“Un giorno, davanti alla televisione, per la prima volta Simona riconosce negli occhi del figlio la paura. E non è la paura catartica delle fiabe, è quella …(continua) di Ludovica Luisa De Muro

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“Un giorno, davanti alla televisione, per la prima volta Simona riconosce negli occhi del figlio la paura. E non è la paura catartica delle fiabe, è quella suscitata dalla violenza del mondo.”

“Mamma perchè c’è la guerra?”

Quante madri si sono ritrovate di fronte all’ennesimo perché del proprio figlio? Ma quante di loro riescono davvero a trovare una risposta?

Simona Sparaco, mamma di Diego, è una di queste, ma la risposta l’ha trovata tra le mani. E’ cosi che con carta e penna inizia a scrivere una lettera a suo figlio, una lettera che prende spunto da due eventi dolorosi: l’attentato di Nizza e il terremoto che ha distrutto il centro Italia, entrambi avvenuti nell’estate del 2016.

Da queste riflessioni, nasce la paura dell’autrice, la paura che un domani Diego possa essere condizionato da questi eventi,  e che probabilmente lasceranno in lui solo un senso di instabilità. Così, in questa lettera, la Sparaco, non solo parla del “male del mondo” ma più in generale affronta la fatica dell’essere genitore, del farsi cambiare dalla maternità e del risolvere le proprie contraddizioni.

Siamo saturi di immagini terrificanti, bambini massacrati, trasformati in bombe umane, morti in mare che vanno a sommarsi con quelli morti poco tempo fa nelle “nostre” guerre e nei campi di concentramento.

I bambini come Diego, guardano le immagini trasmesse e non capiscono. “Cosa deve fare una mamma in questi casi? Come può, se può, controllare la paura che la condiziona? Soprattutto se vive in una grande città, in cui uno zaino abbandonato, un luogo affollato, sembrano la scena della prossima esplosione?”

Diego però,  guarda incuriosito anche le immagini che riguardano il terremoto, quello che ha devastato il centro Italia. Ancora una volta la domanda è: “Come lo spiego ad un bambino tanto piccolo?”.

Ed è cosi che la terra si trasforma in una tartaruga: “La tartaruga è un animale antichissimo, Diego. Un animale sacro. E noi siamo troppo piccoli per capire dove sta andando. Quello che possiamo fare è tenerci per mano, cosi che chi è più vicino al bordo non cada”.

Diego guarda la televisione e non capisce, a quattro anni non comprendi il motivo di tanto odio. La domanda è, a trenta si?

Sono cose da grandi
Editore Einaudi
Ebook Euro 7,99

Simona Sparaco è una scrittrice. Il suo romanzo di esordio è Lovebook. Con Nessuno sa di noi, è arrivata finalista al Premio Strega. Nel 2014 ha pubblicato con Giunti Se chiudo gli occhi, che nel 2015 ha vinto la nona edizione del Premio Tropea ed è stato tra i vincitori del Premio Salerno Libro d’Europa. Nel mese di marzo 2016 con la casa editrice Giunti pubblica Equazione di un Amore.