IO BRILLO
Diamanti, amori, casinò e un dolore che non finisce mai
Ljuba Rizzoli
Con Tiziana Sabbadini
Cairo Editore
€ 16,00
Stesa sul lettone della villa di Monza, il petroliere Ettore Tagliabue le fa chiudere gli occhi e le infila all’anulare un cerchio neanche tanto leggero. Quando Ljuba Rosa alza la palpebra, mette a fuoco un diamante di 26 carati grande come una noce. A vent’anni e poco più, dopo le sofferenze della Seconda guerra mondiale, il freddo vissuto da sfollata e una violenza subita, Ljuba finalmente sorride grazie a quella pietra che le illumina il futuro, un brillante che chiamerà “brillo”.
Bellissima, occhi cerbiatti, con quell’uomo tanto più grande di lei incontra i potenti della Terra come Onassis o Churchill; si intrattiene con il principe Aly Khan, frequenta Edda Ciano che le insegna l’importanza di avere in tasca un sacchetto di brilli. Ma soprattutto Tagliabue la porta a vivere le emozioni più forti, quelle della roulette. Anche la contessa Marina Cicogna, incrociata per caso a Cortina, è un incontro per la vita. Con lei Ljuba vive l’allegria e s’immerge nel jet set con Alain Delon, Brando Brandolini, Edmond de Rothschild o Gianni Agnelli, fil rouge (quasi) per sempre. Però è con Andrea Rizzoli, figlio del Commenda che aveva costruito un impero editoriale, che Ljuba diventa donna e soprattutto mamma di Isabellina, il suo amore totale. Con loro vive a Cap-Ferrat, in Costa Azzurra, in una villa pieds dans l’eau che ospita i grandi del cinema italiano, da Fellini a Sordi alla splendida Silvana Mangano. Sono gli anni d’oro.
Finché una serie di eventi tragici, il tracollo finanziario, la morte del marito e poi della figlia segnano l’inizio di un periodo buio attraversato solo da bagliori accecanti di dolore, a cui Ljuba è sopravvissuta per raccontarci, come si chiacchiera con gli amici di sempre, la sua incredibile vita.
AUTRICI
Ljuba Rizzoli è nata a Milano il 27 giugno 1932, mamma Zaira Paradiso è casalinga e papà Pierino Rosa lavora con i fratelli nella fabbrica di famiglia, quella dei Trapani Rosa. Durante la Guerra Ljuba Rosa vive da sfollata a Varzi, in provincia di Pavia. Bellissima, nel 1950 entra per caso nell’atelier della prima casa haute couture di Milano, quella di Jole Veneziani dove comincia le prime sfilate. Il destino le riserva tanti incontri che la porteranno, molti anni dopo, a diventare la moglie di Andrea Rizzoli. Oggi vive a Montecarlo.
Tiziana Sabbadini Laurea in Lingue e specializzazione in Filologia moderna, è giornalista. Dopo dieci anni nelle redazioni dei periodici Rizzoli, è entrata dal primo giorno, e per dodici anni, nella redazione di Vanity Fair, dove ha anche curato le rubriche Ici la Côte e Bagatelle di Ljuba Rizzoli. Ora è libera professionista, vive tra Modena e Marsala.
Share the post "La vita ha riservato a Ljuba Rizzoli alti, molto alti, e bassi, terribili. La violenza della scomparsa di Isabella ha diviso in due la sua esistenza, prima e dopo. Prima: benedetta dalla fortuna, il matrimonio con l’editore Andrea Rizzoli, proprietario del Corriere della Sera, corteggiatori come il principe Fahd, Gianni Agnelli, Clay Regazzoni. E poi bauli di gioielli, ville e la passione del casinò, con lei sempre incosciente, dolce e spiritosa, vera e frivola. Dopo: tutto è crollato, il dolore ha annientato ogni altro sentimento. Ora vive a Montecarlo, con il casinò come terapia e Rolland Courbis nella vita. Marina Cicogna (redazione)"