Quello che i soldi non possono comprare.
I limiti morali del mercato
di Michael J. Sandel
Feltrinelli Editore
€ 10,00
Spendereste qualcosa in più per saltare una coda? Accettereste dei soldi per farvi tatuare il corpo con messaggi pubblicitari? È etico pagare le persone perché sperimentino nuovi farmaci pericolosi o perché donino i loro organi? E che cosa dire dell’assumere mercenari per combattere le nostre guerre? O del comprare e vendere il diritto di inquinare? O ancora del vendere il diritto di soggiorno agli immigrati disposti a pagarlo? Non c’è qualcosa che non funziona in un mondo dove tutto è in vendita? Negli ultimi decenni, i valori del mercato sono riusciti a soppiantare le logiche non di mercato in quasi ogni ambito della vita: la medicina, l’educazione, il governo, la legge, l’arte, gli sport, persino la vita familiare e le relazioni personali. Quasi senza accorgercene, sostiene Sandel, siamo così passati dall’avere un’economia di mercato all’essere una società di mercato. Nel suo bestseller internazionale Giustizia, Sandel si era dimostrato un maestro nell’illustrare con chiarezza e vivacità i complessi dilemmi morali con cui dobbiamo confrontarci nella vita quotidiana. Ora affronta una delle massime questioni etiche del nostro tempo e suscita un dibattito finora assente nella nostra epoca ossessionata dai soldi: qual è il giusto ruolo dei mercati in una società democratica e come si fa a tutelare i beni morali e civili che i mercati non rispettano e che i soldi non possono comprare?
“Oggi quasi tutto è in vendita”
AUTORE Michael J. Sandel è professore di Filosofia politica e Teoria del governo alla Harvard University. Le sue opere sono state tradotte in tutto il mondo e in Cina è stato definito “il più influente straniero dell’anno” nel 2010. I suoi corsi ad Harvard sono molto famosi e in particolare il corso propedeutico, Justice, le cui lezioni sono alla base di Giustizia. Il nostro bene comune (Feltrinelli, 2010), è frequentato da migliaia di studenti. Spesso ospite di università europee, asiatiche e australiane, ha presieduto dal 2002 al 2005 il Council of Bioetics, un organismo che dipende direttamente dalla presidenza degli Stati Uniti e che esamina le implicazioni etiche delle tecnologie biomediche. Per l’eccellenza del suo insegnamento, gli è stato conferito lo Harvard-Radcliffe Phi Beta Kappa Teaching Prize. Tra gli altri suoi libri, Il liberalismo e i limiti della giustizia (Feltrinelli, 1994), Contro la perfezione. L’etica nell’età dell’ingegneria genetica (Vita & Pensiero, 2008), Quello che i soldi non possono comprare. I limiti morali del mercato (Feltrinelli, 2013).
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