Vincere, ma non solo
di Javier Zanetti
Mondadori Editore
€ 18,00
«Questo libro è il racconto schietto e sincero di quello che mi è successo o, meglio, di quello che sono riuscito a capire di me stesso una volta che i riflettori di San Siro si sono spenti per l’ultima volta sulle mie galoppate fino alla linea di fondo.» Un grande campione diventato dirigente ci accompagna lungo il percorso che dai campi da calcio lo ha portato in uno dei business più globali del terzo millennio, e ci mostra come i princìpi appresi nello sport e nella vita siano validi e applicabili in tutte le attività professionali.
Javier Zanetti, già capitano dell’Inter e della Nazionale argentina, è un’icona unanimemente riconosciuta e ammirata, portatore di valori universali che sta trasferendo anche nella sua ultima avventura. E che in queste pagine traduce in suggerimenti semplici e concreti per chiunque si trovi, in qualsiasi ruolo, a operare all’interno di un gruppo di lavoro. Dal rispetto per i ferri del mestiere alla chiarezza degli obiettivi, dalla lealtà verso colleghi e avversari alla capacità di fare autocritica, al coraggio di cercare sempre nuove sfide, Zanetti ci indica in undici capitoli altrettanti punti fermi che lo hanno accompagnato dall’infanzia, vissuta nel Dock Sud, uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, fino all’arrivo in Italia, nella grande famiglia dell’Inter, con cui ha conquistato tutti i trofei più importanti.
Nel suo racconto sport e business non sono solo gli strumenti del successo individuale: tutto ha più senso se si ha come stella polare la solidarietà sociale, la vicinanza ai più deboli. Da calciatore ieri e da dirigente oggi, «il Capitano» indica nella sensibilità umana non semplicemente un dovere morale ma una chiave importante di qualunque impresa.
AUTORE Javier Adelmar Zanetti è nato a Buenos Aires nel 1973. Tifoso dell’Independiente, in Argentina ha giocato nel Talleres e nel Banfield prima di arrivare all’Inter nel 1995. Con la maglia nerazzurra entra nella leggenda, battendo ogni record di presenze, più di 800, e indossando per 15 stagioni la fascia da capitano. Ha vinto tutto: 5 scudetti, 4 coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, la Coppa Uefa, la Champion’s League nel 2010 e la Coppa del mondo per club. È uno dei giocatori con più presenze nella Nazionale argentina, di cui è stato a lungo capitano. Nel 2014 decide di ritirarsi dal calcio giocato per intraprendere la carriera da dirigente. Attualmente è vice president dell’F.C. Internazionale e membro dell’Organising Committee delle competizioni Fifa. È sposato dal 1999 con Paula e ha tre figli: Sol, Nacho e Tomy. Nel 2001 insieme alla moglie ha costituito la Fondazione Pupi.
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