Renzi è un “peso piuma, malato di velocismo”, che “si sgonfierà rapidamente”, mentre invece “abbiamo bisogno di qualcuno che sia bravo. Renzi vende velocità che non può rispettare, un mese faccio questo, un mese quello, fa ridere, io ho molti dubbi. Parla molto e parla bene, è svelto, sveglio e intelligente, ma gli manca quello che i latini chiamano gravitas”. Così parlava il professor Giovanni Sartori, il miglior politologo italiano, nel febbraio del 2014 mentre l’ex sindaco di Firenze consumava la sua ascesa a Palazzo Chigi, scalzando la poltrona a Enrico Letta dopo avergli scritto di stare sereno. Oggi che Matteo Renzi ha perso il referendum è tempo di…(redazione)

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Il Perditore
Lo strapaese a puntate
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Secondo l’attore Michele Placido i “politici dovrebbero andare tutti all’inferno” ma Renzi ha “l’astuzia di Ulisse ed io lo associo a Niccolò Machiavelli”. Già, Machiavelli, questo cognome ricorre spesso nelle citazioni e nei paragoni di noi italiani, sia quando si tratta di citare la finezza di un politico sia quando ad essere tirata in ballo è invece l’arte del cinismo. E Renzi, chi è davvero? Sempre per Placido “la figura che viene in mente subito è Machiavelli. Sì, più che legato a Dante lo penso legato a Machiavelli, e non a caso è toscano. Io comunque vedo Renzi positivamente, possiamo discuterne alcuni aspetti ma ha dato una scossa. È un politico molto intelligente, che può anche apparire ingannatore ma non lo è perché secondo me è uno che ci sa fare. Uno che da sindaco di Firenze è arrivato a diventare il politico numero uno italiano in pochissimi anni, a quarant’anni, beh significa che ha delle qualità”. Anche i tedeschi, come il regista e attore Placido, per spiegarsi Renzi hanno scomodato spesso l’autore de Il Principe. Nel febbraio del 2014, quando era ormai sicuro che Renzi avrebbe disarcionato Enrico Letta dalla poltrona di Palazzo Chigi, la Sueddeutsche Zeitung (ndr, d’ora in poi Sz), giornale tedesco, definì il futuro premier italiano “degno erede di Machiavelli”. “In modo molto freddo Matteo Renzi ha buttato giù dalla poltrona l’amico di partito Enrico Letta. Il premier designato è molto diverso dal suo predecessore: giovane, carismatico e fattivo”, scriveva la Sz, parlando della “voglia di potere” del sindaco di Firenze che voleva rottamare la vecchia guardia. Poi il paragone con Enrico Letta: Renzi ha “il doppio del carisma”, e “sa entusiasmare la gente” ma dal punto di vista dei contenuti Renzi non farà cose molto diverse (…)

AUTORE Massimiliano Lenzi è giornalista (Il Tempo), scrittore e autore televisivo. Tra i programmi Tv cui ha collaborato “Annozero” (Rai2) e “Servizio pubblico” (La7) con Michele Santoro, “Otto e mezzo” (La7) con Giuliano Ferrara, “In onda” (La7) con Luca Telese e Luisella Costamagna e “virus” (Rai2) con Nicola Porro. Ha scritto e condotto il programma “Shampoo per tutti” su TgCom 24 (Mediaset). È tra gli autori di “#308, i 6 giorni che hanno cambiato l’Italia”, instant-doc movie sulla caduta del Governo Berlusconi nel 2011, andato in onda su Sky. Tra i suoi libri, una raccolta di poesie I vasi dell’anima (Pacini, 1998), un saggio sulla televisione, C’è posto per te con prefazione di Carlo Freccero (vallecchi, 2009) e I maledetti, (vallecchi, con altri autori). Nel 2000 ha vinto il Lerici Pea, premio
Speciale per la poesia.