E’ arrivata anche in Italia la dieta Fodmap, uno schema alimentare elaborato da un gruppo di ricercatori della Monash University. Fodmap è l’acronimo di Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides And Polyols ovvero, tutte quelle sostanze in grado di aumentare il gonfiore addominale in chi, per differenti motivi, ne è predisposto. La dieta Fodmap punta a sgonfiare unitamente alla regressione o miglioramento dei sintomi correlati alla sindrome del colon irritabile e al semplice meteorismo. A tal proposito, la sintomatologia è molto fastidiosa e a volte persino invalidante: dal gonfiore persistente sino a crampi acuti e dissenteria. La dieta Fodmap ha bisogno di 6-8 settimane di “azione”, durante le quali vanno eliminati alcuni cibi che, terminato questo periodo, potranno essere introdotti in modo graduale fino a…di Ludovica Luisa De Muro

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E’ arrivata anche in Italia la dieta Fodmap,  uno schema alimentare elaborato da un gruppo di ricercatori della Monash University.

E’ arrivata anche in Italia la dieta Fodmap,  uno schema alimentare elaborato da un gruppo di ricercatori della Monash University.

Fodmap è l’acronimo di Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides And Polyols ovvero, tutte quelle sostanze in grado di aumentare il gonfiore addominale in chi, per differenti motivi, ne è predisposto.

La dieta Fodmap punta a sgonfiare unitamente alla regressione o miglioramento dei sintomi correlati alla sindrome del colon irritabile e al semplice meteorismo. A tal proposito, la sintomatologia è molto fastidiosa e a volte persino invalidante: dal gonfiore persistente sino a crampi acuti e dissenteria.

La dieta Fodmap ha bisogno di 6-8 settimane di “azione”, durante le quali vanno eliminati alcuni cibi che, terminato questo periodo, potranno essere introdotti in modo graduale fino a scoprire quali siano (caso per caso) gli alimenti incriminati.

Tra gli zuccheri, la dieta Fodmap mette al bando il lattosio. Dunque, se si è intenzionati a seguire questo schema alimentare, è bene sostituire il latte, quello di uso comune, con la sua versione senza lattosio, ad esempio latte di nocciola, di soia o di riso. Stesso discorso, ovviamente, vale anche per yogurt e formaggi. Tra questi ultimi, però, si salvano grana e parmigiano molto stagionati.

Un occhio di riguardo va riservato anche al mondo dei cereali; la dieta Fodmap invita a consumare cereali come il riso, la quinoa, il miglio, il grano saraceno e l’avena.

Evitando, invece, per tutto il periodo: grano (anche integrale), farro, cous cous e bulgur. Anche l’utilizzo di farine è da sospendere, preferendo i cereali in chicco.

Chi decide di seguire la dieta Fodmap non dovrebbe consumare legumi (fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie) per tutto il periodo indicato dallo schema alimentare. Permessi, invece, i derivati della soia come il tofu e il tempeh.

Benché tutta la frutta sia ricca di sostanze preziose per la nostra salute e il mantenimento del benessere, il meteorismo pare non pensarla allo stesso modo.

Infatti, la dieta Fodmap prevede il consumo solo di alcune tipologie di frutta, eliminandone altre. Sì a: ananas, fragole, lamponi,kiwi , agrumi, melone e persino uva.

No, invece, a: albicocche, mango, susine, avocado, ciliegie, fichi, nespole, pere, pesche e mela. Ebbene si, anche quest’ultima è ritenuta causa di meteorismo.

Sorge spontanea la domanda: di cosa mi alimento quindi?

Il “via libera” è deliberato per la quasi totalità di verdure; ad eccezione di cavoli, aglio, cipolla e scalogno. Dimenticatevi, per almeno 8 settimane, il caro ragù.

Ideale per le carnivore, poiché potranno concedersi, senza limitazioni, carne e pesce. Bianca, rossa, cotta al forno o alla griglia, poco importa. C’è chi farà i salti di gioia ma, se si eccede nel consumo di carne, i reni saranno decisamente meno grati.

La Dieta FODMAP

di Andrea Conti

ebook euro: 4,99

Andrea Conti – Ha conseguito il magistero in Scienze Religiose all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Firenze e svolge la professione di insegnante. Studioso della storia della Chiesa, ha pubblicato articoli e saggi storici, agiografici e di storia della liturgia. Originario di Chiusdino, pur vivendo a Siena, è quindi concittadino di san Galgano, cui ha dedicato anni di ricerche e studi.