’autorevolezza di Guido Carli prevedevano un impegno al rigore possibile – sono state stravolte da semplici regolamenti. Ovvero da documenti di rango inferiore, che non avrebbero potuto cambiare quanto stabilito da un Trattato, che ha valore costituzionale. Questo, invece, è successo con l’introduzione dell’euro. È stata la Germania a imporlo. E l’Italia, purtroppo, non si è opposta. Le conseguenze sono state, e sono, devastanti. Uno sfregio alle regole democratiche passato sotto silenzio. Anche sulla denuncia di Giuseppe Guarino, insigne giurista che ha rivelato l’accaduto, si è sollevato un muro di gomma. Ora questo libro – scritto da un noto cronista politico del primo telegiornale italiano – va a fondo. Ricostruisce il contesto storico, cita documenti, raccoglie testimonianze. Obiettivo: informare i cittadini. Scuotere la politica, tutta. Perché, come scrive nella sua postfazione l’economista americano James K. Galbraith, «l’euro, nato sotto false premesse, è per se stesso una falsa entità».
AUTORE Angelo Polimeno (Roma 1959) è giornalista parlamentare e inviato del Tg1. Si è sempre occupato di politica nazionale e internazionale, affiancando Bruno Vespa nelle prime due edizioni di ‘Porta a porta’. Tra i suoi libri Presidente, ci consenta (2011) e Repubblica, atto terzo (2012).

venerdì 3 aprile 2015

FINO AGLI ANNI NOVANTA, LA COCAINA ERA UNA DROGA D'ÉLITE, RISERVATA A POCHI RICCHI IN VENA DI ORIGINALITÀ. OGGI È «SBALLO» DI MASSA, POPOLARE E A BUON PREZZO: C'È CHI LA FUMA E CHI LA SNIFFA ANCHE TUTTI I GIORNI, PERCHÉ TANTO «BASTA CHIEDERLA E LA TROVI OVUNQUE». IL MONDO DELLA COCAINA È UN IMMENSO SUK, UN GRANDE MERCATO DI MIRAGGI E ILLUSIONI, UN PIACERE EFFIMERO COSTRUITO SULL'INGANNO DELLA MENTE. È, SOPRATTUTTO, UN MERCATO CHE NON CONOSCE CRISI. SECONDO L'UNODC, L'UFFICIO DELLE NAZIONI UNITE PER IL CONTROLLO DELLA DROGA E LA PREVENZIONE DEL CRIMINE, NEL 2012 NEL MONDO 243 MILIONI DI PERSONE FRA I 15 E I 64 ANNI HANNO ASSUNTO ALMENO UNA VOLTA SOSTANZE ILLECITE. FRA TUTTE, LA COCAINA È LA PIÙ RICHIESTA E LA PIÙ VENDUTA DALLA 'NDRANGHETA. PER I BOSS DELLA MAFIA CALABRESE, LA «NEVE» È PROFITTO, GUADAGNO, FLUSSO COSTANTE DI LIQUIDITÀ CHE CAPOVOLGE IL PENSIERO ECONOMICO CLASSICO, SECONDO CUI LA CRIMINALITÀ NON «PRODUCE» PERCHÉ DISTRUGGE, E NON GENERA RICCHEZZA. ORO BIANCO È UN LIBRO RIVELATORE E APPASSIONANTE, TRAGICAMENTE VERO, MA AL TEMPO STESSO CAPACE DI RIACCENDERE LA SPERANZA DI POTER DEBELLARE, PRIMA O POI, QUELLO CHE SENZA OMBRA DI DUBBIO PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN VERO FLAGELLO MONDIALE. massimo.demuro@iltrovalibri.it

ORO BIANCO
di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso
Mondadori Editore
euro: 19,20
In queste pagine, frutto di un lavoro di ricerca e sul campo senza precedenti, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricostruiscono i grandi traffici di cocaina nel mondo in un viaggio che dalla Colombia ci porta fino in Calabria, seguendo le tappe del business planetario che arricchisce i narcotrafficanti, impoverisce e uccide i tossicodipendenti, contamina il sistema bancario, corrompe le classi dirigenti. Hanno visitato le piantagioni di coca in Colombia (dove per coltivare un ettaro di arbusti se ne disboscano quattro di foresta, con danni gravissimi all’ambiente) e sono entrati nei laboratori dove dalla foglia della pianta viene ricavata la «pasta base» (che ai contadini viene pagata pochissimo, ma moltiplica il proprio valore a ogni passaggio, fino a raggiungere cifre da capogiro quando arriva al cliente finale); sono stati in Bolivia, Perú, Argentina, Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti, ma anche in Africa (il «magazzino» dove vengono stoccate tonnellate di cocaina da trasferire nelle più importanti piazze europee) e in Australia (il paese in cima alla classifica dei consumatori di droga al mondo, e dunque un mercato che fa gola ai narcos). E poi in Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Irlanda, Belgio, Olanda, per ricostruire le rotte di aria, mare e terra lungo le quali la cocaina passa dal produttore al consumatore. Hanno intervistato decine di investigatori, giornalisti, esperti, avvalendosi della preziosa collaborazione delle forze di polizia italiana e straniere specializzate nel narcotraffico.
AUTORI
Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta alla ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del narcotraffico. Insieme ad Antonio Nicaso per Mondadori ha scritto Fratelli di sangue (2009), La malapianta (2010), La giustizia è una cosa seria (2011), La mafia fa schifo (2011) e Acqua santissima (2013).
Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Ha scritto ventisette libri, tra cui alcuni bestseller internazionali.

giovedì 2 aprile 2015

IN TUTTO IL MONDO LE DOMANDE CHE FIOCCANO SULLE PARIGINE SONO SEMPRE LE STESSE DA SEMPRE: NELL'IMMAGINARIO MASCHILE ESISTE UNA DONNA CHE PUÒ AFFASCINARE DISTRATTAMENTE? CON QUEI CAPELLI, SPESSO BIONDI NON TROPPO LUNGHI E NON TROPPO CORTI TAGLIATI A CARRÈ UN PO' SPETTINATO, QUEL VISETTO UN PO' IMBRONCIATO E IL NASINO ALL'INSÙ COME È CHIAMATO? MA DA DOVE VIENE LA LORO NONCHALANCE, QUEL MODO DI ESSERE CHIC CON L'ARIA DI CHI NON HA FATTO IL MINIMO SFORZO? COME OTTENGONO QUELLO STILE COSÌ ORIGINALE? COME RIESCONO A COLPIRE L'IMMAGINARIO MASCHILE PUR PRETENDENDO DAGLI UOMINI LA PARITÀ DEI SESSI? E MOLTE ALTRE DOMANDE SIMILI, COLME DI STUPORE E UN PIZZICO DI INVIDIA... massimo.demuro@iltrovalibri.it

COME ESSERE UNA PARIGINA
Sophie Mas, Audrey Diwan, Caroline De Maigret, Anne Berest
Mondadori Editore
euro: 21,25
Come essere una parigina ovunque tu sia è un libro allegro, sfacciato e autoironico, in cui le quattro autrici si divertono ad aggiornare ai tempi correnti il mito della donna francese. Le risposte – finalmente! – sono scritte nero su bianco in queste pagine da Anne Berest, Audrey Diwan, Caroline de Maigret e Sophie Mas, quattro amiche di lunga data che abitano a Parigi, hanno vite e caratteri molto diversi, ma sono unite da quel gusto tutto francese di trasformare la propria esistenza in un romanzo. Riuscendoci perfettamente. Dalla loro diretta esperienza ecco un brillante e imperdibile manuale che svela tutti i segreti per essere una parigina in qualunque momento e in qualunque città: dall’abbigliamento che deve essere presente nell’armadio a come ci si sbronza con classe, come e cosa è elegante mangiare e cosa no, come conquistare un uomo e, all’occorrenza, come abbandonarlo al suo destino, e tanto altro ancora sempre secondo gli eleganti codici non scritti dell’essenza parigina. Questo libro ha anche il merito di smontare alcuni fastidiosi luoghi comuni. Per esempio, non è affatto vero che le parigine hanno il gene della magrezza nel Dna. Così come non è affatto vero che sia sempre facile avere a che fare con loro. La verità è che sono imperfette, pasticcione, approssimative e in malafede perché hanno tutte ereditato un po’ di arte di vivere alla francese. Ed è proprio per questo che piacciono tanto.
AUTRICE Sophie Mas, produttrice cinematografica.

mercoledì 1 aprile 2015

GIORNO DOPO GIORNO, FIN QUANDO SULLA VOCE CALÒ IL SILENZIO, PROPRIO VENT’ANNI FA, INDRO CI HA AMMALIATO CON I RACCONTI, A VOLTE ANCHE ROMANZATI, DELLA SUA VITA DI GRANDE INVIATO, DI TESTIMONE DI UN’EPOCA CHE È GIÀ IERI, MA CHE RESTA OGGI GRAZIE AI SUOI SCRITTI. I PROTAGONISTI DEL NOVECENTO, AFFRESCATI DA LUI, CI VENIVANO INCONTRO, DI NUOVO VIVI E PULSANTI, GRANDIOSI O MISERI NELLA SVELATA UMANITÀ. (redazione)

INDRO MONTANELLI
Uno straniero in patria
prefazione di Roberto Gervaso
Cairo Editore
euro: 14,40
Il vocione profondo, gli occhi azzurri brillanti come se avessero, dentro, una luce propria, le mani che roteavano nell’aria, quasi a catturare l’attenzione dei presenti: sono trascorsi tanti anni dalla sua scomparsa, ma Indro Montanelli è vivo nei miei ricordi e nei miei pensieri.
«Sono il peggiore dei direttori, eccettuati tutti gli altri» diceva di se stesso, o anche «Sono un direttore di bandiera: la mattina mi issano sul pennone e sventolo», ma per noi, che lo abbiamo avuto direttore al Giornale prima, e alla Voce poi, è stato davvero unico. Quasi un padre spirituale, sebbene non avesse mai voluto avere figli, perché diceva con quell’aria che era solo sua, tra il cinico e lo scherzoso, «non sai mai chi ti metti in casa». Ho voluto, così, raccogliere quegli aneddoti che Montanelli ci regalava in redazione, forse per combattere la banalità della cronaca quotidiana quando diventa routine, o in quelle felici serate in certi ristoranti toscani, dove mangiavamo pappa al pomodoro condita con fantastiche storie. È il mio tardivo omaggio a un uomo indimenticabile che ha, comunque, cambiato le nostre vite. Spero solo che da lassù, nel paradiso dei giornalisti dove sicuramente si trova, non mi fulmini con un: «Oh, bischero, cosa hai scritto?».
AUTORE Giancarlo Mazzuca, romagnolo di Forlì, è stato con Indro Montanelli al Giornale, come caporedattore economia, e alla Voce, come vicedirettore. È stato direttore del Resto del Carlino, del Quotidiano Nazionale e oggi è alla guida del Giorno. È stato inviato del Corriere della Sera e vicedirettore di Fortune. Ha scritto diversi libri, tra cui La Voce di Indro Montanelli, Il leone di Trieste (con Claudio Lindner), Eredi (con Paolo Mazzanti), La Fiat da Giovanni a Luca (con Alberto Mazzuca), I faraoni (con Aldo Forbice), La Resistenza tricolore (con Arrigo Petacco), Sangue romagnolo (con Luciano Foglietta), Compagni di Camera, Il compagno Mussolini (con Nicholas Farrell), La vita oltre l’euro (con Ernesto Preatoni). Ha vinto premi giornalistici e letterari come il Boccaccio dedicato a Montanelli, il Saint Vincent, Il Campione, il Guidarello, il Silone, il Pannunzio, l’Acqui Storia e il Gianni Brera alla carriera.