DIETAGIFT
Dieta di segnale. Il metodo per dimagrire e stare bene dimenticandosi delle calorie
di Attilio Speciani, Luca Speciani
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
euro: 9,35
…queste idee insensate e prive di fondamenta. Il risultato di questo turbinio fallimentare di terapie regolari, è la nascita di diete “magiche” che con la promessa di far miracoli, vende milioni di copie. Le ricette sono piuttosto facili, dato che il focus di queste cure è il digiuno. Ma sono tutte differenti una dall’altra, s’intende, in una si mangia solo carne per un mese intero, la pasta è considerata un mostro a tre teste e la frutta la si mangia a testa in giù. D’estate invece, potete avvistare le signore un po rotondette, che si aggirano per spiagge con i beveroni alla Paris Hilton. Bisogna imparare da queste amazzoni, al diavolo le insolazioni, io seguo la moda del momento. Inutile precisare ancora una volta che l’unico scopo di tali pratiche, mai innocue e talvolta di estrema pericolosità per la salute, è quello di ridurre l’introito calorico, provocando dunque, né più né meno, tutti i danni della restrizione (il peso si recupera tutto) in aggiunta al danno diretto indotto dalla dieta (chetosi, demuscolazione, infertilità, danno epatico e renale, anoressia, bulimia, malassorbimenti, carenze nutritive, cancro). La restrizione drastica dell’apporto calorico è il modo migliore per accumulare grasso, poiché il segnale che arriva all’ipotalamo è proprio questo: accumulo. In periodo di crisi e di riduzione delle entrate, come ahimè ben sappiamo, si riducono i consumi. È chiaro, naturalmente, che fino a che non mangio il mio peso resterà basso (in Africa sono tutti magri) ma il mio ipotalamo avrà nel frattempo indotto una modalità di accumulo. Appena ricomincerò a mangiare, anche poco di più, metterò via tutto sotto forma di grasso. Che è ciò che succede regolarmente a chi fa diete di restrizione. Iniziamo, dunque, con una colazione abbondante dato che i messaggi più importanti vengono recepiti al mattino. Numerosi lavori scientifici che documentano come, a parità di apporto complessivo, una ricca colazione induca un più rapido dimagrimento. Il tutto associato ad una corretta attività fisica, regolare e quotidiana, un altro dei potenti segnali che il regime Gift prevede per indurre tono e dimagrimento. Dopo anni di studi, i dott. Speciani ci aiutano, con un piatto tris, semplice e fattibile nel quotidiano, “un po’ come se cercassimo di regolare la vite di un marchingegno per trovare un punto di equilibrio più alto o più basso, ma stabile.” La sostanza del metodo sta tuttavia nei tre “generatori di segnale” più potenti: l’abbondanza di calorie sane e pulite, un’adeguata quantità di proteine, una costante abitudine al movimento fisico. Se ci pensate “Nessun animale è mai grasso, in natura, pur non facendo alcuna dieta: mangia solo il suo cibo naturale fino a completa sazietà.” Ludovica Luisa De Muro
AUTORI
Luca Speciani, medico chirurgo dal 2010 (iscritto all’Ordine dei Medici di Monza e Brianza con il numero 3489), ma già laureato in Scienze Agrarie (e operante come alimentarista) fin dal 1986, si occupa da anni di medicina, alimentazione e agricoltura naturale.
Attilio Francesco Speciani :Specialista in immunologia clinica e allergologia, docente Master all’Università di Bologna e di Milano, giornalista, scrittore e blogger di riferimento per gli effetti della alimentazione sulla salute umana
Share the post "Natale è alle porte, questo si, ma non si tratta di alcun regalo! Gift è per l’appunto l’acronimo di Gradualità, Individualità, Flessibilità e Tono. Un modo sintetico per riassumere la tesi centrale di questa nuova cura dimagrante. Come fare quindi? Ce lo spiegano i fratelli e dottori Speciani, ideatori di questa dieta ‘gentile’ perché “per perdere i chili di troppo non c’è bisogno di soffrire la fame, basta dare al nostro organismo le dritte giuste per modificare metabolismo, chimica e umore” L’obiettivo principale della dieta Gift è quello di preparare un mono-piatto che abbia al suo interno ciò che di più importante fa parte della piramide alimentare: proteine, carboidrati e fibre; il tutto cercando di rendere appetitoso l’abbinamento tra queste componenti. Le regole quindi sono abbastanza semplici: innanzitutto una base di carboidrati complessi (pane, pasta, riso, patate: mai più di un terzo del totale); una componente proteica (carne, pesce, uova, formaggio, affettato, noci: non più di un terzo del totale); una componente di alimenti ricchi di fibra, cioè verdura o frutta (questa parte, volendo, anche più abbondante: peperoni, pomodori, carote, insalata). Ma se è cosi facile alimentarsi, e di conseguenza perder peso, perché nel quotidiano non lo mettiamo in pratica? Dov’è la difficoltà? La dietologia classica, di fronte a disturbi alimentari quali il sovrappeso, propone infatti una soluzione rivelatasi per più di un secolo fallimentare: la restrizione calorica. Ma non è quasi mai la sola scienza a proporla; libri, giornali e trasmissioni TV ci riempono la testa con…(continua) di Ludovica Luisa De Muro"