Faccio il giornalista
Il mestiere più bello del mondo.
di Luigi Garlando
Rizzoli Editore
€ 15,00
Che cosa sogni di fare da grande? Luigi all’inizio sognava di fare il calciatore, poi però ha scoperto i giornali e la scrittura e non li ha lasciati più. E quando è diventato un giornalista sportivo, è riuscito a unire le sue grandi passioni, il calcio e il giornalismo. Non è stato facile, Luigi ha capito presto che non bastava la passione, che doveva studiare, leggere molti libri, cogliere le occasioni che gli si presentavano, senza aspettare. In questo libro, di undici capitoli come i giocatori di una squadra di calcio, Luigi Garlando ci racconta come ha fatto a diventare il grande giornalista sportivo che è, a partire da quando appallottolava i quotidiani per giocarci a calcio fino alle partite della Nazionale di cui scrive oggi, passando per il primo articolo, l’assunzione alla «Gazzetta dello Sport», gli incontri con i grandi campioni. E tra i tanti e rocamboleschi aneddoti, fanno capolino alcuni preziosi trucchi del mestiere. Sapete quanto conta dare il titolo giusto a un articolo? Quale domanda fare per prima nell’intervista perfetta? Luigi ce lo racconta aprendoci il suo personale baule di insegnamenti e consigli: dalla bellezza del gioco di squadra all’importanza di capire in cosa si è davvero più bravi. Perché non tutti devono essere campioni, ma tutti possono trovare la propria strada e il proprio mestiere dei sogni. Una lettura fondamentale per i giovani aspiranti giornalisti e di grande ispirazione per tutti.
AUTORE Laureato in lettere moderne a Milano, Luigi Garlando comincia a muovere i primi passi nel mondo dei fumetti. Approda poi a La Gazzetta dello Sport, dove ha ereditato la rubrica di Candido Cannavò, e dove scrive tuttora sia per il quotidiano sia per il supplemento SportWeek in cui cura dal 2012 una propria rubrica (Ripartenze, poi diventata La frase, dedicata al calcio), inoltre è stato uno dei conduttori di Gazzetta TV
Share the post "Che cosa sogni di fare da grande? Luigi all’inizio sognava di fare il calciatore, poi però ha scoperto i giornali e la scrittura e non li ha lasciati più. E quando è diventato un giornalista sportivo, è riuscito a unire le sue grandi passioni, il calcio e il giornalismo. Non è stato facile, Luigi ha capito presto che non bastava la passione, che doveva studiare, leggere molti libri, cogliere le…(redazione)"