“Dottor Padre Eterno! Quell’evento incredibile! Ci siamo! È tutto finito!” Il Padre Eterno si sforza di trovare una voce autorevole, ma tradisce una nota umana: “Io che ho la facoltà di prevedere tutto non… sono disorientato…”. “Padre Eterno, scusa se ti do del tu…ma è successo quello che avevi previsto ancora prima della Creazione.” “E cioè?” “Meteoritegigantescospaccatoterra!” Paolo Villaggio è stato un superbo cultore del mediocre. Il suo pensare autonomo lo poneva sempre spostato di un passo rispetto alla mediocrità di cui sempre aveva parlato scritto e interpretato. Anche la sua posizione nei confronti della fede era singolare e controcorrente, all’opposto di molti intellettuali che riconoscevano l’ispirazione divina ma che facevano poco affidamento verso i ministri del culto. Villaggio al contrario non aveva questo particolare trasporto verso il divino, ma più concretamente si sentiva vicino ad alcuni operanti del clero che mostravano particolare attaccamento per i fedeli con fatti concreti. La politica ha cercato spesso di assoldarlo e vestirlo con una casacca, ma anche in questo caso il suo istinto di imprevedibile lo ha tenuto distante da un mondo che non lo interessava. Ha sempre detto di avere grande predisposizione per il pensiero, ma che non si sentiva adatto all’azione. Paolo era così intuitivo intelligente e anche un po’ snob, in particolare nei confronti di chi non era in grado di seguirlo nelle sue acrobazie di intelletto. massimo.demuro@iltrovalibri.it

Giudizio universale
di Paolo Villaggio
Feltrinelli editore
ebook euro: 10,99

L’antefatto di questa storia l’hanno scritto e raccontato in tanti – un meteorite si schianta sulla Terra, il genere umano si estingue – ma in pochi hanno descritto ciò che avviene dopo. Il dopo, secondo Paolo Villaggio, assomiglia molto a un tribunale. Ci sono i giudici – Dio, Gesù, Buddha, Maometto, le divinità indiane e diversi intrusi –, c’è un segretario – la Colomba – e ci sono i “chiamati in giudizio” – l’umanità intera. All’inizio, certo, c’è confusione, parecchia confusione. Ogni divinità vuole prevalere, avere la prima – o l’ultima – parola, stabilire la supremazia in base alla conta dei fedeli. Ben presto, però, il Giudizio comincia, non c’è tempo da perdere. In rigoroso ordine alfabetico, uomini e donne vengono invitati a esporre la bontà o meno del loro operato terreno. Come un cronista appassionato e curioso, Paolo Villaggio assiste alla “chiamata” e alle “testimonianze”, concentrandosi sui personaggi più noti della Storia. Da Maria Antonietta a Hitler, da Leonardo da Vinci a Cristoforo Colombo, da papa Wojtyla a Zinédine Zidane.

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“Dottor Padre Eterno! Quell’evento incredibile! Ci siamo! È tutto finito!”
Il Padre Eterno si sforza di trovare una voce autorevole, ma tradisce una nota umana: “Io che ho la facoltà di prevedere
tutto non… sono disorientato…”.
“Padre Eterno, scusa se ti do del tu…ma è successo quello che avevi previsto ancora prima della Creazione.”
“E cioè?”
“Meteoritegigantescospaccatoterra!”
L’AUTORE Paolo Villaggio ha scritto oltre venti libri, tra cui: Fantozzi (1971, Bur 2003), Il secondo tragico libro di Fantozzi (1974, Bur 2003), Fantozzi contro tutti (1979, Bur 2003), Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda (Mondadori 2002), Sette grammi in settant’anni. L’odissea di un povero obeso (Mondadori 2003), Sono incazzato come una belva (Mondadori 2004), Gli fantasmi (Rizzoli 2006), Storie di donne straordinarie (Mondadori 2009) e Crociera lo cost (Mondadori 2010). Ha scritto e portato in scena il monologo autobiografico Delirio di un povero vecchio (2000-2001) e Serata d’addio (2007). Nel 2009 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Con Feltrinelli ha pubblicato Storia della libertà di pensiero (2008, UE 2010).