Adriano Panatta era solo un diciottenne che cercava di farsi strada nei tornei juniores, ma a Wimbledon disputò «uno splendido match, perdendo in semifinale contro l’australiano John Alexander», come scrisse Gianni Clerici nella cronaca del 5 luglio. E l’anno dopo assistette alla vittoria di Rod Laver, che conquistò il primo Grande Slam dell’era Open. Con questi ricordi si apre il racconto di Panatta, una storia…(redazione)

panattaIl tennis è musica
Adriano Panatta e Daniele Azzolini
Sperling & Kupfer
€ 17,90

Tutto comincia nel 1968, l’anno in cui, insieme a tanti importanti cambiamenti, nasce il tennis Open, aperto a dilettanti e professionisti: d’ora in poi ogni gara sarà una sfida fra i giocatori più forti. Adriano Panatta è solo un diciottenne che si fa strada nei tornei juniores, ma a Wimbledon disputa «uno splendido match, perdendo in semifinale contro l’australiano John Alexander», come scrive Gianni Clerici nella cronaca del 5 luglio. E l’anno dopo assiste alla vittoria di Rod Laver, che conquista il primo Grande Slam dell’era Open. Con questi ricordi si apre il racconto di Panatta, una storia lunga cinquant’anni dove si intrecciano le sfide leggendarie, le sconfitte brucianti, i colpi impossibili, i segreti e le bizzarie dei campioni, che sono avversari e amici, i mille aneddoti raccolti dentro e fuori dal campo. Ci sono Connors incitato dalla battagliera madre e Nastase che recita al pubblico le poesie di Vilas, la rivalità fra l’orso Borg e l’antipatico McEnroe e i record delle sorelle Williams, le giocate cristalline di Federer e il furore agonistico di Nadal. Un racconto appassionato e scanzonato, epico e ironico, che fa ritrovare l’atmosfera delle grandi competizioni, rivivere l’emozione del match point, riassaporare il suono inconfondibile di un bel colpo piatto.

AUTORI
Adriano Panatta È considerato il più grande tennista italiano e ha vinto 10 titoli internazionali, fra cui Roma e Roland Garros. Nel 1976 è stato il giocatore di punta della squadra che si è aggiudicata l’unica Coppa Davis conquistata dall’Italia. Lasciato l’agonismo, è stato telecronista di tennis per la Rai, assessore allo Sport della provincia di Roma, opinionista televisivo, conduttore radiofonico. Nel 2009 ha pubblicato l’autobiografia Più diritti che rovesci.

Daniele Azzolini Giornalista, caporedattore sport a Paese Sera dal 1981, caporedattore centrale a Paese Sera dal 1986, capocronista (area provincia di Roma) a Il Tempo dal 1990, a Epoca con funzioni da inviato dal 1992 al 1999. Nel 1991 ha fondato la società Absolutely Free Servizi Giornalistici poi diventata casa editrice dal 2003. Ha diretto dal 2002 il mensile Matchpoint Tennis Magazine che dal 2016 ha preso il nome di Tennis Match, dal 2012 il sito OkTennis.it e dal 2015 il magazine Tennis Market. Dal 2013 edita anche il magazine CollaboraRE della Frimm Group.
Inviato a 8 edizioni dei Giochi Olimpici (sette estive, da Seul 1988 a Londra 2012; una invernale, Albertville), a 111 tornei del Grand Slam tennistico (ha compiuto 100 Slam al Roland Garros 2015), a 36 edizioni degli Internazionali di tennis, a 16 finali di Coppa Davis, a 4 edizioni dei Mondiali di calcio e a un’infinità di altri avvenimenti sportivi di rilievo internazionale. Ha vinto tre volte il Premio Coni, due per il miglior racconto sportivo, e nel 2013 nella sezione narrativa con il suo libro “I ragazzi di prima classe” (Absolutely Free 2012). Ha scritto con Adriano Panatta “Più dritti che rovesci” (Rizzoli, 2009). È stato ufficio stampa di eventi di spettacolo e di sport, e di alcuni campioni fra i quali l’azzurro del basket Carlton Myers e Adriano Panatta.