“A pranzo un panino, e ora non ci vedo più dalla fame!”. Posate la merendina e dimenticate il panino; é più che lecito aver poco tempo per la pausa pranzo, sopratutto se si ha un lavoro che non lascia pause lunghe abbastanza per un vero e proprio pasto. Arriva in nostro soccorso una dieta elaborata da Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A). «Questo regime dimagrante, da circa 1.200 calorie al giorno, può essere seguito sia se si pranza al bar sia se si decide di cucinare a casa e di portarsi il pranzo in ufficio». «La Dieta facile è un regime alimentare equilibrato che segue il modello mediterraneo», spiega Migliaccio. «Perciò può essere seguita sempre senza problemi: una volta raggiunto il peso forma, basta introdurre gradualmente più calorie giornaliere…(continua) di Ludovica Luisa De Muro

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“A pranzo un panino, e ora non ci vedo più dalla fame!”. Posate la merendina e dimenticate il panino; é più che lecito aver poco tempo per la pausa pranzo, sopratutto se si ha un lavoro che non lascia pause lunghe abbastanza per un vero e proprio pasto. Arriva in nostro soccorso una dieta elaborata da Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A). «Questo regime dimagrante, da circa 1.200 calorie al giorno, può essere seguito sia se si pranza al bar sia se si decide di cucinare a casa e di portarsi il pranzo in ufficio».

«La Dieta facile è un regime alimentare equilibrato che segue il modello mediterraneo», spiega Migliaccio. «Perciò può essere seguita sempre senza problemi: una volta raggiunto il peso forma, basta introdurre gradualmente più calorie giornaliere aumentando le quantità degli alimenti previsti». Così puoi perdere circa un chilo alla settimana nel primo mese e poi via via a decrescere nei mesi successivi. E non c’è alcuna avvertenza. «È una dieta consigliata a tutte le persone in buona salute», dice Migliaccio. «Dev’essere modificata dal proprio medico solo in caso di malattie particolari, come l’insufficienza renale, il diabete o lo scompenso cardiocircolatorio. Mi sento di dire che in tutti i casi, comunque, prima di cominciare una dieta sarebbe bene sottoporsi alle analisi del sangue da mostrare poi al medico di famiglia».

Ecco alcune regole da ricordare.
• Se le analisi del sangue sono a posto, scegli il tipo di carne che preferisci. Altrimenti fatti consigliare dal tuo medico.
• I metodi di cottura ideali per carni, pesce e verdure sono al forno, al cartoccio, al vapore o alla piastra. Una volta alla settimana si può sgarrare con una frittura leggera.
• Cerca di usare poco sale: normalmente ne consumiamo molto più del necessario. Per insaporire le pietanze meglio utilizzare le erbe aromatiche o le spezie.
• Non mangiare uova e formaggio più di una volta a settimana.
• Evita il mais: è un cereale, non una verdura, quindi può essere indicato non come contorno ma come alternativa alla pasta.
• Non considerare patate e legumi come contorno: non sono verdure! Puoi mangiare le patate a cena come alternativa al pane o i legumi con la pasta come piatto unico.

Facile forse a parole, ma non disperate, per evitare l’effetto yo-yo è necessario del tempo.
E’ difficile stare al mondo, figuriamoci a dieta!
di Ludovica Luisa De Muro
Manuale di nutrizione umana tra passato e futuro
di Pietro A. Migliaccio
edizioni Fefè
euro: 19,47

AUTORE Il Prof. PIETRO A. MIGLIACCIO è nato a Catanzaro.
Laureato a Roma in Medicina e Chirurgia il 26 novembre 1959.
Libero Docente in Scienza dell’Alimentazione e Specialista in Gastroenterologia; esperto in Auxologia. Da anni svolge a Roma la professione di Nutrizionista e Dietologo Clinico e attività didattica presso varie Università italiane partecipando a conferenze e seminari. Per oltre 25 anni è stato ricercatore dell’Istituto Nazionale della Nutrizione, attuale INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione con il quale continua a collaborare per le attività di Educazione Alimentare e di Ricerca.