I RE DI ROMA
Destra e sinistra agli ordini di mafia capitale
di Marco Lillo,Lirio Abbate
Chiarelettere
ebook euro: 8,99
UNA STORIA VERA ma così incredibile che sembra creata da un’immaginazione diabolica.
UN EX TERRORISTA finito in carcere più volte, legato alla Banda della Magliana e addestratosi in Libano durante la guerra civile. Da anni gira per Roma tranquillo con una benda sull’occhio perso durante una sparatoria. Lo chiamano IL CECATO. È lui che governa politici di destra e di sinistra. Per i magistrati è IL CAPO, MASSIMO CARMINATI.
UN OMICIDA. Ha inferto 34 coltellate alla sua vittima ma in cella è diventato detenuto “modello”. I suoi convegni in nome della legalità raccolgono il plauso di grandi nomi come Stefano Rodotà e Miriam Mafai. In realtà ha fregato tutti. Fuori dal carcere è diventato il businessman dell’organizzazione criminale. I magistrati lo chiamano L’ORGANIZZATORE, SALVATORE BUZZI.
UN FUNZIONARIO PUBBLICO, già braccio destro di Veltroni sindaco e poi uomo chiave del coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti asilo del ministero dell’Interno, che nasconde almeno tre false identità, le usa per coprire vari reati ma nessuno se ne accorge. È L’UOMO DI COLLEGAMENTO tra boss e politica, LUCA ODEVAINE. E ancora NEOFASCISTI, ULTRAS, SOUBRETTE, CALCIATORI, ATTORI. Una galleria eccezionale di personaggi, in cui compaiono perfino il capo della segreteria per l’Economia del Vaticano ALFRED XUEREB e il capitano giallorosso FRANCESCO TOTTI. TUTTO QUESTO È “I RE DI ROMA”. Abbate e Lillo hanno costruito un racconto potentissimo, con DOCUMENTI INEDITI. La testimonianza appassionata di chi ha denunciato quel sistema criminale quando nessuno ne voleva parlare.
AUTORI
Lirio Abbate, inviato de “l’Espresso”, è autore di inchieste giornalistiche sulle mafie e le collusioni dei politici con i boss. Negli ultimi vent’anni si è occupato dei principali scandali italiani su criminalità organizzata, tangenti e corruzione. Nel 2014 Reporters Without Borders lo ha inserito fra i “100 eroi dell’informazione” e nel 2015 Index on Censorship lo ha annoverato tra le 17 personalità che nel mondo lottano per la libertà di espressione. Ha scritto I COMPLICI (con Peter Gomez, Fazi 2007). Il suo libro più recente è FIMMINE RIBELLI (Rizzoli 2013).
Marco Lillo, giornalista investigativo, caporedattore inchieste de “il Fatto Quotidiano”, ha pubblicato, tra l’altro, i documenti segreti che hanno svelato le congiure in Vaticano e i trucchi nel bilancio del Monte dei Paschi di Siena ai tempi di Giuseppe Mussari. Ha scritto inchieste dure sull’ex presidente del Senato Renato Schifani, sull’ex sottosegretario Carlo Malinconico e sull’ex ministro Nunzia De Girolamo. Ha svelato la storia della pensione di Matteo Renzi, assunto nell’azienda di famiglia pochi mesi prima dell’elezione in Provincia. È autore dei libri BAVAGLIO (2008) e PAPI (2009) con Peter Gomez e Marco Travaglio.
Share the post "FUNERALE DEL BOSS CASAMONICA. COSA PUÒ FARE MARINO PER CONTENERE GLI ATTACCHI ALLA SUA POLTRONA DI SINDACO DI ROMA? O MEGLIO, COSA PUÒ FARE L’EX CHIRURGO PER DIMOSTRARE AI SUOI CONCITTADINI CHE LA GUIDA DELLA LORO CITTÀ È IN MANI SALDE ANCHE NEL PIENO DELLA BUFERA? ANDARE AI CARAIBI, CHE ALTRO. IL CAPO DELLA POLIZIA DELLA CAPITALE NON SAPEVA CHE VITTORIO CASAMONICA FOSSE UN BOSS MAFIOSO, IL PREFETTO NON HA COMPETENZA SULLE PROCESSIONI MORTUARIE ED IL PARROCO HA SOLO COMPIUTO IL SUO DOVERE CELEBRANDO L’ESTREMA UNZIONE. QUINDI, DI CHI SONO LE RESPONSABILITÀ OLTRE A QUELLE DEL POVERO ELICOTTERISTA AL QUALE SI PUÒ IMPUTARE AL MASSIMO DI AVER SPARSO DEI PETALI DI ROSE SENZA PRECISA AUTORIZZAZIONE. RESTANO I CAVALLI CHE HANNO TRAINATO IL FERETRO I CHIERICHETTI E LA PERPETUA. POSSIBILE CHE NESSUNO SI PREOCCUPI DEI BOSS VIVI ED IN ATTIVITÀ? TUTTO QUESTO BACCANO PER UNO CHE È MORTO? SE DI QUESTI FUNERALI SE NE FACESSERO UNO AL GIORNO NON SAREBBE MEGLIO? SE POTESSIMO SEPPELLIRE UN BOSS OGNI VENTIQUATTRO ORE LE SPESE DEL FUNERALE LE DOVREBBE PAGARE LO STATO, E PER LA MUSICA SI DOVREBBE FAR RESUSCITARE DIRETTAMENTE NINO ROTA AD INTONARE LE NOTE DEL PADRINO PER L’ULTIMO VIAGGIO DEL DEFUNTO. L’UNICA VOLTA CHE SI DOVREBBE RINGRAZIARE PER UNA DIPARTITA, E SI DOVREBBE SPERARE NELLE EVENTUALI REPLICHE RIUSCIAMO A FAR DIVENTARE ANCHE QUESTA UNA BARZELLETTA PER IL MONDO INTERO. BACIAMO LE MANI. massimo.demuro@iltrovalibri.it"