Il canto della libertà
“Una favola vera”
di Sandra Bonsanti
Chiarelettere
ebook euro: 7,99
“Noi studenti avevamo sete d’imparare e ci chiedevamo quale sarebbe stato il futuro. E quale ruolo potevamo avere nel costruirlo.”
La scoperta della democrazia nel racconto di una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano. Tra i fondatori dell’associazione Libertà e Giustizia.
Si può insegnare la democrazia? Sandra Bonsanti, che con l’associazione Libertà e Giustizia ha combattuto e combatte tante battaglie in difesa dei valori democratici, ci consegna la favola lieve di un vecchio professore e delle sue lezioni in una piccola libreria di quartiere, la bottega di Piero.
Correvano anni difficili, da un lato la guerra e la dura realtà della dittatura, dall’altro l’irresistibile scoperta dei classici, i lirici greci tradotti da Quasimodo, Saffo la decima Musa, la morte di Socrate, le belle parole che un tempo erano anche forti e vigorose perché piene di sostanza: libertà, amore, bellezza, giustizia. Ma quando è accaduto che sono diventate fantasmi? Ci restano solo le ombre di antiche battaglie, di eroi e sfide memorabili. Allora è fondamentale ritrovare i maestri del passato, riscoprire il momento in cui per la prima volta fu pronunciata la parola libertà: fu come un canto tanta era la bellezza che l’espressione voleva comunicare, “Il canto della libertà”.
Una favola senza tempo, un bellissimo gioiello da leggere e da custodire per tener vivo l’esempio, il ricordo, l’emozione della libertà e della democrazia.
AUTRICE Sandra Bonsanti è stata una delle firme più prestigiose de “la Repubblica”, il giornale per il quale ha raccontato i più grandi misteri italiani, da Licio Gelli a Roberto Calvi alle stragi di mafia. Ha lavorato anche a “Il Mondo”, “Epoca”, “Panorama”, “La Stampa” e ha diretto “Il Tirreno”. Tra i fondatori di Libertà e Giustizia – associazione impegnata da anni a difendere la Costituzione e a spronare la politica attraverso campagne pubbliche, appelli, manifestazioni e proposte concrete firmate dai nomi più rappresentativi della cultura italiana – per diversi anni ha ricoperto l’incarico di presidente. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Una madre per l’estate” (Rizzoli 1982); “La storia di Roberto Calvi” (con Gianfranco Piazzesi, Longanesi 1984); “Il crollo. Andreotti, Craxi e il loro regime” (con Giovanni Maria Bellu, Laterza 1993); “Dossier Mandalari” (con Maurizio De Luca e Corrado Stajano, Libera Informazione Editrice 1995); “Il gioco grande del potere” (Chiarelettere
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