Olio Di Palma: fa poi così male?
Provoca il cancro,fa male, danneggia l’apparato cardio circolatorio. Quante ne abbiamo sentite negli ultimi tempi? Sembrerebbe che grazie anche al fatto che il cibo sia il focus dell Expo, gli occhi di tutti siano sempre puntati su quello che propone l’industria alimentare.
In questi ultimi mesi, nel mirino dei più salutisti, è caduto proprio l’olio di palma.
Ma sappiamo almeno di cosa si tratta? Trattasi di un grasso vegetale estratto dalle drupe (frutti molto simili alle olive); lo troviamo in tantissimi prodotti al supermercato come biscotti, merendine, dolci confezionati e anche nella famosissima crema alla nocciola, ma non solo: ne sono ricchi quasi tutti i cibi pronti e anche i prodotti della prima infanzia.
Se questo non vi convince, sappiate che è anche responsabile di una brutale deforestazione della palma mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa di specie animali del Borneo e di Sumatra.
È quindi davvero una micaccia per il nostro pianeta? Non del tutto. Vari studi hanno dimostrato che non è proprio tutto oro quello che luccica, andiamo quindi a capire di cosa si tratta, in modo da far chiarezza sull’argomento.
Chiunque abbia una ben che minima dimestichezza in cucina saprà che per preparare un dolce al forno è necessario aggiungere al composto una parte grassa (olio o burro generalmente). Nel caso delle creme, ad esempio, i grassi che danno una miglior struttura al composto sono quelli saturi (burro). Meno usati quelli insaturi (vegetali).
L’olio di palma ricade nella categoria di quelli che hanno origine vegetale, ma gli acidi grassi che presenta fanno si che la sua composizione sia più simile al burro. Ragion per cui si presta molto bene nelle preparazioni industriali. Il motivo? Non ha sapore, quindi è impercettibile al gusto, e in più ha un prezzo decisamente inferiore rispetto agli altri.(il mio sospetto è che quest’ultimo motivo sia stato il fattore scatenante per cui gli industriali l’hanno sostituito ad altre tipologie di oli, poiché rispetto a olio e burro, in ogni caso più costosi, l’olio di palma garantisce un alta conservabilita, dato che è molto resistente a temperature).
Ma torniamo all’argomento principe, alla domanda principale: fa davvero male?
Dipende tutto dalle quantità ovvio. Consumiamo regolarmente altri tipi di grassi saturi, come il burro o lo strutto, presenti appunto in molti prodotti, ma anche di queste sostanze, si sà, è preferibile consumarne una dose limitata, in modo da non causare danno alle nostre arterie. Perché con l’olio di palma dovremmo fare diversamente?Introdotto dall’Organizzazione mondiale della sanità, questo tipo di olio ha fatto il suo ingresso nei prodotti del supermercato subito dopo il boom delle margarine, inizialmente sostituite al burro, ma poi demonizzate anche queste.
“Oggi la produzione alimentare industriale deve interrogarsi per trovare nuove soluzioni rispettose della nostra salute” ha dichiarato Anna Villarini, Biologa dell’Istituto dei tumori di Milano “l’industria alimentare dovrebbe chiedere attente valutazioni, da parte di chi fa ricerca, sull’impatto per la salute di un ingrediente prima di utilizzarlo: deve vigere il principio di cautela.”
Si consiglia quindi di limitarne il consumo, anche se però è sbagliato pensare che tutti gli altri grassi non facciano male ma l’olio di palma si, anche perché “è simile a tutti gli oli di semi” afferma il dott Calabrese, medico nutrizionista “non si deve abusarne, poichè fanno male solo se portati a temperature elevate”.
In sostanza, preferire pane e marmellata a una qualsiasi merendina è sicuramente più sano, ma questo non implica che una sia più “cattiva” dell’altra, dato che i nutrizionisti lo affermano: non bisogna eccedere, come per ogni alimento è una questione di frequenza e quantità.
Detto ciò, si è chiaramente dedotto che i pareri sono discordanti, ma coincidono in unico pensiero: la quantità è nostra nemica. Se non altro il rito (settimanale, non di più!) di pane e Nutella è salvo.
GLI OLI VEGETALI PER LA NOSTRA SALUTE.
Proprietà e indicazioni d’uso, ricette salutistiche, consigli cosmetici
di Nathalie Cousin
Macro Edizioni
euro: 10,80
Questo testo, semplice e divulgativo, è dedicato alle qualità benefiche degli oli vegetali, ricchi di acidi grassi come gli omega 3, omega 6 e omega 9.Infatti questi oli hanno straordinari poteri curativi per il benessere del nostro corpo.
L’autrice analizza un ampissimo numero di oli, dai più noti come l’olio di girasole o di oliva, di sesamo o di mais ad altri molto più ricercati come quello di semi di lino, quello di cardamomo, di germe di grano, di noci, di semi di vinaccioli, di cumino nero, di canapa o il pregiato olio di argan, oggi ampiamente utilizzato anche in cosmesi.
Ogni tipo di olio viene esaminato in una scheda di approfondimento con le quantità dei vari elementi che lo costituiscono, le proprietà e le indicazioni d’uso. Ogni olio è associato a particolari patologie per cui si ritiene sia appropriato e terapeutico (tra le altre: malattie cardiovascolari, osteoporosi, allergie, asma, calcoli, cattiva circolazione, costipazione, ipercolesterolemia, insonnia ecc.).
Chiude il volume un capitolo di sfiziose ricette salutistiche che prevedono l’utilizzo dei diversi oli e una sezione ricca di consigli per il loro uso cosmetico.
Share the post "OLIO DI PALMA: FA POI COSÌ MALE? PROVOCA IL CANCRO,FA MALE, DANNEGGIA L’APPARATO CARDIO CIRCOLATORIO. QUANTE NE ABBIAMO SENTITE NEGLI ULTIMI TEMPI? SEMBREREBBE CHE GRAZIE ANCHE AL FATTO CHE IL CIBO SIA IL FOCUS DELL EXPO, GLI OCCHI DI TUTTI SIANO SEMPRE PUNTATI SU QUELLO CHE PROPONE L’INDUSTRIA ALIMENTARE. IN QUESTI ULTIMI MESI, NEL MIRINO DEI PIÙ SALUTISTI, È CADUTO PROPRIO L’OLIO DI PALMA. MA SAPPIAMO ALMENO DI COSA SI TRATTA? (continua) di Ludovica Luisa De Muro"