Ci sono luoghi rimasti nella nostra memoria collettiva che hanno marchiato la storia di questo paese e quella di ciascuno di noi. Eventi a cavallo di più generazioni che, in una combinazione di tragedia e commedia, misteri e svelamenti, restituiscono il senso di quello che eravamo, che siamo, che saremo. Settant’anni di storia italiana da ritrovare e raccontare, coniugando cronaca e politica, per svelare aspetti ancora sconosciuti o troppo volutamente ignorati. Capaci e la morte di Falcone, L’Aquila, Lampedusa, Cogne, Via Fani, Viale Mazzini…(redazione)

corrias

“Nostra incantevole Italia”
di Pino Corrias
Chiarelettere Editore
ebook € 9,99

“Questo libro è la mappa del mio viaggio  nell’incantevole Italia di ieri e di oggi…
Una geografia che prova a mettere ordine nel disordine della nostra storia.”

Portella della Ginestra e la strage mafiosa
Il Vajont
Il Teatro Ariston di Sanremo
Piazza Fontana
Ostia e l’omicidio di Pasolini
Viale Mazzini
Vermicino e il piccolo Alfredo
Via Fani e il sequestro di Moro
Il Lingotto della Fiat
Il Pio Albergo Trivulzio e l’inizio di Tangentopoli
Capaci e la morte di Falcone
Arcore e Berlusconi
Pontida e Bossi
Cogne
L’Aquila
Casa Prodi e l’avvio dell’Ulivo
Lampedusa
Sant’Ilario e la villa di Grillo
Cinecittà
Il Quirinale

Ci sono luoghi rimasti nella nostra memoria collettiva che hanno marchiato la storia di questo paese e quella di ciascuno di noi. Eventi a cavallo di più generazioni che, in una combinazione di tragedia e commedia, misteri e svelamenti, restituiscono il senso di quello che eravamo, che siamo, che saremo. Settant’anni di storia italiana da ritrovare e raccontare, coniugando cronaca e politica, per svelare aspetti ancora sconosciuti o troppo volutamente ignorati.
La villa di Arcore, quella di Gelli e quella di Grillo raccontate da loro stessi, Ostia e l’ultima cena di Pasolini nella ricostruzione di Ninetto Davoli, Capaci e la cattura di Riina ricostruiti dal capitano Ultimo, i morti di Lampedusa nella testimonianza dei pescatori… Tutto si tiene, ciascuna storia ha un suo luogo e ha a che fare con il sangue, le miserie e i sentimenti della nostra vita, dalla mafia del bandito Giuliano (la strage di Portella della Ginestra) a quella di Provenzano (la strage di Capaci), i depistaggi di piazza Fontana, insieme ai drammi di Cogne, di Vermicino, del Vajont, dell’Aquila, ai rimpianti del Lingotto e del lavoro che fu, e all’eterno rito del teatro Ariston di Sanremo.
Pino Corrias ha il gusto giornalistico, la passione civile e la qualità della scrittura per offrire un’inedita “geografia” del carattere e dell’identità degli italiani, facendoci da guida in un inquietante labirinto di storie e personaggi sempre carichi di nuove risonanze, e sul cui senso non possiamo smettere di interrogarci, nella speranza un giorno di rimettere l’Italia con la testa in su.

Pino Corrias, scrittore, giornalista, sceneggiatore, vive e lavora a Roma. Tra i suoi libri più recenti: il romanzo “Dormiremo da vecchi” (Chiarelettere 2015, tradotto in Francia, Stati Uniti, Spagna e molti altri paesi) e i racconti “Disordini sentimentali” (Mondadori 2016). Si è sempre occupato di politica, costume, spettacolo, da quando sono diventati una cosa sola. Ha scritto “Vita agra di un anarchico. Luciano Bianciardi a Milano” (Feltrinelli 2011); “Colpo grosso” (con Massimo Gramellini e Curzio Maltese, Baldini & Castoldi 1995); l’atto unico teatrale “Il contabile e le murene” (Feltrinelli 2012); il reportage “Vicini da morire” (Mondadori 2007). Per Raifiction ha prodotto, tra gli altri film, “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana.