Anton Cechov diceva che se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari. È un principio fondamentale della narrazione: romanzesca, cinematografica, teatrale. Ma non è affatto un artificio di scena: è semplicemente la realtà. Perché, dati alla mano, nella vita accade esattamente la stessa cosa: se c’è una pistola è assai probabile che sparerà… massimo.demuro@iltrovalibri.it

Armatevi e morite
Perché la difesa fai da te è un inganno
Carmelo Abbate e Pietrangelo Buttafuoco
pubblicato da Sperling&Kupfer
€ 17,00

Anton Cechov diceva che se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari. È un principio fondamentale della narrazione: romanzesca, cinematografica, teatrale. Ma non è affatto un artificio di scena: è semplicemente la realtà. Perché, dati alla mano, nella vita accade esattamente la stessa cosa: se c’è una pistola è assai probabile che sparerà; e molte pistole molto spareranno. Il più delle volte nella direzione meno desiderata. Il mantra della «difesa facile», dei «cittadini con la pistola», non è che illusione e imbroglio, un percorso illogico e irrazionale, che – nella realtà dei fatti e dei numeri, qui esposti in tutta la loro disarmante evidenza – ci rende più nudi, più insicuri, più vittime. Succede in ogni luogo e in ogni ambito in cui la ricetta è stata cucinata. Abbiamo impegnato secoli di civiltà per guadagnare un valore fondante: lo Stato ha il diritto e il dovere di assicurare la difesa dei cittadini e di provvedere alla loro sicurezza. Non si può che esigerlo. Rinunciarci, per propugnare il «fai da te», è tanto una regressione quanto una follia. Lo slogan dispensato con rassegnata leggerezza: «Visto che lo Stato non ci difende…» non è che illogica e controproducente calata di braghe. Non possiamo che tornare a sottoscrivere ciò che ancora oggi è scolpito sul cornicione della questura di Lecce: «Tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nessuno contro lo Stato». Rifuggendo da illusorie scorciatoie. Chi è di destra, poi, tenga a mente che la difesa «fai da te» non è di destra affatto. E tutti quanti, che una forma compiuta di privatizzazione delle armi gli italiani la conosco già fin troppo bene: si chiama mafia.

AUTORI
Carmelo Abbate è giornalista, saggista e scrittore. Alcune sue inchieste hanno attirato l’attenzione dei media di tutto il mondo – da Newsweek al Washington Post, dalla CBS al Guardian, dalla BBC a France2, da El Mundo alla Pravda, fino alla televisione iraniana. È autore, tra l’altro, dell’inchiesta internazionale Il regno dei casti (Piemme, 2017).

Pietrangelo Buttafuoco scrive sul Fatto Quotidiano e firma per il Foglio «Il riempitivo», lo storico corsivo politicamente scorretto. Ha pubblicato romanzi e saggi di successo. Tra i suoi ultimi lavori Il dolore pazzo dell’amore (Bompiani, 2013), Buttanissima Sicilia (Bompiani, 2014) e I baci sono definitivi (La nave di Teseo, 2017).