«Dire No» è un esercizio di sovranità consapevole, un gesto di resistenza contro l’autoritarismo, la prevaricazione, l’attacco ai diritti di tutti. È una scelta per una società migliore. I quattro autori, esponenti della società civile analizzano quali sono, fuori dagli slogan del governo, le vere implicazioni della riformae quali sarebbero le conseguenze, nel lungo e nel breve periodo, sulla vita politica e sociale del Paese…(redazione)

pepino

Io dico NO
di Livio Pepino e Luigi Ciotti
Edizioni gruppo Abele
euro: 5,00

È tempo di referendum. Anche sulle modifiche costituzionali imposte dal Governo Renzi e sul nuovo sistema elettorale. L’esito inciderà profondamente sulle regole della democrazia e sulla vita quotidiana dei cittadini.
«Dire No» è un esercizio di sovranità consapevole, un gesto di resistenza contro l’autoritarismo, la prevaricazione, l’attacco ai diritti di tutti. È una scelta per una società migliore.
I quattro autori, esponenti della società civile analizzano quali sono, fuori dagli slogan del governo, le vere implicazioni della riformae quali sarebbero le conseguenze, nel lungo e nel breve periodo, sulla vita politica e sociale del Paese.

I contributi:
Un progetto contro la democrazia di Alessandra Algostino (docente di Diritto costituzionale presso l’Università di Torino).
Falsi e verità su Italicum e Costituzione di Livio Pepino (già magistrato, presidente del Controsservatorio Val Susa).
Ladri di sovranità di Tomaso Montanari(docente di Storia dell’arte presso l’Università Federico II di Napoli).
Dal “no” a un impegno collettivo di Luigi Ciotti (presidente del Gruppo Abele e di Libera).

AUTORI
Livio Pepino, già magistrato, attualmente studia, e cerca di sperimentare, pratiche di democrazia dal basso e di difesa dell’ambiente e della società dai guasti delle grandi opere. Ha scritto, da ultimo, Forti con i deboli (Rizzoli, 2012) e Come si reprime un movimento: il caso Tav (Intra Moenia, 2014) nonché, per le Edizioni Gruppo Abele, Non solo un treno… La democrazia alla prova della Val Susa (2012) e Grammatica dell’indignazione (2013), entrambi con Marco Revelli.

Luigi Ciotti Con l’obbiettivo di saldare la terra con il cielo, don Luigi Ciotti ha fondato nel 1965 a Torino il Gruppo Abele, espressione di un impegno sociale fatto di accoglienza e servizi alle persone, ma insieme di proposta culturale, educativa e in senso lato politica. Oggi il Gruppo lavora accanto a giovani e adulti con problemi di dipendenza, donne costrette alla prostituzione, migranti, malati di Aids, famiglie in difficoltà. Convinto che solo il “noi” può costruire cambiamento e giustizia sociale, nel 1995 don Luigi ha contribuito alla nascita di Libera, che oggi coordina l’impegno di oltre 1600 realtà in Italia, attive nel contrasto alla criminalità organizzata e nella promozione di una cultura della legalità e della responsabilità.