Nina G. Jablonski è considerata l’esperta mondiale del colore della pelle. Molto attiva nel campo della divulgazione e nota per il suo infaticabile impegno pubblico contro il razzismo, è stata lei a confermare scientificamente che il nostro pigmento superficiale, ritenuto così importante da così tante persone, è una normale… massimo.demuro@iltrovalibri.it

Colore vivo
Il significato biologico e sociale del colore della pelle
di Nina Jablonski
Bollati Boringhieri Editore
€ 25,00

«Tra i tratti più variabili delle popolazioni umane, il colore della pelle è quello più visibile, il più soggetto a commenti di ogni sorta e anche il più difficile da capire. In questo libro affascinante, Nina Jablonski si avventura in un campo minato e ne esce carica di insospettabili sorprese».
Jared Diamond, autore di Armi, acciaio e malattie

 

Nina G. Jablonski è considerata l’esperta mondiale del colore della pelle. Molto attiva nel campo della divulgazione e nota per il suo infaticabile impegno pubblico contro il razzismo, è stata lei a confermare scientificamente che il nostro pigmento superficiale – ritenuto così importante da così tante persone – è una normale caratteristica biologica soggetta a due spinte opposte della selezione naturale.
Leggendo le pagine affascinanti di Colore vivo impareremo che il razzismo nei confronti di popoli dalla pelle più scura non era proprio dell’Antichità. Egizi, greci e romani conoscevano bene le diverse gradazioni di colore (sapevano anche che mediamente le donne sono più chiare degli uomini, un dato di fatto, dal significato ignoto, che Nina Jablonski ha contribuito a verificare), ma non assegnavano al colore della pelle un valore morale. È solo con l’inizio della modernità, durante il periodo delle grandi esplorazioni, che inizia a vedersi il primo segnale di razzismo su base cromatica, per via del quale iniziò a svilupparsi la gigantesca, plurisecolare e atroce tratta degli schiavi dall’Africa.
Il libro di Jablonski arriva fino al presente, alla moda dell’abbronzatura e al suo significato sociale. Attraverso esempi ben documentati, il libro ci insegna quanto variabile sia stato, nella storia e nelle diverse regioni del globo, il nostro atteggiamento nei confronti del colore della pelle. Ci insegna quanti danni abbia fatto il razzismo e quanto fragili siano – per non dire inesistenti – le sue basi scientifiche.

AUTRICE Nina G. Jablonski è docente di Antropologia presso la Pennsylvania State University. Tra i primi membri eletti della Fletcher Foundation, «per i suoi sforzi tesi a migliorare la comprensione pubblica del significato del colore della pelle», è stata anche onorata della Guggenheim Fellowship. Le sue ricerche sulla pigmentazione della pelle umana hanno stabilito la relazione di equilibrio evolutivo tra il colore della pelle, la produzione di vitamina D e l’intensità dei raggi ultravioletti in ogni luogo specifico del pianeta. I suoi studi paleontologici, inoltre, hanno portato al primo ritrovamento di fossili di scimpanzé. Oltre alla sua ampia produzione scientifica specialistica, ha pubblicato Skin. A Natural History (2006). Colore vivo è il suo primo libro tradotto in italiano.