Quando Mussolini non era il Duce
di Emilio Gentile
Garzanti Editore
€ 18,00
Il 23 marzo 1919, in piazza San Sepolcro a Milano, Benito Mussolini fonda i Fasci di combattimento. All’adunata partecipa un centinaio di persone fra promotori, giornalisti, curiosi, e alla fine dell’anno gli iscritti in tutta Italia sono appena 870. Nelle elezioni politiche di novembre la lista prende meno di cinquemila voti, rivelandosi quindi un raggruppamento esiguo, rumoroso ma marginale nell’arena politica. Ma l’artefice della crescita del movimento di massa non fu Mussolini: prima della conquista del potere non occupò infatti il primo posto nella gerarchia del partito, e il fascismo squadrista guardava piuttosto a Gabriele D’Annunzio come proprio condottiero. Persino in occasione della marcia su Roma non si rivelò il più risoluto fautore. Emilio Gentile propone un’originale storia documentaria del fascismo, ricostruisce le fasi dei diversi movimenti che lo hanno originato, e ci offre l’immagine di un Mussolini non ancora duce indiscusso e assoluto, anzi duce che segue e si adegua. E che al momento opportuno, con una rapida
conversione ideologica, non manca di rinnegarsi pur di raggiungere il potere
AUTORE Emilio Gentile (Bojano, 1946), storico internazionalmente noto, è professore emerito alla Sapienza di Roma e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Collabora al Domenicale del «Sole 24 Ore». Con Garzanti ha pubblicato Ascesa e declino dell’Europa nel mondo
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