DI CHE COSA SONO FATTI I RICORDI, E DI CHE MATERIALE È FATTA LA NOSTALGIA? DI ORE SPESE INUTILMENTE A CERCARE LE SIGARETTE, LE CHIAVI DELLA MACCHINA, GLI OCCHIALI DA SOLE, PERCHÉ SI SA CHE SPESSO E VOLENTIERI LE COSE SI SPOSTANO PER FARCI DISPETTO E DIVERTIRSI ALLE NOSTRE SPALLE. DI POMERIGGI ADOLESCENZIALI PASSATI A GUARDARE LE GOCCE DI PIOGGIA CHE RIMBALZANO SUL VETRO, SOGNANDO DI SPOSARE MICK JAGGER. DI QUEI BOMBOLONI SGANCIATI DA UN RAZZO SU UN LETTO DI ZUCCHERO CHE PAPÀ TI PORTAVA A MANGIARE PER INSEGNARTI I PIACERI DELLA VITA. DI MATTINE IN CUI SCOPRI ALLO SPECCHIO CHE IN UNA NOTTE HAI PRESO CINQUE ANNI E NON TI RESTA CHE TIFARE PER UN PO’ D’INDULGENZA, IN UN PAESE IN CUI DIMOSTRARE LA PROPRIA ETÀ È PIÙ GRAVE CHE FARE UNA RAPINA A MANO ARMATA. DI SALTI DELLA QUAGLIA DA UNO SCHIERAMENTO A UN ALTRO NELLA PIÙ AUTENTICA SUDDIVISIONE TRA ESSERI UMANI: QUELLA TRA COPPIE E SINGLE. DI MOMENTI IN CUI…(redazione)

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GRAZIE PER QUELLA VOLTA
di Serena Dandini
Bur Edizioni
ebook euro: 6,99

Di cosa è fatta una vita? Di domeniche pigre in cui non rispondiamo al telefono per rimanere sul divano abbracciando un libro appena iniziato. Di ore spese inutilmente a cercare le sigarette, le chiavi della macchina, gli occhiali da sole, perché si sa che spesso e volentieri le cose si spostano per farci dispetto e divertirsi alle nostre spalle. Di pomeriggi adolescenziali passati a guardare le gocce di pioggia che rimbalzano sul vetro, sognando di sposare Mick Jagger. Di quei bomboloni sganciati da un razzo su un letto di zucchero che papà ti portava a mangiare per insegnarti i piaceri della vita. Di mattine in cui scopri allo specchio che in una notte hai preso cinque anni e non ti resta che tifare per un po’ d’indulgenza, in un Paese in cui dimostrare la propria età è più grave che fare una rapina a mano armata. Di salti della quaglia da uno schieramento a un altro nella più autentica suddivisione tra esseri umani: quella tra coppie e single. Di momenti in cui basta un calzino con l’elastico moscio per far emergere tutte le nostre insicurezze. Di quel preciso giorno in cui si spezza il tempo alla fine dell’estate. E di tutto quello che non ricordiamo più ma ogni tanto affiora dalle misteriose stanze della nostra memoria difettosa. In questi racconti che spaziano tra ricordi e riflessioni chiamando a testimoni Borges e la moglie di Tolstoj, Grace Kelly e Gaber, Simenon e la zia Lella, Ovidio e gli U2, Serena Dandini torna alla scrittura dopo il successo di Dai diamanti non nasce niente.
Grazie per quella volta esplora con tenerezza, ironia e sincerità una catena di debolezze di cui
andare fieri, di fragilità nostre e del mondo: è il tempo di autoassolverci, di fare pace con i
nostri difetti imparando a conviverci tra alti e bassi, proprio come succede a ogni coppia pluricollaudata.

L’AUTRICE Serena Dandini, dopo aver ideato e presentato programmi come La tv delle ragazze, Avanzi, Pippo Chennedy Show, L’ottavo nano e Parla con me, conduce su La7 The show must go off. Il suo esordio letterario Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini (Rizzoli, 2011) è stato uno dei maggiori successi della scorsa stagione.