Uno vale uno è il titolo dell’ultimo libro di Massimiliano Panerari, che riprende il mantra che ci accompagna da qualche tempo, più precisamente da quando iniziò la corsa politica del movimento di Beppe Grillo e di Gian Roberto Casaleggio che prese in seguito il nome di M5S. Vorrà perdonarmi Panerari, ma il suo titolo difetta di un aggiornamento, in particolar modo oggi, all’indomani dell’ennesima figura di palta raccolta a nome di tutti noi a Bruxelles dal trio del cambiamento: “Uno solo vale uno e tutti gli altri non contano un cazzo”. Il problema è che nessuno di loro tre detti del cambiamento vale uno, più probabilmente i tre appartengono alla categoria degli altri… Massimo De Muro

panerariUno non vale uno
Democrazia diretta e altri miti d’oggi
di Massimiliano Panarari
Marsilio Editori
€ 12,00

Da dove ha origine l’opinione diffusa secondo la quale se la gente comune potesse esercitare pienamente il potere, tutto andrebbe meglio? Su quali fantasmi ideologici si basa la pretesa di stilare un programma di governo «votato dalla Rete» e poi continuamente riscritto in base alle esigenze manifestate a colpi di click dai «cittadini costituenti»? Attraverso l’analisi di alcune espressioni chiave che richiamano altrettanti «miti» – popolo, disintermediazione, tecnopolitica, fine delle competenze e del dominio degli specialisti, democrazia diretta – Massimiliano Panarari chiarisce le radici del presunto «primato della gente» che sta scuotendo le fondamenta della nostra democrazia. E le collega alla storia recente: gli esordi con la Lega, l’exploit con il berlusconismo, le evoluzioni del «turbo-renzismo» e il trionfo del m5s.
Mescolando efficacemente cultura pop e analisi sociologica, Panarari fornisce spunti e sollecitazioni per affrontare in modo non scontato le grandi questioni della crisi della rappresentanza, del dissolvimento dei partiti di massa, dell’astensionismo galoppante e la paura dei ceti medi di perdere il proprio status e la riconoscibilità sociale.

AUTORE Massimiliano Panarari è sociologo della comunicazione, saggista e consulente di comunicazione politica e pubblica. Insegna all’Università luiss Guido Carli di Roma, alla luiss School of Government e all’Università Luigi Bocconi di Milano. Editorialista dei quotidiani «La Stampa», «Il Mattino di Padova», «Il Piccolo» e «Giornale di Brescia», collabora con «L’Espresso» e «Il Venerdì di Repubblica». Autore de L’egemonia sottoculturale (2010) e Poteri e Informazione (2017), per Marsilio ha pubblicato Elogio delle minoranze. Le occasioni mancate dell’Italia (con Franco Motta, 2012). Ha curato l’ultima edizione della Storia del giornalismo italiano di Paolo Murialdi (2014) e Alfabeto Grillo. Dizionario critico ragionato del Movimento 5 Stelle (con Marco Laudonio, 2014).