Il faro di Mussolini.
L’opera coloniale più controversa e il sogno dell’Impero della Somalia Italiana. 1889-1941 Copertina flessibile
di Alberto Alpozzi
euro: 18,00
Sulla punta estrema del Corno d’Africa, dove la regina Hatshepsut inviava le sue navi per procurarsi le spezie e il poeta Arthur Rimbaud trafficava in armi, si erge il promontorio di Capo Guardafui, covo di pirati e teatro di naufragi e leggende, conosciuto già dagli antichi Romani e crocevia delle grandi esplorazioni dell’Africa Orientale. Un’appassionata e meticolosa indagine che esplora i luoghi dove le vite di enigmatici Sultani si sono intrecciate con corrotti avventurieri, entra nei palazzi dove furono stretti accordi segreti e si consumarono inganni che hanno segnato gli avvenimenti cruciali della storia coloniale italiana. Protagonista di questa ricerca è il faro intitolato allo statista Francesco Crispi, che dopo 50 anni di incartamenti e diplomazia, fu eretto dall’Italia di Mussolini sul Guardafui, diventando il più grande fascio littorio esistente e simbolo dell’Impero. Un avvincente viaggio nella Somalia Italiana, la più lontana colonia d’oltremare, che riscopre un capitolo esotico e trascurato in un inedito racconto attraverso documenti che escono per la prima volta dagli archivi e le parole di uomini, le cui imprese silenziose e spesso esemplari hanno incrociato la grande Storia. I luoghi e le opere di un tempo perduto che hanno caratterizzato una Italia dimenticata. Introduzione di Giorgio Ballario. Prefazione di Giorgio de Vecchi di Val Cismon.
AUTORE Classe 1979, giornalista, fotoreporter freelance di Torino, ha documentato aree di crisi quali Afghanistan, Libano, Kosovo, la tragedia di Ustica e la missione antipirateria in Somalia. Suoi reportage sono stati pubblicati da La Stampa, Il Sole 24 Ore, Il Giornale, Famiglia Cristiana… Dal 2010 insegna Fotografia e Comunicazione al Politecnico di Torino. La Storia del Faro “Francesco Crispi” ha richiami al passato con riflessi sulle attuali realtà.
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