SI PUÒ DECIDERE DI CAMBIARE A QUALSIASI ETÀ, ANCHE A 40 ANNI: FRANCESCA SANZO, AUTRICE E PROTAGONISTA DI QUESTA STORIA LO FA NEL 2013 QUANDO INTRAPRENDE UNA DIETA PER PERDERE 40 CHILI E PASSARE DALL’ESSERE UNA PERSONA GRAVEMENTE OBESA A RIENTRARE NEL CORPO CHE SI SENTE ADDOSSO. IL SUO PERCORSO È UNA VERA E PROPRIA MUTA, PERCHÉ PER PERDERE MOLTI CHILI BISOGNA PRIMA DI TUTTO CAPIRE PERCHÉ SI È ARRIVATI A INDOSSARNE TANTI. QUESTO LIBRO NON È UN MANUALE DI DIETA MA IL RACCONTO DI UN PROCESSO DI EVOLUZIONE, DI UNA MUTA PER VOLERSI BENE, PER RIFLETTERE SU QUELLO CHE SI È INCEPPATO E PROVARE A TROVARE UNA STRADA NUOVA, ANCHE ATTRAVERSO LA NARRAZIONE. PROPRIO DEGLI “INCEPPI” DELLA SUA VITA RACCONTA FRANCESCA, ATTRAVERSO SALTI E FLASHBACK TRA PRESENTE E PASSATO: RICERCA DI UN NUOVO STILE DI VITA E RIFLESSIONE SU QUELLO CHE L’HA PORTATA A “MASCHERARSI” GRAZIE ALL’OBESITÀ. COMPRENDERE CHE A UN CERTO PUNTO DELLA VITA BISOGNA SMETTERE DI LOTTARE ED ACCOGLIERE LA PROPRIA “ANIMA NERA” OVVERO CON QUELLA ZONA PROFONDA DI NOI CHE CI SPINGE AD ASSUMERE COMPORTAMENTI… (continua) di Ludovica Luisa De Muro

sanzo

La società d’oggi impone canoni estetici estremi: le guance tirate, le gambe ossute, e costole in vista; non proprio un tripudio di bellezza ecco.
E dire che nei lontani anni 60 Sofia Loren fu scartata come miss Italia perché considerata “troppo magra”. Purtroppo queste fisime hanno creato un generale disagio psicologico, che in alcuni casi porta a disturbi del comportamento alimentare come anoressia, bulimia, sovrappeso e obesità. Quest’ultima patologia in particolare, da molti considerata la “peste nera” del 21 esimo secolo, è la quinta causa di morte a livello globale.  Francesca Sanzo, la sua battaglia contro l’obesità ce la racconta nel suo libro “102 chili sull’anima”. Inizia come blogger, tra le più famose a Bologna, e approda nelle librerie con questo suo capolavoro, che non vuole essere un manuale di diete o ricette, ma bensì di vita.
La Sanzo ci spiega quello che questa patologia nasconde, la parte celata dai sentimenti, la cosiddetta “anima nera” che senza accorgertene ti porta in un limbo fatto di frustrazione e angoscia, dal quale, senza un pizzico di volontà, è davvero difficile uscire. 102 è il numero che ha spaventato Francesca, salire sulla bilancia e vedere un numero così impressionante ha fatto scattare in lei qualche campanello dall’allarme; a questo si è aggiunta l’innocenza della figlia: “Sei la più grassa di tutte le mamme”. Da qui la svolta, l’autrice ci illustra il suo percorso “gradino dopo gradino” coinvolgendoci nel suo cambiamento: “Mutare significa non solo tirare via strati di grasso ma anche strati di black out emotivi. Per fare la muta dobbiamo affrontare il perdono, quello vero, quello che non ammette giustificazioni o scorciatoie”.
L’autrice parla di “muta” per non dire dieta, perché il processo di cambiamento è di per se una mutazione; il corpo, la mente e le abitudini devono mutare per poter avere un risultato che ci faccia accettare noi stessi.
A 40 anni la Sanzo ha perso 40 kg, nessuna dieta lampo, solo tanta volontà.
Il detto dovrebbe essere: da oggi mi metto a dieta, al diavolo il lunedì.

102 CHILI SULL’ANIMA
la storia di una donna e della sua muta per uscire dall’obesità
di Francesca Sanzo
Giraldi Editore
ebook euro: 3,99

Si può decidere di cambiare a qualsiasi età, anche a 40 anni: Francesca Sanzo, autrice e protagonista di questa storia lo fa nel 2013 quando intraprende una dieta per perdere 40 chili e passare dall’essere una persona gravemente obesa a rientrare nel corpo che si sente addosso. Il suo percorso è una vera e propria muta, perché per perdere molti chili bisogna prima di tutto capire perché si è arrivati a indossarne tanti.
Questo libro non è un manuale di dieta ma il racconto di un processo di evoluzione, di una muta per volersi bene, per riflettere su quello che si è inceppato e provare a trovare una strada nuova, anche attraverso la narrazione. Proprio degli “inceppi” della sua vita racconta Francesca, attraverso salti e flashback tra presente e passato: ricerca di un nuovo stile di vita e riflessione su quello che l’ha portata a “mascherarsi” grazie all’obesità. Comprendere che a un certo punto della vita bisogna smettere di lottare ed accogliere la propria “anima nera” ovvero con quella zona profonda di noi che ci spinge ad assumere comportamenti disfunzionali e a farci sentire inadeguati al mondo, è il nocciolo della storia.
Il rapporto con il cibo e con la percezione del proprio corpo e del legame tra questo e la mente sono il filo rosso lungo il quale si sviluppa il racconto.
Adolescenza, genitorialità, ricerca di una nuova dimensione professionale: fasi della vita – comuni a molti – che ci mettono alla prova e a volte generano sentimenti e insicurezze.

Francesca dal 2005 si narra sul suo blog panzallaria.com e lo ha fatto anche durante l’anno della sua muta raccogliendo, intorno alla sua, le storie di tante persone che l’hanno seguita e che prendendo spunto dal suo racconto, hanno deciso di attuare piccoli cambiamenti nella propria vita e cominciare a scendere a patti con la propria anima nera. Ed è proprio a tutte le anime nere del mondo che Francesca dedica il suo libro, nella speranza che possa essere di ispirazione per chi pensa che non sia mai troppo tardi per cambiare e per chi vuole cominciare a volersi bene davvero.

AUTRICE Francesca Sanzo (1973) è nata e vive a Bologna. Dal 2005 gestisce il blog panzallaria.com dove racconta aneddoti legati alla sua vita e da cui nel 2009 ha tratto lo spettacolo teatrale “La rivincita del calzino spaiato: pensieri di una mamma post moderna”. Scrive in maniera nomade e diffusa anche sui social media, nella vita fa la digital coach e aiuta le aziende e i professionisti a narrarsi online in maniera efficace. Crede nel valore della condivisione e nella forza delle donne: da fine 2014 è Presidente dell’Associazione di promozione sociale Girl Geek Dinners Bologna. Nel 2013 pesava 102 chili, nel 2015 è arrivata a pesarne 60: in mezzo c’è stata la sua muta. Crede nelle narrazioni positive come antidoto a crisi e come motore di sviluppo umano.