Mai come oggi la politica italiana sembra in preda a una paralisi. I partiti impegnati in una continua campagna elettorale, con l’unico scopo di minare la legittimità degli avversari e lasciare aperte le porte a tutte le alleanze possibili, da stringere nel nome di un’eterna emergenza economica, politica o sociale. Paolo Mieli ripercorre la vita del nostro Paese attraverso una serie di storie che disegnano un ritratto dell’Italia molto spesso diverso dalla storia ufficiale. E che mostrano come l’incapacità di avviare meccanismi che creino un’alternanza tra gli schieramenti parlamentari costituisca la nostra anomalia di fondo…(redazione)

mieli

Il caos italiano
Alle radici del nostro dissesto
di Paolo Mieli
Rizzoli Editore
€ 20,00

Storie grandi e piccole, vicine o lontanissime, per riflettere sul nostro presente. Per provare a capire l’origine del male italiano.

“Quella degli ultimi vent’anni è già storia. E sono accadute cose con cui è sgradevole e imbarazzante fare i conti.””

“In guerra con il passato”, uscito per Rizzoli nel 2016, ha raggiunto le 30.000 copie.

L’Italia è un Paese pieno di contraddizioni e di problemi, ma anche di bellezza, di talento e di verità. Paolo Mieli con Il caos italiano cerca di fare chiarezza sulla condizione nostrana e lo fa con il consueto piglio giornalistico e storico dove mette a fuoco ogni situazione da quella politica a quella economica sino a giungere a quella sociale. Ad ogni livello c’è una certa confusione che non permette di vedere le situazioni con chiarezza e quindi di affrontarle con raziocinio. Bisogna quindi fare conto sulla memoria, osservare il passato per considerare il presente. Non vuole Mieli rivolgersi al passato in cerca di una legittimazione delle scelte di oggi, ma cerca di individuare in tempi lontani, a volte non troppo, contraddizioni che ci aiutino a modificare o a mettere a registro quel che pensiamo adesso. Paolo Mieli ricostruisce così storie grandi e piccole e le paragona con quelle contemporanee, mostrando al lettore che il caos non ci porta mai troppo lontano. Dal ricordo collettivo a quello individuale, Il caos italiano si rivolge poi al futuro, cercando una strada che non sia fatta solo di speranza o di sogno, ma di certezze reali e che possano trovare un riscontro nella quotidianità.

Mai come oggi la politica italiana sembra in preda a una paralisi. I partiti impegnati in una continua campagna elettorale, con l’unico scopo di minare la legittimità degli avversari e lasciare aperte le porte a tutte le alleanze possibili, da stringere nel nome di un’eterna emergenza economica, politica o sociale. Paolo Mieli ripercorre la vita del nostro Paese attraverso una serie di storie che disegnano un ritratto dell’Italia molto spesso diverso dalla storia ufficiale. E che mostrano come l’incapacità di avviare meccanismi che creino un’alternanza tra gli schieramenti parlamentari costituisca la nostra anomalia di fondo.

AUTORE Paolo Mieli ha esordito giovanissimo come giornalista presso «L’espresso». Durante gli anni sessanta ha mostrato più volte sostegno e simpatie per la sinistra sessantottina extra-parlamentare ed è poi migrato verso posizioni decisamente più moderate nel corso del tempo. Nel 1985 Mieli è passato a scrivere per «Repubblica» e poi per «La Stampa», di cui è stato anche direttore. La sua collaborazione con il «Corriere della Sera» è iniziata invece nel 1992 e dura, seppure in modo non sempre continuativo, ancora oggi. Per il quotidiano di via Solferino è stato anche direttore, titolare della rubrica “Lettere al corriere” e direttore editoriale di RCS. La sua formazione storica lo ha portato a dirigere la collana storica di RCS, alcuni programmi di RAI Storia e il seminario annuale presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano. Politica, giornalismo, inchieste e memorie sono i temi principali dei suoi romanzi, tra cui: “Giovanni Leone. Un caso giornalistico degli anni ‘70”, “L’arma della memoria. Contro la reinvenzione del passato”, “In guerra con il passato. Le falsificazioni della storia”.