“Poco dopo essere salito al soglio pontificio, papa Francesco riceve un documento riservato: sono i bilanci degli enti economici della Santa Sede. E’ allora che capisce il vero motivo delle clamorose dimissioni del suo predecessore, Benedetto XVI. Il Vaticano è sull’orlo della bancarotta. I costi per sostenere la Curia sono fuori controllo e per coprirli vengono usati fondi di emergenza. Fatture truccate e sparizioni di beni dai magazzini paiono all’ordine del giorno. Lo IOR e l’APSA, le banche vaticane, sono minate da trame e opacità. Nel silenzio delle sue umili stanze, Francesco capisce la vera portata…(redazione)

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Nel nome di Pietro
di Francesca Immacolata Chaouqui
Sperling & Kupfer
euro 18,00

E’POSSIBILE METTERE ORDINE E FARE LUCE SULLE FINANZE VATICANE? UN TENTATIVO E’STATO FATTO E PER LA PRIMA VOLTA IN QUESTO LIBRO ESCE IL RACCONTO DOCUMENTATO DI COME SONO ANDATE LE COSE

“Poco dopo essere salito al soglio pontificio, papa Francesco riceve un documento riservato: sono i bilanci degli enti economici della Santa Sede. E’ allora che capisce il vero motivo delle clamorose dimissioni del suo predecessore, Benedetto XVI. Il Vaticano è sull’orlo della bancarotta. I costi per sostenere la Curia sono fuori controllo e per coprirli vengono usati fondi di emergenza. Fatture truccate e sparizioni di beni dai magazzini paiono all’ordine del giorno. Lo IOR e l’APSA, le banche vaticane, sono minate da trame e opacità. Nel silenzio delle sue umili stanze, Francesco capisce la vera portata del compito che gli è stato assegnato. Un compito immane. Dal luglio di quello stesso anno, una commissione internazionale prende possesso di un ufficio a Santa Marta, è stata voluta per compiere un’analisi approfondita della situazione economica e finanziaria del Vaticano. Una decisione senza precedenti. La Commissione è composta da sette uomini e una donna, io.”

AUTRICE Francesca Immacolata Chaouqui, 35 anni, è stata membro della Pontificia Commissione Referente di studio e di indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede (COSEA). La Commissione è stata soppressa il 22 maggio 2014. Dalla divulgazione di alcune notizie ha avuto origine il cosiddetto scandalo Vatileaks2 e il relativo processo in Vaticano. Francesca Chaouqui è stata condannata a 10 mesi con pena sospesa.